Ke Nako

Qui si sta facendo festa da 2 giorni.

Da quando hanno permesso ai giocatori del Sudafrica di sfilare a Bryanston circondati da 200000 tifosi impazziti (le sfilata col bus scoperto non si fanno di solito quando si vince qualcosa?) sento continuamente il suono delle vuvuzela (che dovrebbe essere confinato solo allo stadio) e dei clacson, e bandiere dovunque.

Tra poco ci sara’ le cerimonia di apertura e poi il Sudafrica affrontera’ il Messico (ho incontraro i primi messicani ieri al supermercato locale…), squadra che deve battere se vogliono sperare di passare il turno (e dai Bafana Bafana, buttate fuori almeno la Francia!)

Poi, per un mese, sara’ la solita festa piena di errori arbitrali, sorprese nei primi turni, squadre deludenti, rigori mancati e gioie improvvise.

E, alla fine, solo una nazione su 32 potra’ tirarsela per altri 4 anni adagiandosi sugli allori con il titolo di campione del mondo. Io me la sono tirata per 4 anni, e non credo di riuscire a diventare meno borioso se il titolo decide di rimanere in Italia.

Ke Nako. E’ l’ora.

Ormai e’ dietro l’angolo!

Immaginatevi la scena. Siete nel vostro paese di provincia, e abitate vicino allo stadio comunale.
Di solito l’unico rumore che sentite e’ quello proveniente dalle partite di calcio nel fine settimana, un mormorio continuo interrotto da un fischio dell’arbitro.

Stavolta, qualcosa e’ diverso. Quel mormorio assomiglia molto di piu’ a quel tipo di continuo cantare, urlare, suonare (la vuvuzela in questo caso) che sentite di solito solo nelle partite in TV.

Per caso cambiate canale sul televisore e di colpo, su uno dei 7 canali sportivi, vedete due nazionali giocare sul vostro campo.

E’ quello che sta succedendo qui, dove la maggior parte delle squadre si stanno allenando (o stanno disputando amichevoli) su quei campi da calcio in cui io gioco. Con tre stadi vicinissimi (Pretoria, Soccer City ed Ellis Park a Johannesburg) , la maggior parte delle squadre a deciso di allenarsi nella mia zona.

Il Brasile ha fatto un allenamento a porte aperte e Randburg (10km da qui), prima di partire per le amichevoli con Tanzania e Zimbabwe (ma hanno ancora una squadra di calcio?). L’Honduras ha preso possesso del campo sportivo subito dopo e ci ha negato la partita di martedi’ con cui, semplicemente pareggiando, avremmo vinto il campionato.

L’Australia, ospite di St Sthithians, dove ho giocato 2 settimane fa, ha invece deciso di organizzare un’amichevole con la Danimarca allo stadio comunale di Ruimsig, di fianco alla scuola di Lindsey.

I biglietti erano gratis ma destinati solo alle scuole e cosi’ Lindsey e colleghe sono andate a vedere la partita, e le foto che vedete qui sono state scattate da lei:

Australia - Denmark at Roodepoort Athletic Stadium

Australia - Denmark at Roodepoort Athletic Stadium

Australia - Denmark at Roodepoort Athletic Stadium

Australia - Denmark at Roodepoort Athletic Stadium

E io? Io ero a casa a lavorare, ma sono riuscito a portare in clima mondiale anche i miei due cani:

Cucciola ready for the World Cup

Bruce is ready too for the world cup!

Sempre piu’ reale

Pareggiare 2-2 contro una squadra che lotta per non retrocedere non e’ un grandissimo risultato, anche con una formazione rimaneggiata per emergenze influenza.

Due volta sopra per poi segnare due autogoal e giocare il peggior calcio della nostra stagione non e’ stato un grande segnale da lanciare al Dainfern F.C., che ci tallona a 3 punti.

Nonostante questo, ho qualche motivo per gioire: sfruttando la trasferta a Bryanston, sono andato finalmente a ritirare una marea di biglietti per le partite dei gironi eliminatori.

Here I am ready for the tournament!

In totale 12 biglietti cosi’ suddivisi:

  • 2 per Serbia – Ghana (comprata giusto per dare i biglietti ad amici) del 13 Giugno
  • 2 per Italia – Paraguay a Cape Town del 14 Giugno
  • 4 per Italia – Nuova Zelanda del 20 Giugno
  • 4 per Italia – Slovacchia del 24 Giugno

Ovviamente qui si spera che l’Italia passi il turno cosi’, fino a quando gioca, avro’ 2 biglietti garantiti per ogni partita dei geriatrici azzurri…

Details of the tickets

Waving Flag vs Waka Waka

A quanto pare la canzone ufficiale dei mondiali e’ Waka Waka di Shakira, con questo video:

Canzone banalissima (come tra l’altro lo sono tutti le “canzoni ufficiali” di qualsiasi competizione, da Olimpiadi ai Mondiali agli Europei), con i soliti ritmo pseudo africani e qualche parola africana buttata li’ tanto per rendere la canzone ancora piu’ locale. Waka – waka non vuol dire niente in nessuna lingua.
Di solito in amaZulu (una delle varie lingue) si crea un plurale raddoppiando la parole (Bafana Bafana vuol dire letteralmente “I ragazzi”).
Waka waka invece, oltre a ricordarmi PacMan, davvero non mi dice nulla. Ho chiesto in giro ma nessuno sa spiegarmi il significato!

Molto piu’ bella la canzone spacciata per ufficiale qui in Sudafrica, spinta da tutte le radio locali (e da Coca Cola): Waving Flas di K’naan, cantante etiope.
Uscira’ il 23 maggio ma questa e’ la versione live (compresa di balletto per lo stadio):

Canzone che tra l’altro mi piace tantissimo, e che gia’ ora ha un posto riservato di fianco a “Un’estate italiana” del 1990 di Bennato-Nannini e “Siamo una squadra fortissimi” di Checco Zalone (giusto perche’ me la canticchiavo mentre festeggiavo a Piccadilly 4 anni fa…)

La situazione sudafrica, a 45 giorni dai mondiali

Ormai l’11 giugno si sta avvicinando, un mese e mezzo e inizieranno i mondiali!

Blatter come al solito ha rilasciato l’ennesima intervista per confermare che tutto sara’ pronto (curioso come prima dei mondiali tedeschi non si era fatto quasi mai sentire, sara’ che ci sta mettendo la faccia?), mentre ogni tanto leggo notizie discordanti dai vari organi di stampa internazionali riguardanti criminalita’, corruzione e prostitute – a quanto pare un’orda di 40000 escorts arrivera’ qui, magari riesco ad ospitarne qualcuna e fare soldi.

Tanto vale, a 45 giorni dall’inizio, fare un veloce resoconto di come vanno le cose qui.

Julius Malema, la peggiore figura politica sudafricana – parla a nome dei poveri e poi vive nella ricca Sandton, con qualche Rolex e Mercedes di troppo quando il suo stipendio ufficiale di capo della ANC Youth League e’ 2000 euro al mese -, dopo le continue imbarranti avventure (come la promessa di supporto a Robert Mugabe, dittatore dello Zimbabwe, descritto come paese modello per i neri, oppure la litigata con il povero giornalista della BBC, senza dimenticarsi del continuo inneggiare a uccidere i boeri e prendere le loro fattorie cantando Kill the Boer ad ogni meeting politico) e’ stato finalmente messo a tacere dal presidente Zuma, che probabilmente vuole evitare altre figure di merda proprio mentre gli investitori scommettono sull’Africa e sui mondiali.

Purtroppo grazie alle cazzate espresse da Malema riguardo la nazionalizzazione di miniere e banche , il governo sta facendosi sfuggire investitori cinesi, gli unici ancora coi soldi…

La morte di Eugene Terreblanche, capo della AWB (Afrikaner Weerstandsbeweging, oppure Afrika Without Blacks, come ho sentito dire in giro…), ucciso dagli stessi lavoratori neri che tanto disprezzava, ha avuto un risalto forse eccessivo, visto che tutto sommato il suo partito da almeno 10 anni era composto da 60enni nostalgici e comunque si sapeva che sarebbe finito male.

Scegliere come simbolo della bandiera un specie di svastica a tre punte con gli stessi colori delle bandierone rese famose dai nazisti non era mica un grande idea se voleva avere supporto dal pubblico…

Sentendo alcuni giornali sembra che il Sudafrica e’ da 2-3 settimane sull’orlo di una guerra civile.
Forse nel paese dove Terreblanche e’ stato ucciso (villaggio di 2000 anime tra l’altro) la tensione razziale e’ piu’ alta del solito, ma nel resto del paese i 40 e passa milioni continuano a convivere, forse disprezzandosi, ma sicuramente non impugnando le armi per uccidere persone di razza diversa.

La criminalita’ e’ la solita, ma gia’ si sente dire in giro che i criminali avranno vita difficile ai mondiali. A quanto pare un sacco di tifosi arriveranno armati di fiale con lo spray al pepe (legali qui) e, soprattutto, i delinquenti si troveranno di fronte gruppi di tifosi che sinceramente non hanno problemi a fare a botte. Immaginate un nero che tenta di rapinare un inglese. Tempo zero, si trova circondato da 20 altri tifosi pronti a mangiarselo vivo…

Suggerimento: se venite, semplicemente andate in giro con i tifosi inglesi.
Offrite un giro di birre al gruppo e avrete bodyguards per tutta la serata. Ubriachi, ma leali.

Da un punto di vista sportivo gli stati sono pronti da tempo, ora stanno collaudando le varie superfici per evitare figure di merda tipo l’erba di Wembley (gli inglese parlano e spendono, ma si ritrovano a rizollare tutto per la sesta volta dal 2007).

I problemi ci sono con i vari ritiri per le squadre mondiali. I calciatori, abituati a ritiri e hotel a 5 stelle, probabilmente non avranno abbastanza prese elettriche per collegare portatili (senza Twitter muoiono), cellulari (2 per gli inglesi: moglie e amante), playstation e asciugacapelli. E le prestazioni sul campo saranno ovviamente ridottre…

Gli hotel sono quasi tutti pieni, e cosi’ i voli. Era mia intenzione tornare in Italia una settimana prima dei mondiali per andare al battesimo di Alice, la figlia di Giuseppe e Claudia, ma mentre riesco a trovare voli relativamente economici per salire, tornare a Johannesburg con i vari tifosi e’ un’impresa.

I prezzi, saliti durante tutto il 2009 e parte del 2010, al momento sembrano stabili, e ancora accessibili per tutti quelli che hanno intenzione di fare altro oltre a vedersi partite allo stadio. Ho praticamente collaudato le possibili esperienze locali qui con Mauro, e le piu’ costose si sono rivelate il Canopy Tour e la visita al Santuario degli Elefanti (entrambe 40 euro, che li valgono tutti!)
I ristorante sono sempre relativamente economici, e la birra continua a costare uguale (circa un euro per bottiglia in un qualsiasi bar).

I biglietti di quarta fascia, da 14 euro, rilasciati a quel pubblico senza internet, carta di credito, passaport e conto bancario (neri in pratica) sono andati a ruba settimana scorsa dopo code mostruose di 10 ore, in cui qualcuno e’ anche morto.
Io, intanto, me li ero aggiudicati mesi fa, comprandoli a Gennaio via sito FIFA.

L’unica cosa che mi preoccupa al momento e’ la nostra cara nazionale (non ci tengo a vedere altre colossali figure di merda come alla recente Confederation Cup). L’Inter domina in Italia e Europa senza italiani, la Juve, blocco degli azzurri di Lippi, fa pena e il Milan ha un eta’ media di 42 anni che non aiuta se devi durare una stagione. Almeno Gattuso si e’ riposato un anno…