Due anni dopo, un’altra finale

Il mio palmarès personale calcistico prima di arrivare in Sudafrica era abbastanza vuoto: una promozione in Italia con l’AC Canegrate, 2 promozioni in Inghilterra (una arrivando primi) e qualche trofei individuali (che non compensano mai le vittorie di squadra purtroppo).

In Sudafrica invece sono stato piu’ fortunato. Nel 2008 ho vinto una coppa di lega, l’anno dopo e’ arrivata una promozione (arrivando secondi e perdendo il campionato all’ultima partita), nel 2010 ho vinto il campionato (raggiungendo la seconda promozione di fila) e nel 2011 ho raggiunto (e perso) la finale della coppa di lega.

Certo, il 2012 si e’ concluso con un posto a meta’ classifica in un campionato molto piu’ difficile del solito, e questo 2013, fino a poco tempo fa, e’ stato un disastro. Per fortuna c’e’ sempre la coppa di lega.

Ieri sera, in una semifinale casalinga, abbiamo vinto 1-0 dopo aver dominato Randfontein. Nonostante il fastidio alla coscia ho giocato un’altra partita immensa in un Agosto in cui, nella categoria Vets, ho fatto valere la condizione fisica migliore del resto della truppa (tornare dall’Italia ciccione in pieno inverno sudafricano mi ha costretto ad allenarmi piu’ del solito).

E cosi’, per la terza volta, mi ritrovo a disputare una finale di coppa. E a 36 anni, ogni occasione di alzare al cielo un trofeo e’ sempre un piacere!

I segreti sudafricani: un weekend nel Magaliesberg

Tornato dall’Europa, mi sono rituffato sul lavoro, con i soliti orari assurdi (mentre in Agosto l’Italia chiude, il resto del mondo va avanti. Per fortuna con l’Italia lavorativa ho poco da fare ormai da un decennio).
Tranne le poche pause utilizzate per giocare a calcio in due campionati contemporaneamente, il resto e’ stato dedicato a portare avanti i soliti progetti per i soliti clienti disperati.

Una pausa ci voleva. Cosi’ , in occasione del compleanno di Lindsey, ho prenotato un weekend a Stone Hill, nelle colline del Magaliesberg (una specie di Toscana se la toscana fosse piena di africani e pezzi di savana).

La scelta del luogo non e’ stata casuale. La peculiarita’ di Stone Hill e’ di essere pet-friendly, ovvero a portata di persone con cani. Ogni cottage (ce ne sono 5) e’ indipendente, col suo giardino recintato, cucina, soggiorno, camino e pannelli solari per l’acqua calda. Un posto ideal per rilassarsi portandosi dietro i cani.

Cosi, con Lindsey e il resto della truppa (Bruce, Cucciola e Benjy) siamo partiti per un weekend lontano da tutto e tutti.

Risultato finale? 3 giorni passati a rilassarci, a camminare lungo il fiume o sull’apposito percorso da 5km con i cani, e mangiare cucinando sul barbecue nel giardinetto personale. Senza contare i tre pony the vivevano sul terreno e che venivano alla ricerca di cibo ogni 2-3 ore…

Quello che ci voleva per ricaricare le pile in previsione della fine dell’inverno (sudafricano) e l’arrivo della primavera!

Qualche foto:

Stone Hill entrance
L’entrata di Stone Hill

The cottage at Stone Hill
Il cottage

The inside of the cottage
L’interno del cottage

The braai area
L’area barbecue

Family Picture
Tutta la famiglia

With Lindsey by the river
Con Lindsey lungo il fiume

Lindsey feeding the dogs
Lindsey, i cani e i pony

Relaxing at Stone Hill
Tempo di rilassarsi

Feeding the dogs
Con i cani di domenica mattina

Tutte le foto le trovate sul solito account flickr

Sostenere un’artista (Andrew Sprawson)

Si sa, in ogni famiglia c’e’ sempre quello che si considera artista. Di solito e’ quello che non fa niente dalla mattina alla sera, che passa il tempo a scrivere poesie, o a leggere libri convinto di essere in grado di scriverne uno migliore, oppure quello che dipinge e si crede Picasso.

Per fortuna Andy, il marito della sorella di Lindsey, Kirsten, non e’ niente di tutto questo.
Non dice boiate citando libri di testo, se deve quotare qualcosa lo fa piuttosto da film come Shawn of the dead.
Il suo sogno e’ riuscire a mantenersi come pittore (anche se se la cava con altri materiali) e lavora duramente dalla mattina a sera in ufficio utilizzendo tutto il tempo libero che trova continuando a migliorare i suoi lavori.
Dopotutto ha vissuto poco piu’ di un anno con me e Lindsey, prima nella nascita di Campbell, e so benissimo quanto sacrifichi per riuscire a sfondare in un ambiente che a me rimane totalmente oscuro.

Finalmente da un po’ di tempo a questa parte (un annetto buono) la fortuna ha iniziato a girare dalla sua parte. Piano piano sta diventando uno di quegli artisti sulla cresta dell’onda dell’ambiente locale (di Johannesburg), e dopo aver partecipato ad uno show misto (con altre 2 persone), ed essere arrivato nei top 5 del piu’ grande concorso artistico sudafricano (ABSA L’Aterlier Art Competition), l’Ithuba Arts Fund ha deciso di sponsorizzarlo per uno show personale.

Precious Territory by Andrew Sprawson

Cosi’ io e Lindsey siamo andati a vedere il suo show intitolato “Precious Territory” (la descrizione potete leggerla nella foto li’ sotto). 15 dipinti, di cui uno venduto direttamente la prima serata (per circa 10.000 rand, 750 euro, non male!), e un buon successo di pubblico.

Precious Territory by Andrew Sprawson

Ovviamente io sono andato li’ in divisa da critico italiano, commentando i lavori in lingua madre per attirare un po’ di attenzione verso i suoi lavori.

Precious Territory by Andrew Sprawson

Non si sa mai. Alla fine a casa mia ho ancora appeso un dipinto che Dario Fo dedico’ a me e Lindsey per il mio matrimonio (tramite mia sorella), mentre nel soggiorno ho uno dei primi grossi lavori di Andy. Sia mai che un giorno il valore di entrambi schizzera’ in alto (si spera prima che muoiano!)

Precious Territory by Andrew Sprawson

Il dipinto preferito da Lindsey, e venduto la sera stessa

Gioie notturne

Sono tornato ormai alla solita routine settimanale da un mese a questa parte, dopo il meraviglioso (ma stressante) viaggio in Europa: calcio tre volte alla settimana, corsa quando posso (qui e’ ancora inverno!) e kickboxing il sabato mattina con Lindsey.

Con un campionato ormai quasi finito (mi aspettano solo 6 partite, peccato che un calendario ridicolo ci fornisca quasi un mese senza gare in Agosto per poi ricominciare ogni settimana fino a meta’ Ottobre…), ho deciso di fare un po’ di free-lancing per le altre squadre appartenenti al mio club.
Ho la “fortuna” di avere un cartellino veterani (una categoria over 35 in cui, a differenza delle categorie “amatori” in Italia, devi aver giocato a calcio in club ufficialmente registrati per almeno 10 anni), cartellino che mi permette di giocare in diverse squadre.

Ad esempio oltre a continuare ad allenare (e giocare) con i Panorama 4ths (una delle squadre senior, nella quale sono continuamente circondato da teenagers…) posso giocare con i Panorama Vets e, se invitato, giocare anche con i Panorama 3rds etc…

Ovviamente sono alla ricerca di una forma decente dopo la vacanza europea, cosi’ da quando sono tornato mi sono messo a fare i doppi turni; mercoledi’ sera in giro per Johannesburg e dintorni con i Vets, e sabato pomeriggio solite partite del mio campionato. Risultato? Sto imparando ad apprezzare di piu’ le partite notturne…

Il motivo e’ semplice: a differenza del Sabato, non devo preoccuparmi di formazioni, cartellini, infortuni, giocatori ammalati, burocrazia, allenamenti, riscaldamenti etc..: mi presento, e penso solo a giocare. Da due anni (tre in verita’) mi trovo a fare di tutto oltre al giocatore. Quest’anno ho deciso che a Ottobre smetto di fare il doppio ruolo e torno semplicemente a giocare.

I risultati si vedono il mercoledi’ sera: gioco il mio calcio migliore, segno senza problemi (3 goal in 5 partite, inclusi 2 missili da fuori area) e sono parte di una squadre che gioca un calcio molto migliore di quello giocato il Sabato.
Senza contare che ieri ho consegnato la vittoria e passato i quarti di finali di coppa (la mia competizione preferita, che non vinco dal 2008!) con un goal nel secondo tempo. Cose che fanno sempre piacere!

 

Tornare in Europa e tornare a Londra. Cronache vacanziere di sudafricani (capitolo 3 di 3)

Delle tre “regioni” visitate (Nord Italia, Sicilia e Londra), gli unici momenti in cui ho potuto rilassarmi sono stati nella capitale londinese. Per una settimana non ho dovuto tradurre, e sono tornato a lavorare nel mio vecchio ufficio a Brentford, mentre il resto della truppa se ne andava in giro e si divertiva.

Io invece ogni mattina mi svegliavo alle 6.30 per prendere i mezzi pubblici e diventare un pendolare inglese (durante i 6 anni a Londra andavo in ufficio solo in bici…). Bus, metropolitana e poi treno: stare dagli zii di Lindsey era comodo da un punto di vista economico (non pagavamo niente), ma attraversare per 2 ore Londra dal Nord al Sud e poi da Sud ad Ovest mi faceva perdere 4 ore ogni giorno. 4 ore passate piu’ che altro a leggere il mio fidato kindle.

Sbarcati dalla Sicilia di pomeriggio, avevamo solo 3 ore di tempo per uscire dall’aereporto, prendere i bagagli, e rifare il checkin per Gatwick. Per fortuna grazie all’aiuto di mia madre, indispensabile, eravamo riusciti nell’intento di riconfigurare i bagagli (pieni di costumi da bagno, limoni e sabbia siciliana) per sottostare alle stringenti norme di Easyjet, facendo il checkin ad un solo bagaglio e portando il resto all’interno dell’aereo.

Qualche ora piu’ tardi arrivavamo tutti e cinque a Gatwick, dove le nostre strade si seperavamo: io e Lindsey andavano a North Finchley, a stare da Jonny e Pamela, gli zii di lei, mentre Debbie, Jade e Kaitlin andavano ad Est, a stare col fratello di Debbie, da anni residente a Londra.

Cosi’, tranne il primo weekend (passato allegramente in giro per Londra e a mangiare invitati da Sally, cugina di Lindsey (che ha appena avuto un figlio), ho passato davvero poco tempo in compagnia.
Di solito ritrovavo Lindsey in giro per Londra dopo aver finito di lavorare, e come al solito entrambi preferivamo passare il tempo a passeggiare e rivedere i vecchi locali e posti in cui ci eravamo conosciuti 10 anni fa.

Mentre il resto della truppa  andava in Galles dall’amica di Lindsey (Sian, che ha avuto anche lei un figlio), e al Doctor Who expo in Cardiff, passava una giornata all’Harry Potter Studio Tour (purtroppo vista l’assenza di biglietti per domenica io ho dovuto saltare…), e un’altra in compagnia di Shakespeare (al Globe), Madame Tussaud’s e il London Eye, io mi ritrovavo a tornare stanco morto e riuscivo a trascinarmi fuori soltanto per andare al cinema di notte oppure al musical, con Lindsey, per vedere l’ottimo (visto le basse aspettative) Once.

L’unico contrattempo in una settimana volata via liscia e veloce e’ stato con il passaporto di Lindsey: sbarcati a Malpensa lei se lo e’ scordato in aereo (Easyjet), che appena veniva sbarcato veniva fatto subito imbarcare con i prossimi passeggeri. Seguivano corse a destra e sinistra da parte mia per comunicare con l’ottimo ufficio bagagli smarriti e fermare l’aereo. Fortunatamente tutto e’ andato a posto e Lindsey, dopo un’ora passata in panico, poteva riattraversare il confine e tornare in Italia!

 

Boarding from Sicily to London
Partenza da Malpensa

Putney Bridge
A Putney Bridge, il “nostro” ponte

Lindsey on our favourite  bridge
Da una parte Fulham (dove vivevo io), dall’altra Putney (dove viveva lei)

GBK Time!
Ritorno al nostro ristorante preferito: il GBK!

Best burgers in town at GBK
L’hamburger migliore di Londra

Lindsey and Gemma
Nel parco con Gemma

With Lindsey
Di ritorno a Richmond Park

This is the tree where I proposed in 2007
Sotto questo albero, 6 anni fa, mi ero ufficialmente fidanzato

Lindsey's old apartment in East Sheen
L’appartemento di Lindsey in East Sheen

Relax for the Olafmeister
A casa di Sally, dove finalmente posso riposarmi

Inside with August
Con il figlio di Sally

On the beach in Wales
In Galles da Sian, mentre io rimango a Londra a lavorare

Alone at the movies
Da solo al cinema dopo una lunga giornata di lavoro

With Lindsey after watching "once"
Dopo aver visto “once”

At Madame Tussaud's (shrek)
Lindsey e Shrek

Inside the Globe Theatre
Al Globe Theatre

Inside (and above) London
All’interno del London Eye

Pimms by the Thames
Un Pimms per finire la settimana

By the Tower Bridge with Lindsey
Come al solito sotto il Tower Bridge

Wand duel
Duello allo studio tour di Harry Potter

P1010620

Ultimo barbecue con Jonny e Pamela

Lindsey after losing the passport
Lindsey dopo aver perso il passaporto

Lindsey after finding the passport!
Lindsey dopo aver ritrovato il passaporto…

Il resto delle foto le trovate qui