Road trip – parte 3: Pisa e colline toscane

Lasciare le Cinque Terre dopo solo 24 ore era un peccato. Avremmo voluto volentieri passare almeno due-tre giorni in piu’, ma con una sola giornata disponibile prima del ritorno a Canegrate, era impossibile.

Tornati a Levanto per riprenderci la macchina, guidavamo in direzione di La Spezia, per poi decidere, invece di andare direttamente a Pisa, di fermarci a Marina di Carrare giusto per rilassarci un attimo.

Con un caldo bestiale (a quanto pare la settimana passata in Italia e’ coincisa con l’unica settimana di sole cocente, tra piogge prima e dopo), l’idea di sederci un attimo in spiaggia, mangiare qualcosa, e fare qualche foto era attraente.

Peccato che la maggior parte dei pezzi di spiaggia fossero privati, in puro stile italiano, e anche camminando una mezz’oretta non riuscivamo a trovare nessuno posto libero, tranne un molo invaso da studenti squattrinati e pensionati. Tentare di far capire a Lindsey il concetto di “litorale privato” (da Cape Town a Durban la maggior parte delle splendide spiagge sudafricane sono libere) era impossibile, e con un mare davvero sporco rispetto a quello intorno alle Cinque Terre e prima ancora a Monaco, la voglia di nuotare spariva. Qualche settimana dopo, tornato in Sudafrica, arrivavano notizie del divieto di balneazione a Viareggio, a 40km piu’ a Sud…

So hot here...

 

L’unico pezzo di “spiaggia” libera a Marina di Carrara

Tornati in macchina arrivavamo a Pisa poco dopo, trovando ben poco traffico. Lindsey da sempre desiderava fare una di quelle foto da super turista con la torre di Pisa (immagino faccia parte della sua bucket list), mentre io mi divertivo un po’ a fare foto al resto dei turisti da prospettive sbagliate.

Holding up the tower

 

Lindsey e la torre di Pisa

More weirdos

 

Qualche strano ballo…

A Pisa credo che oltre alla Piazza dei Miracoli (che comprende la torre,  lo splendido Battistero  e il Duomo, spesso tutte ignorate per colpa della torre) non ci sia piu’ niente. Guidando verso Pisa, sull’unica strada disponibile, sembrava di essere in un paese di campagna, vista la mancanza di palazzi o uffici che indicavano la presenza di una citta’. Grazie al profilo piatto la Torre appariva dopo neanche 15 minuti, offrendosi allo sguardo dei turisti anche da lontano.

By the Tower

 

Di fronte alla torre

La giornata era ancora calda, e dopo un’ora passata a fare foto, mangiare gelati e riposarci sotto l’ombra della torre, sul morbidissimo prato (in teoria vietato) circostante, salutavamo torre e piazza per dirigerci verso l’ultima tappa del nostro viaggio: l’agriturismo Podere le Pialle, lassu’ sulle colline toscane a 20 minuti da Firenze.

Arrivarci era un’impresa. Dopo un calcolo sbagliato dell’autonomia della macchina, ci siamo ritrovati a salire su strade collinari sperando di trovare il posto, non segnalato sul TomTom, senza perderci.

Con Lindsey alla guida e io a leggere e chiedere direzioni, arrivavamo giusto in tempo per la cena. Il posto era davvero splendido. Isolatissimo, con una piscina con vista sulla valle all’interno di un agriturismo che, a quanto pare, cercava di produrre la maggiore parte dei prodotti in loco (e il wi-fi gratis era un bonus).

The main entrance of the Podere

 

L’ingresso del Podere le Pialle

Franco e Gabriella (quest’ultima con esperienze sudafricane) erano fantastici nel renderci a nostro agio e servirci cibo eccezionale, condendolo con storie di tutti i tipi.

Time to eat!

 

Fame da lupi

The local wine

 

Un ottimo vinello

Io e Lindsey andavamo a dormire nella nostra stanza enorme stanchi ma soddisfatti di avere trovato questo fantastico posto cosi’ sperduto sulle colline.

Finally some isolation

 

Piscina con vista colline

Hard to say goodbye to such a beautiful place

 

Un po’ di relax prima di risalire in macchina

Come durante tutto il viaggio, il giorno dopo era un peccato lasciare il podere. Dopo una colazione succulenta e un ultimo tuffo in piscina, tornavamo in macchina e, con Lindsey alla guida, discendavamo le colline in folle per ottimizzare l’utilizzo della benzina. Dopo 8 km trovavamo finalmente un distributore aperto, e dopo qualche problema (non avevo la minima idea di come aprire o chiudere il serbatoio!) eccoci ancora in strada, direzione Milano, per preparare la festa per il 70esimo di mio padre, vero motivo della nostra presenza italiana in questa estate del 2014…