Le mie prigioni

Se e’ da un po’ che non scrivo, il motivo e’ presto rivelato:

Olaf in jail

Quello dietro le sbarre sono io. Foto gentilmente offerta dal mio compare Curtis.

Sono finito in galera, per furto. Nelle ultime settimane sono stato impegnato con tribunali ed avvocati e al momento sto scontando la mia pena (24 ore di servizi socialmente utili di cui parlero’ settimana prossima, quando le avro’ completate).

Lo so, sembra assurdo. Mi mancava pure questa. Ma vediamo prima di riassumere i motivi che mi hanno portato alla stazione di polizia di Roodepoort il 23 Marzo scorso.

Sono le 11 di mattina. Mi sono svegliato alle 7 per portare avanti qualche lavoro. Alle 10.30, senza aver fatto colazione, decido di andare a fare spesa per il pranzo nei soliti supermercati qui vicini. Non avendo la macchina, ancora in mano a Kirsten e Andy (lei e’ ormai all’0ttavo mese di gravidanza e la loro macchina e’ morta), prendo la bici e faccio il solito giro.
Woolworths per prendere formaggi. Fruit and Veg per la carne e la verdura. E poi Checkers per il resto. Arrivo verso le 11.00 e parcheggio la bici. Sono stanco e sudato e mentre butto la spesa nel carrello, decido di bermi una redbull farlocca e mangiarmi un pacchetto di patatine all’interno del supermercato. Vado alla cassa, e lascio il carrello mentre carico tutto sul mio zaino. Mi scordo la lattina e il pacchetto di patatine (valore totale: 32 rand, 3 euro).

Mi incammino verso l’uscita e la sicurezza mi ferma (qui ai supermercati e’ dovunque). Mi accusano di non aver pagato lattina e patatine e io mi scuso, e offro di pagarle seduta stante. No, non si puo’ venga con noi.

Inizia un’esperienza tanto assurda che ancora adesso mi viene da ridere. Vengo accompagnato negli uffici del manager della sicurezza. Mi accusano di aver rubato (mangiato) 32 rand e mi controllano lo zaino con altro cibo proveniente da altri supermercati. Ho lo scontrino (tranne che per il gorgonzola) ma mi controllano tutto.
Decidono di chiamare la Polizia. Io mi siedo e aspetto. Immagino stiano bluffando.

2 ore dopo arriva la polizia, mi guarda, mi chiede cosa ho fatto e se la ride. Arriva una telefonata e devono andare ad arrestare un ladro preso con le mani nel sacco mentre derubava una casa poco distante. Io aspetto, e aspetto. 1 ora piu’ tardi tornano, e visto che Checkers non ha abbandonato le accuse (il manager intanto era tornato a casa, era venerdi’ dopotutto…) mi devono portare in stazione. Chiedo se possono arrestarmi con la bici e loro dicono di si’ e mi portano su un camioncino corazzato con la bici a Roodepoort, alla stazione di polizia.

Arrivo, firmo i moduli, e mi dicono che visto che Checkers non ha cambiato lo status dell’accusa, devono mettermi in prigione fino a quando qualcuno non arrivera’ a pagarmi la cauzione (io non posso) fissata a 500 rand (50 euro).
Passo due pallosissime ore in prigione (sporchissima) seduto per terra mentre tento di intavolare una discussione con un ladro di appartamenti (dello Zimbabwe, zero conoscenza dell’inglese) e un pirla che ha provato a rubare una macchina mentre la polizia era parcheggiata a 50 metri.

Leggo tutti i 4 muri mille volte, di solito rovinati da graffiti che invocano Dio o invocano la morte della polizia. Evito il cesso, un buco senza privacy (delle privacy me ne sbatto, ma c’era troppo vomito e troppa poca carta igienica per avvicinarsi li’ vicino). Curtis arriva e paga la cauzione. E tanto per prendermi per il culo, mi fotografa in prigione (notare tra l’altro la mia uniforme…)

Olaf in jail

Il tipo che ha provato a rubare una macchina riceve nello stesso lasso di tempo la visita del padre che gli comunica che dovra’ stare in prigione fino a lunedi’, visto che di pagare la cauzione (piu’ alta della mia) non ne vuole sapere e che e’ tempo che impari una lezione. E il tipo scoppia a piangere.

Io esco, torno a casa, mi scuso con Lindsey per lo spavento (provate a chiamare la moglie e iniziare la discussione con “Lindsey, prima di tutto stai tranquilla. Sono in prigione ma va tutto bene….“)

Olaf in jail

Il lunedi’ successivo mi presento in tribunale. Appuntamento fissato alle 8.30 ma mi chiamano dentro solo alle 3 del pomeriggio. Nel frattempo finisco Hunger Games (bel libro, altro che la saga di Twilight) e Lord of the Flies, che non avevo mai letto in inglese.
Entro dentro, e il giudice (donna) per sbaglio riceve una cartelletta contenente un’altro capo di accusa per violenza e assalto. Si incazza con me, io povero straniero che faccio queste cose in Sudafrica.
L’avvocato le dice che ha sbagliato cartella. Non si scusa e mi accusa di essere qui illegalmente.
Io non dico niente (ovviamente e’ incazzata) e l’udienza viene posticipata alla settimana successiva.

Passa una settimana e mi ripresento al tribunale.  Come al solito passano 6 ore (dove finisco il secondo e terzo libro della serie di Hunger Games) ma invece di andare dal giudice, vado dal Senior Prosecutor distrettuale che mi comunica che, visto la situazione ridicola, invece di sporcare la mia fedina penale – che mi bloccherebbe il rinnovo del prossimo visto – potrei patteggiare con 24 ore da trascorrere a fare lavori socialmente utili. 24 ore da scontare prima del 18 Aprile.

Accetto e mi vengono date due scelte: pulire i cessi e pavimenti al tribunale (dove c’e’ sempre casino, pisciano e cagano come animali e fumano dovunque, senza mai vedere il sole) o scontarle al canile municipale (e pulire dietro ai cani oltre che dar loro da mangiare, in pratica quello che gia’ faccio a casa). Ovviamente se devo aiutare qualcuno preferisco aiutare cani e gatti abbandonati e cosi’ accetto la seconda condizione.

E ora mi ritrovo a lavorare durante Pasqua all’aria aperta pulendo la merda di un centinaio di cani abbandonati o catturati e tentando di regalare un po’ di gioia sperando che qualcuno venga ad adottarli.

Certo, sono ancora incazzato (sono ore perse dal lavoro e devo alzarmi prima dell 8.30!), ma sinceramente tra tutto quello che mi e’ capitato, questa non mi sembra neppure una punizione. Fatemi scontare le 24 ore (tento di farne 4 ogni giorno) e vi faro’ sapere come e’ andata a finire…