Maledetto Tubthumping

Ormai ci stiamo avvicinando alla fine del campionato. L’atmosfera negli spogliatoi e’ piu’ rilassata (non siamo in lotta per vincere ma nemmeno per retrocedere) e nelle ultime partite siamo riusciti a migliorare leggermente la classifica.

Proprio come in Italia verso Maggio/Giugno, la fine del campionato segnala la fine della primavera / l’inizio dell’estate, quel periodo in cui giocare di pomeriggio (sabato e domenica) inizia a diventare faticoso per colpa del sole. In Sudafrica e’ ancora peggio, alle 2 di pomeriggio il sole batte e brucia, e sei praticamente obbligato a giocare con la crema per proteggere la pelle.

Personalmente odio quando fa cosi’ tanto caldo soprattutto per colpa delle solite vesciche che regolarmente 1-2 volte all’anno mi tormentano.
E cosi’, anche per colpa di un cambio di scarpe imprevisto (le solite Valsport sono state ridotte a brandelli nelle ultime partite), ho giocato su un campo durissimo con le mie scarpe “londinesi” (6 tacchetti, adatti a pioggia e fango ma non certo alla savana).

La partita e’ terminata 5-1, e avrei anche festeggiato il mio 12esimo goal stagionale (su rigore) e i 2 assist se avessi potuto camminare. Invece, con la pelle a pezzi, mi sono trascinato al pub per scordarmi il dolore.

Panorama F.C. 2011 Season

 

Foto prima della partita. Notare la quantita’ di neri in squadra…

Il giorno dopo, con solo qualche ora di riposo, ho avuto la geniale idea di accompagnare Jill a fare una 10km qui vicino. Pensavo di poter sopportare il dolore delle vesciche scoppiate (e’ come correre su aghi), e invece, dopo 1km, volevo soltanto ritirarmi.
Poi i maledetti Chumbawamba sono esplosi sull’iphone che mi accompagna ad ogni gara, e grazie a Tubthumping (I get knocked down but I get up again you’ve never going to keep me down) ho deciso di accelerare e terminare la corsa nel piu’ breve tempo possibile. Ho finito in 53 minuti, un tempo decente visto le condizioni, 16 minuti prima di Jill. (Soliti dettagli qui: http://runkeeper.com/user/olafek/activity/49664853)

Wanderers Race 2011

Poi, ovviamente, ho passato domenica pomeriggio a pucciare i piedi in alcool per asciugare la pelle e disinfettare le ferite… e martedi’ sera devo essere pronto per il recupero di campionato…

I segreti sudafricani: Marakele National Park (foto)

Come ogni anno, ho deciso di portare via Lindsey per il suo compleanno in qualche zona non troppo lontana (meno di 6 ore di macchina da casa). L’anno scorso l’avevo portata ad Est alle terme di Bela Bela. Due mesi eravamo andati via verso il Sud dalle parti del magnifico Drakensberg.

Cosi’ dopo aver provato a prenotare qualcosa ad Ovest (c’e’ solo il parco di Pilansberg e SunCity, entrambi costosissimi…), la scelta finale e’ andata verso un weekend nello sconosciuta catena montuosa del Waterberg, a circa 3 ore da qui, precisamente a Thabazimbi.

Grazie a safarinow (ottimo sito per trovare posti economici) e tripadvisor (una volta trovato un posto, meglio cercare recensioni li’), alla fine ho prenotato al Maroela Guest Lodge, sulla cima della collina in centro citta’ (anche se definire Thabazimbi citta’ richiede qualche sforzo).

La stanza era fantastica, con vista sulla valle e terrazza privata (oltre ad un’enorme vasca da bagno), e la distanza dal parco nazionale piu’ vicino (il Marakele National Park) era di soli 5km.

Dopo una colazione abbondate il giorno dopo, Lindsey e io ci siamo trovati a guidare verso il parco. L’entrata era di solo 20 Rand (2 euro) per i sudafricani, e 100 Rand (10 euro) per i turisti stranieri. Io sono stato zitto e ho lasciato parlare Lindsey.

Il parco non e’ grandissimo, soprattutto se paragonato ad altri parchi nazionali, ed e’ diviso nettamente in due parti: l’area dove trovi animali relativamente pacifici, e quella pericolosa con elefanti, leoni etc… (i big five, anche se nel 2011 ne hanno solo 4, niente bufali), divisi da una specie di tunnel.

La sezione pericolosa e’ stata asfaltata per i turisti normali (con macchine coma la mia Yaris), cosi’ abbiamo potuto guidare fino in cima alla montagna senza troppi problemi. Avvistare gli animali non e’ stato difficile, con Lindsey in grande spolvero.

Sulla via del ritorno abbiamo avuto le due esperienze piu’ belle dell’intera giornata: un incontro con una famiglia di rinoceronti in mezzo alla strada, e la visita di una antilope enorme (una Nyala) alla pozza d’acqua vicino a dove io e Lindsey ci stavamo riposando.

Descrivere tutto quello che ho visto e’ un po’ impossibile, invece, ecco qualche foto (tutte le altre foto le trovate come al solito sul mio profilo facebook oppure qui: http://www.flickr.com/photos/olafmeister/sets/72157627518859752/)

Our private terrace at the Maroela Guest Lodge
La terrazza privata

Lindsey by her room
L’enrtata della stanza

Some nice tree
Fuori dalla finestra

Entrance at the Marakele National Park
L’entrata del parco

Some buck
Un’antilope

Bye bye ostrich
Lo struzzo

Entrance of the dangerous area
Il tunnel

Gate is broken...
Il cancello era rotto, ci pensa Lindsey

Another evil buck
Un’altra specie di animale con una sguardo perfido

The long road to the top of the mountain
La comoda strada in mezzo al parco

Olaf and the valley
La valle del Marakele

With Lindsey
Con Lindsey

A strange tree in the park
Uno strano albero

That's an elephant!
Un’elefante sulla montagna

Rhinos
I rinoceronti

A kudu antelope or Sable
L’antilope gigante

Can't drink without checking on us
Mentre beve

Same zebra
Solita zebra

Warthog crossing
Un bel facocero

Natale, via Etiopia

Addis Abeba, la capitale dell’Etiopia, si trova qui:

Addis Ababa

Non c’e’ niente intorno. Non sono mai stato in Etiopia, e non avevo proprio intenzione di andarci.
Ma l’assenza di voli economici per l’Europa (quando si paga per due tutto e’ piu’ costoso) mi ha costretto ad indirizzarmi verso compagnie aeree alternative alle solite compagnie arabe.

Fino allo scorso anno avrei potuto volare in Europa tramite Air Lybia, ma a quanto pare quella zona non e’ ancora troppo affidabile.

Cosi’, per risparmiare quelle 200 sterline, ho deciso di comprare i biglietti e atterrare a Dicembre in quel puntino sulla mappa.

Gia’ che c’ero, e tanto per violentare la carta di credito, ho anche comprato i biglietti per Londra.

Ecco il piano finale:

  • Partenza il 13.12 da Johannesburg e arrivo il 14.12 (via Addis Abebe) a Milano Malpensa
  • Via il giorno dopo, il 15.12 con partenza da Linate verso Londra Gatwick
  • Ritorno il 23.12 a Linate
  • Ritorno verso il terzo (Etiopia) e “quasi” terzo mondo (Sudafrica) il 03.01, con atterraggio il giorno dopo!

Chuck Norris sarebbe fiero di me

Solita partita serale contro un’altra squadra di ex-pro nella lega Vetarani sudafricana.
Giochiamo contro i Legends, guidati a centrocampo da Joel Stransky, l’eroe del campionato mondiale di Rugby del 1995 (e’ quello che ha calciato il drop kick vincente nella finale con la Nuova Zelanda, segnando tutti i punti nel 15-12 finale)

All’andata ci avevano distrutto 7-1 (io non avevo giocato quella partita), e quindi si aspettavano di vincere con tranquillita’. Invece dopo 40 minuti eravamo sull’1-1 (andati in vantaggio 1-0 e poi stupido goal per l’1-1).
A pochi minuti dal fischio finale, con un nostro giocatore a terra tutti si fermano ma uno di loro tenta di fare il furbo visto che l’arbitro non aveva fischiato. Continua  a dribblare e si presenta a pochi metri dall’area.
Arrivo, tackle laterale, e colpisco palla e uomo. Il tipo si rialza, e, incazzato nero, tenta di colpirmi con un pugno. Ed ecco che gli anni passati a conquistare quella cintura nera di kickboxing a Londraqui l’articolo commovente dell’evento – prendono il sopravvento.
Schivo il pugno con un semplice blocco, e afferro l’altra mano, ancora abbassata, e le sue dita diventono la mia preda. Il tipo va in ginocchio e quasi piange. L’arbitro arriva, mollo la presa, e naturalmente rifila un cartellino rosso al giocatore avversario, reo di essere stato sul punto di staccarmi la testa.

Per i restanti 45 minuti vengo preso di mira da tutti i suoi compagni, ma resisto senza problemi e infastidisco ancora di piu’ il resto della squadra. Peccato che poi, 10 contro 11, riescano a trovare 3 goal per colpa di una difesa troppo scoperta…ma immagino non si puo’ avere tutto da una serata come questa…

Qualche foto del campo da calcio (allo splendido Randburg Sports Complex) pochi minuti prima dell’inizio della partita:

Randburg Sports Complex

Randburg Sports Complex