Frammenti di un Novembre Sportivo: voi andate a sinistra, io torno indietro

Questo sono io mentre arrivo al traguardo della Midlands Ultra (ho fatto la versione sprint: 600m nuoto, 20km bici e 10 corsa, la mia preferita):

Finished
Arrivato!

Vedere la soddisfazione sul faccione? Di solito arrivo stremato o in mezzo al gruppone, ma stavolta sapevo che avrei ottenuto un risultato piu’ che decente.

E infatti:

My incredible final position
Risultato finale? 24esimo assoluto, in una competizione dove i top 30/40 erano in orbita campionati regionali / nazionali e avevamo le incredibili bici da triathlon che costano quanto una macchina (senza contare i caschi a forma di spermatozoo).

10 minutes before the swim
Pronto a nuotare

And I'm out, gracious as usual
La parte piu’ difficile e’ ormai completata

Partiti alle 6 di mattina (il weekend trascorso ad Howick dall’amica di Lindsey, Shari, era andato alla grande, nonostante il freddo e la pioggia che fortunatamente erano scomparse una volta svegliato) con 600 metri nel Midmar Dam (temperatura sotto i 23 gradi, mute ammesse per fortuna), uscivo dall’acqua 140esimo. Non una posizione fantastica, ma molto meglio del solito. Rispetto allo scorso anno praticamente guadagnavo circa  9 minuti.

sprinting to T1
Di corsa verso T1

Getting on the bike
Pronto a pedalare

On the road
Sulla bici

Salivo sulla bici, salutavo Lindsey e partivo per 20 km lungo il lago e oltre. Ora guardate la classifica del parziale ciclistico. Di solito mi ritrovo in mezzo al gruppo (la corsa e’ dove vado meglio), e invece stavolta ero settimo assoluto, secondo di categoria, e dalla 140esima posizione, nonostante un T1 lentissimo (non riuscivo ad uscire dalla muta), risalivo fino alle 30 esima. Come mai? Intorno al settimo chilometro, il gruppo di testa e i ciclisti piu’ forti, invece di fare inversione dove (poco) segnalato, svoltavano a sinistra e aggiungevano 6-7 km alla loro gara.

Io invece mi ricordavo dell’inversione dalla scorsa edizione, e per un momento glorioso mi ritrovavo nel gruppo di testa. Poi ovviamente nonostante la mia media di 28km/h venivo passato dai ciclisti capaci di tirare 40km/h.

Galvanizzato, e dopo un T2 velocissimo, partivo per la 5km e sorpassavo quei pochi ciclisti che riuscivo. Finivo 24esimo, 9 minuti meglio dello scorso anno, arrivando prima di Lindsey che non si aspettava il mio arrivo cosi’ presto!

seconds after t2
Durante la corsa

With Lindsey at the end
Con Lindsey

Another one done
Un’altra medaglia

My nice medal
Novembre finito!

Difficilmente riusciro’ a classificarmi cosi’ bene in futuro (a meno di non perdere 15kg e miracolosamente imparare a nuotare bene), ma per una volta, in un weekend tutto sommato rilassante ad Howick, e dopo un Novembre lunghissimo, lasciatemela tirare.

 

Frammenti di un Novembre Sportivo: inseguendo Andy sulle colline

La RAC Tough One, nonostante la distanza ridotta rispetto ad una maratona (32km) rimane una delle gare piu’ difficili del calendario podistico locale. I primi 14km sono abbastanza semplici (nonostante due pazze salite nei primi 5), ma poi, per 18km, si scalano i sobborghi di Johannesburg, di solito sotto un sole cocente (l’anno scorso invece la gara fu disputata sotto un tremendo acquazzone).

I primi anni partecipavo alla gara con Jill, la sorella di Lindsey, che pero’ durante gli ultimi anni, tra matrimonio, cambio di casa e bambino, praticamente ha smesso di correre. Al suo posto mi sono ritrovato ad allenarmi e correre con Andy, che da zero (faceva 10km in 90 minuti solo 4 anni fa) si e’ appassionato alla corsa e da tempo era pronto per battermi.

Tough One 2015
Sulle salite della Tough One

Mentre io nuotavo e pedalavo per la varie altre gare del calendario estivo (senza considerare le partite di calcio) lui si dedicava alla corsa ed a un a dieta ferrea in modo da arrivare alla partenza con 10kg in meno e molti chilometri in piu’ nelle gambe.

Tough One 2015
Piu’ di 3 ore dopo

Se dopo 32 durissimi chilometri io in qualche modo riuscivo a segnare il mio secondo tempo migliore (3.10), Andy distruggeva il suo personale di piu’ di un’ora, scendendo sotto le 3 ore, un’esperienza che a me e’ riuscita solo una volta in cinque edizioni!

Tough One 2015
Con un velocissimo Andy

Tough One 2015
La quinta accoppiata consecutiva

Ma mentre per lui si trattava di una delle 4 gare cui si e’ dedicato durante l’anno (Om die Dam,50km , Comrades, 90km, City 2 City, 50km e Tough One, 32km) per me era soltanto l’ennesima gara per prendere una medaglia in piu’ (duathlon cittadino, insieme alla 94.7 della settimana prima) e presentarmi in forma per l’ultimo triathlon stagionale, a Howick, tra 7 giorni.

Le statistiche sulla gara le trovate qui: https://connect.garmin.com/modern/activity/963355708

Siccita’ e grandine in Sudafrica

L’estate qui e’ stata piu’ secca del solito.
Di solito da Ottobre in poi, dopo ore e ore di sole, arrivava il solito temporalone che spazzava via un po’ di caldo, almeno sull’highveld.

Invece quest’anno, per la prima volta da quando sono qui, e’ scoppiato l’allarme siccita’ e, negli ultimi due mesi, l’unica pioggia si e’ presentata cosi:’

Hail storm in south Africa

(clicca per il video)

Frammenti di un Novembre Sportivo: sull’asfalto, ancora con Curtis

Settimo consecutivo anno, e finalmente il tanto agognato numero verde. Potevo finalmente disputare la Cycle Challenge (i soliti, duri, 94.7km sotto il sole di Johannesburg) e tirarmela alla partenza (per poi farmi inesorabilmente passare da gente molto piu’ veloce di me).

Early rise
5 di mattina…

Le previsioni davano pioggia, ma una volta svegliati alle 4.30 per riuscire a trovare un parcheggio decente ed evitare il disastro dello scorso anno, capivamo gia’ che la gara, per l’ennesima volta, sarebbe stata corsa sotto un sole cocente.

Moments before the start
Prima della partenza

So many competitors
Il nostro gruppo

Il nostro gruppo partiva alle 7.30 (il primo gruppo, partito alle 5.30, stava praticamente quasi finendo…) e dopo qualche problema alla sella di Curtis, riuscivamo a trovare un ritmo decente per la prima parte della gara. Soltanto sulle salite in citta’ Curtis accusava qualche problema (l’ernia era ancora li’, tutto sommato) e rallentavo un po’ in modo da incoraggiarlo durante i momenti piu’ dolorosi.

Entrambi affrontavamo le salite senza fermarci (io andavo piu’ veloce e poi lo aspettavo sulla cima), e ci staccavamo come al solito negli ultimi chilometri, quando io prendevo il volo e lui non riusciva starmi dietro.

With Curtis on the flats
Con Curtis

Dominating on the hills
Sulle salite

Nelson Mandela bridge moment!
Sul Nelson Mandela bridge

Almost done
L’ultimo scatto

Il tempo finale era 4.14, molto meglio dello scorso anno ma ben lontano dal 3.46 di 2 anni fa, con il percorso precedente (piu’ facile). Alla fine l’importante era finire, prendere la medaglia, ed andare a festeggiare con birra ed ali di pollo da Hooters…

I dettagli della gara sono qui: https://connect.garmin.com/modern/activity/957572831

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Finito!

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Ali di pollo e birra!