Glorie e dolori in notturna

Primo turno di coppa di lega questa sera. Dopo il trionfo dello scorso anno siamo stati assegnati alla coppa di livello superiore, un po’ come andare in Champions League dopo aver vinto la Coppa Uefa (ok, finisco con i paragoni subito qui).

Finalmente tornato titolare, contro la solita squadra di neri che corrono davvero troppo (anche se sono leggeri quando si tratta di contrasti), siamo riusciti a vincere 2-1 dopo una partita tirata e passare il turno.

Evidentemente giocare in coppa, di sera, mi fa bene. Le mie migliori prestazioni (e il mio ultimo goal l’anno scorso) le avevo fatte proprio durante il torneo.
Giocare con lo spettro dell’eliminazione probabilmente gonfia il mio ego che va in modalita’ eroe.
Anche in questa partita, dopo 20 minuti, tutto sembrava perfetto, grazie al mio goal dopo 10 minuti (grande prodezza di ginocchio su respinta del portiere) e al raddoppio di Chuck, compare di reparto, 5 minuti dopo.

Poi, lo sconforto. Dopo l’ennesima corsa a vuoto (giusto per aprire gli spazi, ormai faccio qualsiasi tipo di movimento in campo), ho provato a fermarmi ma ho perso l’equilibrio e sono andato quasi a sbattere contro le basse recinzioni che si separano dai tifosi. Per evitare ho provato a saltarla, e sono atterrato davanti ai quella trentina di persone che sono venute a vederci giocare.
Ho messo la gamba male, e subito ho sentito dolore alla coscia. 5 minuti dopo, la gamba non funzionava piu’ e sono uscito zoppicante, dopo 20 minuti cosi’ promettenti.

Risultato? Strappo agli abduttori! Dopo la coscia sinistra lo scorso anno (sono stato fuori 1 mese), la coscia destra adesso.
Jackpot. Do’ la colpa al clima invernale sudafricano (la coppa del mondo l’anno prossimo sara’ con questo clima): di giorno 15-20 gradi, di notte escursione termica e’ giu’ fino ai 3-4 gradi. Il mio corpo europeo ancora non si e’ abituato (e sono quasi 2 anni!)