Dopo mesi di weekend passati a correre o giocare a calcio, ho preso Lindsey e ce ne siamo andati in vacanza nel Mpumalanga, a quasi 3 anni di distanza dall’ultima volta.
Lindsey voleva andare a trovare una sua amica – incinta di 8 mesi – dei tempi universitari per il “baby shower” (l’usanza anglosassone di fare una festa alla futura mamma e comprarle qualsiasi cosa di cui potrebbe avere bisogno in futuro), ma non voleva andare da sola, vista la distanza, 5 ore di macchina. Cosi’ ho deciso di accompagnarla e farle da autista fino al confine occidentale del Kruger Park, in Hazyview.
Entrambi ci eravamo scordati della nostra visita anni fa, ma vista la non eccessiva grandezza del luogo, le memorie del lungo weekend passato prima che ci sposassimo da queste parte presto sono presto venute fuori.
Dopo una rapida ricerca su tripadvisor, ho trovato un posto da dormire nella splendida Loerie Farm, a prezzi ridicoli (30 euro per la notte) in una delle aree turistiche piu’ conosciute in Sudafrica.
Immersi nella piantagione (da queste parte crescono banane, litchi e mango) e con nessuno nelle vicinanze finalmente avevo l’occasione di riposare mentre Lindsey passava la giornata con la sua amica.
Dopo una giornata (passata a leggere l’ultimo libro di King), una notte, e una mattinata nell’umidissimo (e caldissimo, 35 gradi senza nuvole) Mpumalanga, ho scoperto che:
Le formiche da queste parti sono bestiali: ecco la foto del pacchetto di patatine (sigillato) in cui sono penetrate all’attacco di simil-Dixie… hanno scavato un buco nella parte inferiore!
L’unico modo per battere l’umidita’ per qualche istante e’ buttarsi in qualsiasi piscina e lasciarsi abbracciare dall’acqua. Per fortuna il posto in cui eravamo era provvisto di una enorme piscina…
Qui il pesce arriva direttamente dal Mozambico, a poca distanza da Hazyview. E’ freschissimo ed e’ favoloso (oltre che relativamente economico rispetto ai prezzi di Johannesburg).
La prossima volta dovro’ venire 2 settimane piu’ tardi. Purtroppo i numerosi litchi a portata di mano (e bocca) erano ancora acerbi…
Ogni tanto ci vuole: staccare da tutto e da tutti, spegnere il cellulare, dimenticarsi di internet, calcio e corse, e passare il pomeriggio immersi nella natura, a leggersi un libro sotto il sole africano
Il resto delle foto le trovate qui: http://www.flickr.com/photos/olafmeister/sets/72157625492739736/