Ci vediamo in Italia.

Lo so, sono praticamente appena tornato. Ma per vari motivi (di lavoro e no), tornero’ in Europa settimana prossima.

Il piano di attacco e’ il seguente:

Arrivo a Milano  Lunedi’ 28 alle 14.20

Parto per Londra il giorno dopo, e torno Venerdi’ 2, di mattina

Rimango in zona alto milanese da Venerdi’ a Martedi’ 6, e alle 11.10 riparto per Johannesburg, con arrivo alle 5.30 del giorno dopo.

Il 7 mi ritrovo cosi’ con una scelta: andare a giocare la finale di coppa di lega conquistata pochi giorni fa, oppure presentarmi all’iPhoneography di Johannesburg, dove una mia foto e’ stata selezionata come finalista per la terza volta in quattro anni (dopo il 2012 e il 2013).

La foto e’ questa, scattata sull’Isola Bella:

Bicycle on the Isola Bella

Con instagram sono tutti campioni

Ovviamente si va a giocare a calcio.

 

In finale, da vecchio, ancora una volta

E’ da un po’ di tempo che non aggiorno i miei risultati calcistici. Tra (tanti) altri sport che faccio per mantenermi in forma, e i soliti viaggi, ogni tanto mi scordo che, tutto sommato, sono ancora un calciatore decente alla soglia dei 40 anni.

Sono passati 30 anni da quando ho iniziato a giocare nell’Oratorio di Canegrate, e da ormai 14 anni vivo e continuo a giocare all’estero. Durante la parentesi londinese ero riuscito a vincere un campionato nelle categorie provinciali. In Italia molto di meno, se possibile (un sacco di secondi posti).

After a semifinal

In Sudafrica invece ho trovato un club calcistico (il Panorama FC) che ogni tanto si copre di gloria.
Sono ormai 7 anni che gioco qui, e ho avuto la fortuna di vincere due campionati nelle leghe minori (nel 2010 e nel 2014), e di arrivare in finale di coppa di lega (una specie di FA cup con partite di sola andata dedicate alle tre categorie regionali) ben 4 volte. Di coppe ne ho vinte due (nel 2008, ai rigori, e nel 2013, segnando il goal della vittoria), e, tra due settimane, mi ritrovero’ in campo per riuscire a vincerne una terza.

Mercoledi’ sera siamo riuscito a vincere, per l’ennesima volta fuori casa (i sorteggi non ci hanno mai dato un turno casalingo!), 3-1, e ho segnato ancora una volta, portanto il mio bottino stagionale dei due campionati (i campionati qui sono divisi in due parti, quello estivo seguito da quello invernale) a 17 goal in 30 partite (con 11 assist, visto che qui si tiene conto di tutto). Non male per un centrocampista. Non male per un quasi quarant’enne.

In generale, non male.

In sella

Altra settimana, altro elemento famigliare coinvolto in una gara (stavolta di bici). Dopo Andy e una veloce mezza maratona e  dopo Lindsey e una mattinata nel fango, stavolta toccava a Curtis, per una gara di seeding per la solita Momentum 94.7 novembrina.

Rand Water Race for Victory 2015
Povera bici, ignorata per mesi

Rand Water Race for Victory 2015
Un cappuccino prima di partire

Curtis non saliva in sella dall’anno scorso. Io piu’ o meno da Maggio. La ruggine e i chili di troppo dopo un inverno passato a recuperare dai dolori della Comrades si sono fatti sentire durante la Rand Water race for Victory (fatta l’anno scorso da solo). Dopo i primi 15km intorno ai 30km/h, con le prime salite Curtis e’ scomparso, e ho dovuto rallentare per aspettarlo.

Rand Water Race for Victory 2015
Tutto pronto per la partenza

Rand Water Race for Victory 2015
Un pericoloso selfie durante la gara

Rand Water Race for Victory 2015
All’arrivo, mentre aspetto Curtis

Sono riuscito a fargli tenere un ritmo decente fino agli ultimi 10 chilometri, dove ha rallentato per finire i 54km a circa 2 minuti da me. Il tempo era piu’ lento dello scorso anno, ma l’importante era ottenere un risultato decente per cogliere un gruppo di partenza migliore a Novembre…

Rand Water Race for Victory 2015
Curtis finalmente arriva

Rand Water Race for Victory 2015
Con le nostre medaglia

Rand Water Race for Victory 2015
L’ennesima medaglia

I dettagli della gara sono qui: https://connect.garmin.com/modern/activity/896952481

Nel fango con Lindsey

Solo settimana prima ero felice e contento per l’arrivo della primavera (simile all’estate italiana) qui in Sudafrica. Finalmente potevo fare sport senza svegliarmi al freddo e al buio, e portare Lindsey a fare qualche gara di Mountain Bike con me.

La gara scelta era una delle piu’ vecchie in zona, la MTB Challenge organizzata dal Silverstar Casino (a 15km da qui) sulle colline che separano Krugersdorp dal resto del West Rand (dove abito io). 20km senza troppe salite, all’interno di un parco, circondato dalla natura. Niente di meglio?

Invece, proprio il giorno prima, arrivava la pioggia, che non smetteva fino a meta’ gara. Nel frattempo, la combinazione di fango, freddo e nebbia, rendeva il percorso abbastanza difficile. Qualche foto per rendere l’idea:

Climbing in the fog
Lindsey nel parco

First km in the fog
Nella nebbia

Lindsey, alla partenza, era felicissima:

Moments before the start
Falsi sorrisi sotto la pioggia

Lindsey getting ready
Potete vedere la felicita’ negli occhi di Lindsey

Lindsey's intelligent disguise
Lindsey prontissima alla partenza

Il percorso era impossibile da pedalare, e infatti io, Lindsey e chissa’ quanti altri corridori nella nebbia, finivamo a perdere il 70% del tempo a trascinare la bici sul fango, il 20% a pedalare, e il 10% a togliere il fango dalle ruote.

Helping Lindsey's bicycle
Mentre aiuto la bici di Lindsey

My poor MTB, covered in mud
Un’idea del fango portato a casa

Alla fine tornavamo (quasi) in sella in occasione delle foto ufficiali, appena scorgevamo un fotografo appostato da qualche parte:

5km to go, we can almost relax
In sella, solo per il fotografo

Lindsey takes control
Lindsey passa al comando

Crossing the bridge
Mentre attraverso un ponte

Crossing the bridge
Lindsey attraversa un ponte

One last push!
Quasi finita

Finivamo la gara in 3 ore e 40 minuti, alla media di 5.7 km/h (correvo piu’ in fretta…). E, una volta tornati a casa, passavo un’ora con il mio fucile ad alta pressione connesso alla canna dell’acqua per pulire le bici…

The medal
Una medaglia meritata

1 hr later still a lot to wash...
Mentre pulisco la bici

(il resto delle foto le trovate qui)

L’inverno e’ finito, tempo di andare a correre seriamente

L’inverno e’ finito. Dopo ben 2 mesi di temperature considerate “fredde” (16-20 gradi di giorno, ma 0-5 di notte e di mattina) e’ arrivato il momento di togliersi dall’ibernazione e ritornare a partecipare a gare di qualsiasi tipo nel weekend.

Wanderers Half Marathon
Finalmente un po’ di sole alla partenza

Il campionato di calcio continua, ma il mio focus e’ diretto verso la 50km (city to city, completata nel 2011 e nel 2013) di fine Settembre. Dopo qualche settimana passata a correre con Andy alla mattina presto, era giunta l’ora di cimentarsi in una gara, la 21km (mezza maratona) al Wanderers, lo stadio del cricket.

Wanderers Half Marathon
Pronti!

Il percorso (due giri da 10km l’uno) era ideale per provare a spingere di piu’ che in allenamento: salite ripide seguite da lunghe discese. Dopo aver lasciato Andy alla partenza (non voleva spingere troppo), completavo i primi 10km sotto i 50 minuti, per poi leggermente rallentare nel secondo giro, finendo comunque con uno sprint di 200 metri sotto l’ora e 50, risultato minimo.

Wanderers Half Marathon
Durante la gara

Wanderers Half Marathon
Sprint finale

Wanderers Half Marathon
La medaglia

Andy arrivava un quarto d’ora dopo, finendo in 2.02.

Wanderers Half Marathon
L’arrivo di Andy

Il resoconto della gara lo trovate qui: https://connect.garmin.com/modern/activity/882121392