L’inverno sta finendo. Ancora qualche settimana e finalmente potro’ tornare a dormire in mutande (l’assenza di riscaldamenti all’interno delle case in Sudafrica e’ sempre un problema).
Se l’inverno se ne va via, vuol dire che la stagione sportiva diventera’ via e via piu’ intensa. Il campionato di calcio continua, ma i triathlon e le gare di corsa e bici mi impegneranno durante i prossimi mesi.
Come l’anno scorso, ho iscritto Lindsey alla classica gara di Mountain Bike (MTB challenge, sponsorizzata dalla stessa societa’ che si occupa della famosa 94.7 su strada). A differenza dello scorso anno, Lindsey mi ha chiesto di fare qualche allenamento (o gara) in modo da essere pronta successivamente.
All’entrata del parco
La gara che avevo come “riscaldamento” e’ stata la “zero 2 hero“, a una ventina di chilometri da qui. Si svolgeva all’interno dell’Heia Safari, una fantastica struttura in cui zebre, giraffe e springbok girano liberamente all’interno, abituati alla presenza umana. Nel 2008 avevo portato mio padre, Olga e la sua amica sera a rilassarsi qui durante lo stressante periodo del matrimonio…
Il percorso non era mostrato sul sito e non avevo idea di quanti chilometri, dei 25 totali, sarebbero stati difficili per Lindsey.
Risultato: almeno 24! La gara, all’interno dell’Hero Adventure Park (una nuova struttura per MTB e nuotate nel lago), si svolgeva praticamente tutta all’interno di piste singole, su roccia o all’interno di sentieri strettissimi, con salite ripidissime e discese abbastanza pericolose. A differenza del mio compare, ed esperto di MTB, Curtis, io da sempre preferisco gare in cui posso prendere un’andatura e andare avanti con un passo simile. Buttarmi a capofitto su discese abbastanza pericolose con la mia MTB senza sospensioni e’ da sempre un problema. L’Xterrra, il triathlon off road che faccio ogni anno, ha un percorso misto, in cui lunghe sessioni di pedalate sui campi si intrecciano con pochi spezzoni tecnici. In questo caso, il percorso era tutto tecnico.
Lindsey pedala mentre uno springbok osserva
Se era difficile per me, potete immaginare per Linsdey, non piu’ abituata a pedalare. Dopo un inizio difficile, Lindsey riusciva a trovare qualche tipo di forza interna per continuare solo dopo continui incoraggiamenti e quando il percorso si apriva un po’. Fortunatamente partivamo nell’ultimo gruppo, evitando la frenesia dei sorpassi sui sentieri collinari.
Sul ponte!
In salita sul sentiero
A pochi chilometri dall’arrivo
Alla fine chiudavamo insieme in circa 3 ore e mezzo (al ritmo di 7km all’ora!). Lindsey era dolorante ma felice del risultato, mentre io potevo finalmente rilassarmi sapendo che mia moglie non si era sfracellata durante un percorso di questo tipo…
Con le nostre medaglie
Un’altra medaglia per la collezione famigliare
Ecco qui Lindsey mentre attraversa il laghetto, pochi istanti dopo aver visto un partecipante finire con la bici nell’acqua: