Pizza Meister in otto passi

Mangiare la pizza all’estero e’ un affare complicato. Troppe “pizzerie” usano la pizza come base per ucciderla poi con tonnellate di altri ingredienti (formaggi tipo cheddar, carne, pollo, avocado, banane e bacon…).
Certo, i posti dove trovare pizze “all’italiana” (basi leggere, formaggio in quantita – e qualita’ giusto – magari un po’ di crudo o salame sopra), costano un sacco.
Se voglio una pizza col crudo, qui mi costa circa 100 rand, poco piu’ di 7 euro.  La ordino, la mangio e poi mi ricordo che qualsiasi pizzeria scarsa a Canegrate ne puo’ fare una migliore a meta’ prezzo.

Per il mio compleanno del mese scorso, Lindsey e il resto della famiglia hanno fatto una colletta e mi hanno comprato uno di questi:

The pizza meister

Di cosa si tratta? Di un fantastico Earthfire Ceramic Pizza Oven, un forno per la pizza a forma di uovo.

Il funzionamento e’ davvero semplice:

Uno: Metti un po’ di brace nella parte inferiore
The pizza meister

Due, accendi e aspetti 20 minuti circa:

The pizza meister

Tre: Prepari gli ingredienti mentre il forno si scalda

The pizza meister

Quattro: scateni le donne di casa a preparare la pasta per la pizza

The pizza meister

Cinque: copri il tutto con la parte superiore dell’uovo. In 10 minuti il forno e’ pronto per fare le pizze

The pizza meister

Sei: fai finta di fare il pizzaiolo

The pizza meister

Sette: metti la pizza all’interno dell’uovo, e aspetti la bellezza di 4 minuti

The pizza meister

Otto: pizza pronta. Tempo di mangiare!

The pizza meister

 

Il risultato e’ spettacolare.

Molto meglio delle pizze fatte nei normali forni. Nella sessione fotografata sopra, eravamo in 8 e abbiamo tirato fuori 8 pizze (ogni pizza aveva due “gusti” per soddisfare il bisogno della truppa piu’ in fretta) e l’uovo di ceramica era ancora caldo e pronto a sfornare chissa’ quante altre pizza.

Ma ormai erano tutti soddisfatti! (vorrei vedere, alla fine sono andato a comprare ingredienti decenti, e nessuno ha avuto il coraggio di chiedermi una pizza con banane o pollo…)

Triathlon nella citta’ del sole

Tornare a Suncity e’ sempre un piacere.
Dopo l’esperienza del lontano 2005, ero tornato l’anno scorso per il compleanno di una collega di Lindsey. Stavolta l’occasione era ancora migliore: il triathlon conclusivo di una lunga stagione iniziata il Settembre scorso e finalmente giunta alla fine.

A nice day to relax before the race

All’interno della Valley of Waves

Great winter day to swim

La Valle delle Onde a SunCity, per una volta vuota

La partenza era fissata per Domenica, cosi’ Sabato mattina io e Lindsey eravamo in macchina direzione Sun City (3 ore circa da casa). Prenotata una stanza a 10km dalla partenza (Sun City costa davvero troppo…), una volta scaricata la bici e preso il pacco gara ci rilassavamo nella Valley of Waves (il parco acquatico all’interno del complesso), approfittando della mancanza delle orde di turisti estivi. L’inverno qui sull’high veld sudafricano e’ ancora abbastanza piacevole tutto sommato…

Ok, let's do it (the sprint...)

E’ ora!

Il giorno dopo, svegliati alle 4.30, e dopo una colazione organizzata dal posto in cui stavamo a dormire (praticamente tutti gli ospiti erano atleti o accompagnavano mariti e mogli), mi presentavo alla partenza, davanti al laghetto in mezza oscurita’ , alle 6 di mattina. La partenza era fissata alle 7, ma poi veniva posticipata fino alle 8, per colpa del ritardo della polizia che doveva chiudere il traffico per la sezione in bici.

La gara “ultra”, che doveva in teoria partire dopo di noi, partiva alle 7.45, mentre noi entravamo in acqua 15 minuti dopo. Loro dovevano fare due giri di 900 metri ciascuno, mentre noi nuotavamo fino alla boa dei 300 metri, per poi tornare indietro. Il problema? Un gruppo di nuotatori aveva perso di vista una boa ed era arrivato nella nostra zona mentre noi nuotavamo gli ultimi 100 metri. Potete immaginarvi il disastro: io che tento di uscire dall’acqua mentre i professionisti mi travolgono arrivando nel senso opposto!

Feeling like a salami

Un salame

Few more strokes and I'm out

Gli ultimi metri

Una volta uscito mi toccava correre circa mezzo chilometro per arrivare alle bici. Uscito 116esimo dall’acqua, risalivo un sacco di posizioni dopo 20km passati a tentare (con successo) di stare sopra i 30km/h, e mi presentavo intorno alla 60esima posizione prima della frazione di corsa, 5km all’interno del Gary Player Country Club.

The final sprint

Lo sprint finale

In qualche modo risalivo e arrivavo 50esimo (per me un risultato piu’ che buono), per poi rilassarmi con Lindsey intorno alla piscina del campo da golf.

With Lindsey and my medal

Con Lindsey alla fine della gara

A great place to relax after a hard race

Relax alla fine della gara

Another nice medal for the collection

L’ennesima medaglia per la collezione

Il pomeriggio, invece di tornare direttamente a casa, incontravamo il resto della famiglia di Lindsey sulla Haartebespoort Cableway, una funicolare che ci portava in cima alla montagna, intorno al lago piu’ grande della zona. Mentre tutti si divertivano, io mi rilassavo a 1600m, salutando il triathlon e iniziandomi a preparare per la stagione invernale (calcio, corsa e bici…)

Going up

Si sale!

View from the top

Vista dalla cima

With Lindsey at the top

Con Lindsey

Il resto delle foto le trovate qui: https://www.flickr.com/photos/olafmeister/sets/72157653353253206

I dettagli della gara invece sono qui: https://connect.garmin.com/modern/activity/770588389

In forma, per una volta.

Non so come andra’ a finire il triathlon (l’ultimo stagionale) questo weekend a Sun City, sulla distanza sprint. Magari non riusciro’ a nuotare bene come nelle ultime gare, o pedalare veloce, ma sicuramente non avro’ problemi sulla corsa.

Ormai da Gennaio (5 mesi!), mi alleno, spesso insieme ad Andy, mio cognato, in vista della Comrades, la piu’ famosa gara ultra (90km!) al mondo. Fino ad oggi, con 3 settimane prima della gara, abbiamo corso insieme circa 400km, in percorsi collinari o sulle montagne circostanti (la Comrades prevede circa 1500m di dislivello…).
Lui ha dovuto imparare a tenere un ritmo piu’ veloce del solito, io ho dovuto imparare a tenere un ritmo piu’ lento in modo da durare di piu’ (se da solo sui 10km mi alleno sui 5’20 al km, con lui mi alleno sui 6-6’30 al km correndo minimo 15km).

(tra l’altro basta controllare il mio profilo sul sito della Garmin, o su Runkeeper o anche su Strava, il piu’ utilizzato qui in Sudafrica – sono dovunque!)

I risultati tra l’altro si vedono anche nel campionato di calcio appena iniziato. Qui in Sudafrica i campionati “minori” sono di solito divisi tra campionato invernale  e campionato estivo (i motivi sono vari, ma in pratica la condivisione dei campi con rugby in inverno e cricket in estate complica le cose). Ieri abbiamo giocato la prima partita del campionato invernale (perdendo 4-2), e, nonostante tutto, ho tirato fuori la migliore prestazione del 2015. Un goal, un assist, e corse dovunque. I numeri non mentono: durante la partita ho accumulato quasi 9km, e ho toccato, in uno sprint, 29km/h che per un giocatore vecchio come me, non fatto fisicamente per scattare, sono risultati eccezionali:

Edenvale vs Panorama 06.05.2015

Edenvale vs Panorama 06.05.2015

Edenvale vs Panorama 06.05.2015