La situazione sudafrica, a 45 giorni dai mondiali

Ormai l’11 giugno si sta avvicinando, un mese e mezzo e inizieranno i mondiali!

Blatter come al solito ha rilasciato l’ennesima intervista per confermare che tutto sara’ pronto (curioso come prima dei mondiali tedeschi non si era fatto quasi mai sentire, sara’ che ci sta mettendo la faccia?), mentre ogni tanto leggo notizie discordanti dai vari organi di stampa internazionali riguardanti criminalita’, corruzione e prostitute – a quanto pare un’orda di 40000 escorts arrivera’ qui, magari riesco ad ospitarne qualcuna e fare soldi.

Tanto vale, a 45 giorni dall’inizio, fare un veloce resoconto di come vanno le cose qui.

Julius Malema, la peggiore figura politica sudafricana – parla a nome dei poveri e poi vive nella ricca Sandton, con qualche Rolex e Mercedes di troppo quando il suo stipendio ufficiale di capo della ANC Youth League e’ 2000 euro al mese -, dopo le continue imbarranti avventure (come la promessa di supporto a Robert Mugabe, dittatore dello Zimbabwe, descritto come paese modello per i neri, oppure la litigata con il povero giornalista della BBC, senza dimenticarsi del continuo inneggiare a uccidere i boeri e prendere le loro fattorie cantando Kill the Boer ad ogni meeting politico) e’ stato finalmente messo a tacere dal presidente Zuma, che probabilmente vuole evitare altre figure di merda proprio mentre gli investitori scommettono sull’Africa e sui mondiali.

Purtroppo grazie alle cazzate espresse da Malema riguardo la nazionalizzazione di miniere e banche , il governo sta facendosi sfuggire investitori cinesi, gli unici ancora coi soldi…

La morte di Eugene Terreblanche, capo della AWB (Afrikaner Weerstandsbeweging, oppure Afrika Without Blacks, come ho sentito dire in giro…), ucciso dagli stessi lavoratori neri che tanto disprezzava, ha avuto un risalto forse eccessivo, visto che tutto sommato il suo partito da almeno 10 anni era composto da 60enni nostalgici e comunque si sapeva che sarebbe finito male.

Scegliere come simbolo della bandiera un specie di svastica a tre punte con gli stessi colori delle bandierone rese famose dai nazisti non era mica un grande idea se voleva avere supporto dal pubblico…

Sentendo alcuni giornali sembra che il Sudafrica e’ da 2-3 settimane sull’orlo di una guerra civile.
Forse nel paese dove Terreblanche e’ stato ucciso (villaggio di 2000 anime tra l’altro) la tensione razziale e’ piu’ alta del solito, ma nel resto del paese i 40 e passa milioni continuano a convivere, forse disprezzandosi, ma sicuramente non impugnando le armi per uccidere persone di razza diversa.

La criminalita’ e’ la solita, ma gia’ si sente dire in giro che i criminali avranno vita difficile ai mondiali. A quanto pare un sacco di tifosi arriveranno armati di fiale con lo spray al pepe (legali qui) e, soprattutto, i delinquenti si troveranno di fronte gruppi di tifosi che sinceramente non hanno problemi a fare a botte. Immaginate un nero che tenta di rapinare un inglese. Tempo zero, si trova circondato da 20 altri tifosi pronti a mangiarselo vivo…

Suggerimento: se venite, semplicemente andate in giro con i tifosi inglesi.
Offrite un giro di birre al gruppo e avrete bodyguards per tutta la serata. Ubriachi, ma leali.

Da un punto di vista sportivo gli stati sono pronti da tempo, ora stanno collaudando le varie superfici per evitare figure di merda tipo l’erba di Wembley (gli inglese parlano e spendono, ma si ritrovano a rizollare tutto per la sesta volta dal 2007).

I problemi ci sono con i vari ritiri per le squadre mondiali. I calciatori, abituati a ritiri e hotel a 5 stelle, probabilmente non avranno abbastanza prese elettriche per collegare portatili (senza Twitter muoiono), cellulari (2 per gli inglesi: moglie e amante), playstation e asciugacapelli. E le prestazioni sul campo saranno ovviamente ridottre…

Gli hotel sono quasi tutti pieni, e cosi’ i voli. Era mia intenzione tornare in Italia una settimana prima dei mondiali per andare al battesimo di Alice, la figlia di Giuseppe e Claudia, ma mentre riesco a trovare voli relativamente economici per salire, tornare a Johannesburg con i vari tifosi e’ un’impresa.

I prezzi, saliti durante tutto il 2009 e parte del 2010, al momento sembrano stabili, e ancora accessibili per tutti quelli che hanno intenzione di fare altro oltre a vedersi partite allo stadio. Ho praticamente collaudato le possibili esperienze locali qui con Mauro, e le piu’ costose si sono rivelate il Canopy Tour e la visita al Santuario degli Elefanti (entrambe 40 euro, che li valgono tutti!)
I ristorante sono sempre relativamente economici, e la birra continua a costare uguale (circa un euro per bottiglia in un qualsiasi bar).

I biglietti di quarta fascia, da 14 euro, rilasciati a quel pubblico senza internet, carta di credito, passaport e conto bancario (neri in pratica) sono andati a ruba settimana scorsa dopo code mostruose di 10 ore, in cui qualcuno e’ anche morto.
Io, intanto, me li ero aggiudicati mesi fa, comprandoli a Gennaio via sito FIFA.

L’unica cosa che mi preoccupa al momento e’ la nostra cara nazionale (non ci tengo a vedere altre colossali figure di merda come alla recente Confederation Cup). L’Inter domina in Italia e Europa senza italiani, la Juve, blocco degli azzurri di Lippi, fa pena e il Milan ha un eta’ media di 42 anni che non aiuta se devi durare una stagione. Almeno Gattuso si e’ riposato un anno…

2 Comments

  1. La maggior parte della stampa italiana preferisce pagare giornalisti che cercano informazioni via internet invece di controllare personalmente (visto che ho ricevuto una email qualche tempo fa da un elemento simile posso immaginare che non siano i soli…)

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