Waving Flag vs Waka Waka

A quanto pare la canzone ufficiale dei mondiali e’ Waka Waka di Shakira, con questo video:

Canzone banalissima (come tra l’altro lo sono tutti le “canzoni ufficiali” di qualsiasi competizione, da Olimpiadi ai Mondiali agli Europei), con i soliti ritmo pseudo africani e qualche parola africana buttata li’ tanto per rendere la canzone ancora piu’ locale. Waka – waka non vuol dire niente in nessuna lingua.
Di solito in amaZulu (una delle varie lingue) si crea un plurale raddoppiando la parole (Bafana Bafana vuol dire letteralmente “I ragazzi”).
Waka waka invece, oltre a ricordarmi PacMan, davvero non mi dice nulla. Ho chiesto in giro ma nessuno sa spiegarmi il significato!

Molto piu’ bella la canzone spacciata per ufficiale qui in Sudafrica, spinta da tutte le radio locali (e da Coca Cola): Waving Flas di K’naan, cantante etiope.
Uscira’ il 23 maggio ma questa e’ la versione live (compresa di balletto per lo stadio):

Canzone che tra l’altro mi piace tantissimo, e che gia’ ora ha un posto riservato di fianco a “Un’estate italiana” del 1990 di Bennato-Nannini e “Siamo una squadra fortissimi” di Checco Zalone (giusto perche’ me la canticchiavo mentre festeggiavo a Piccadilly 4 anni fa…)

La situazione sudafrica, a 45 giorni dai mondiali

Ormai l’11 giugno si sta avvicinando, un mese e mezzo e inizieranno i mondiali!

Blatter come al solito ha rilasciato l’ennesima intervista per confermare che tutto sara’ pronto (curioso come prima dei mondiali tedeschi non si era fatto quasi mai sentire, sara’ che ci sta mettendo la faccia?), mentre ogni tanto leggo notizie discordanti dai vari organi di stampa internazionali riguardanti criminalita’, corruzione e prostitute – a quanto pare un’orda di 40000 escorts arrivera’ qui, magari riesco ad ospitarne qualcuna e fare soldi.

Tanto vale, a 45 giorni dall’inizio, fare un veloce resoconto di come vanno le cose qui.

Julius Malema, la peggiore figura politica sudafricana – parla a nome dei poveri e poi vive nella ricca Sandton, con qualche Rolex e Mercedes di troppo quando il suo stipendio ufficiale di capo della ANC Youth League e’ 2000 euro al mese -, dopo le continue imbarranti avventure (come la promessa di supporto a Robert Mugabe, dittatore dello Zimbabwe, descritto come paese modello per i neri, oppure la litigata con il povero giornalista della BBC, senza dimenticarsi del continuo inneggiare a uccidere i boeri e prendere le loro fattorie cantando Kill the Boer ad ogni meeting politico) e’ stato finalmente messo a tacere dal presidente Zuma, che probabilmente vuole evitare altre figure di merda proprio mentre gli investitori scommettono sull’Africa e sui mondiali.

Purtroppo grazie alle cazzate espresse da Malema riguardo la nazionalizzazione di miniere e banche , il governo sta facendosi sfuggire investitori cinesi, gli unici ancora coi soldi…

La morte di Eugene Terreblanche, capo della AWB (Afrikaner Weerstandsbeweging, oppure Afrika Without Blacks, come ho sentito dire in giro…), ucciso dagli stessi lavoratori neri che tanto disprezzava, ha avuto un risalto forse eccessivo, visto che tutto sommato il suo partito da almeno 10 anni era composto da 60enni nostalgici e comunque si sapeva che sarebbe finito male.

Scegliere come simbolo della bandiera un specie di svastica a tre punte con gli stessi colori delle bandierone rese famose dai nazisti non era mica un grande idea se voleva avere supporto dal pubblico…

Sentendo alcuni giornali sembra che il Sudafrica e’ da 2-3 settimane sull’orlo di una guerra civile.
Forse nel paese dove Terreblanche e’ stato ucciso (villaggio di 2000 anime tra l’altro) la tensione razziale e’ piu’ alta del solito, ma nel resto del paese i 40 e passa milioni continuano a convivere, forse disprezzandosi, ma sicuramente non impugnando le armi per uccidere persone di razza diversa.

La criminalita’ e’ la solita, ma gia’ si sente dire in giro che i criminali avranno vita difficile ai mondiali. A quanto pare un sacco di tifosi arriveranno armati di fiale con lo spray al pepe (legali qui) e, soprattutto, i delinquenti si troveranno di fronte gruppi di tifosi che sinceramente non hanno problemi a fare a botte. Immaginate un nero che tenta di rapinare un inglese. Tempo zero, si trova circondato da 20 altri tifosi pronti a mangiarselo vivo…

Suggerimento: se venite, semplicemente andate in giro con i tifosi inglesi.
Offrite un giro di birre al gruppo e avrete bodyguards per tutta la serata. Ubriachi, ma leali.

Da un punto di vista sportivo gli stati sono pronti da tempo, ora stanno collaudando le varie superfici per evitare figure di merda tipo l’erba di Wembley (gli inglese parlano e spendono, ma si ritrovano a rizollare tutto per la sesta volta dal 2007).

I problemi ci sono con i vari ritiri per le squadre mondiali. I calciatori, abituati a ritiri e hotel a 5 stelle, probabilmente non avranno abbastanza prese elettriche per collegare portatili (senza Twitter muoiono), cellulari (2 per gli inglesi: moglie e amante), playstation e asciugacapelli. E le prestazioni sul campo saranno ovviamente ridottre…

Gli hotel sono quasi tutti pieni, e cosi’ i voli. Era mia intenzione tornare in Italia una settimana prima dei mondiali per andare al battesimo di Alice, la figlia di Giuseppe e Claudia, ma mentre riesco a trovare voli relativamente economici per salire, tornare a Johannesburg con i vari tifosi e’ un’impresa.

I prezzi, saliti durante tutto il 2009 e parte del 2010, al momento sembrano stabili, e ancora accessibili per tutti quelli che hanno intenzione di fare altro oltre a vedersi partite allo stadio. Ho praticamente collaudato le possibili esperienze locali qui con Mauro, e le piu’ costose si sono rivelate il Canopy Tour e la visita al Santuario degli Elefanti (entrambe 40 euro, che li valgono tutti!)
I ristorante sono sempre relativamente economici, e la birra continua a costare uguale (circa un euro per bottiglia in un qualsiasi bar).

I biglietti di quarta fascia, da 14 euro, rilasciati a quel pubblico senza internet, carta di credito, passaport e conto bancario (neri in pratica) sono andati a ruba settimana scorsa dopo code mostruose di 10 ore, in cui qualcuno e’ anche morto.
Io, intanto, me li ero aggiudicati mesi fa, comprandoli a Gennaio via sito FIFA.

L’unica cosa che mi preoccupa al momento e’ la nostra cara nazionale (non ci tengo a vedere altre colossali figure di merda come alla recente Confederation Cup). L’Inter domina in Italia e Europa senza italiani, la Juve, blocco degli azzurri di Lippi, fa pena e il Milan ha un eta’ media di 42 anni che non aiuta se devi durare una stagione. Almeno Gattuso si e’ riposato un anno…

Strade sudafricane

In un paese come il Sudafrica, dove le distanze sono enormi e la noncuranza del governo negli ultimi anni ha ucciso la rete ferroviaria, e’ necessario avere una rete stradale efficiente e curata.

Purtroppo, tranne quelle poche arterie stradali rifatte per la coppa del mondo (a prezzi assurdi e con tempistiche italiane), il resto delle strade continua a far penare tutti quei pendolari che vanno al lavoro, oppure quelli che, come me, ogni tanto escono da casa per andare a comprare birra.

Il problema piu’ grosso sono i crateri che ogni tanto esplodono quando piove troppo (specialmente in estate):

Potholes in Gauteng

Potholes in Gauteng

Potholes in Gauteng

Queste sono tre foto fatte col cellulare intorno a casa mia.

Quei crateri sono provocati dalla pressione dell’acqua che si accumula sotto sacche di aria sotto l’asfalto. Quando non piove vengono riempiti ancora di asfalto, per poi esplodere di nuovo al primo acquazzione (potete vedere di fianco alle buche di sopra le pezze, di colore diverso, messe giusto per riempire quel buco per qualche settimana).

I romani riuscivano a fare strade decenti secoli fa, come mai nel 2010 gli addetti alle strade dei vari consorzi municipali non ci riescono?

Semplice: non conviene.

Ogni anno vengono stanziato dal governo qualche milionata di rand per fare la manutenzione delle strade. Se la strada viene riparata per sempre, poi l’anno prossimo il governo (oppure le sotto sezioni provinciali) daranno meno soldi a quella sezione per spostarne ad altre che ne hanno piu’ bisogno.

Meno soldi vuol dire meno tangenti, meno mercedes e meno case enormi per tutti quel tenderpreneur (ovvero la classe sociale che si e’ arricchita grazie a contratti statali giusto perche’ il colore della pelle e’ quello giusto, ovvero nero, rubando ad altri neri lavoratori o, grazie ai pessimi servizi forniti, non migliorando la vita di chi ha davvero bisogno) che senza questi pessimi lavori pagati tantissimo non potrebbero mantenere lo status sociale alla King Jaffe Joffer che tutto sommato sotto sotto desiderano tutti gli africani.

E intanto questi crateri continuano a spuntare nei posti piu’ assurdi (in mezzo ad incroci trafficatissimi ad esempio) e a generare un numero mostruoso di danni ai mezzi che ci finiscono dentro, ruote in particolare, specialmente quando sono i buchi sono pieni d’acqua e non si riesce a giudicare la profondita’, che arriva talvolta fino ai 30-40 cm.,..

Awesome 33: capitano mio capitano

33rd Birthday: Party Time

Quella pala che vedete nella foto e’ una tradizione calcistica della squadra in cui gioco ogni volta che qualcuno riceve il premio di Man of the Match (e’ una pala rubata dal campo sportivo di una squadra rivale, firmata da chiunque la riceve la prima volta).

Dopo un anno passato da comprimario (praticamente iniziando quasi tutte le partite dalla panca) , sono tornato finalmente titolare da un mese a questa parte e i risultati si sono visti, 3 partite e un 4-1, un 5-2 e un 7-2.

Non male. La partita piu’ importante era Sabato pero’: scontro tra Panorama F.C. e Dainfern, primo in classifica. Con due partiteĀ  in meno e indietro di 6 punti, era importante vincere.

Da Giovedi’ scorso sapevo che sarei diventato capitano, anche se il resto della squadra non lo sapeva ancora, ma una volta indossata la fascia (a 2 anni di distanza dall’ultima volta), mi sono sentito subito a mio agio.

La partita era iniziata male, sotto di un goal dopo 10 minuti, ma poi, grazie al solito spirito combattivo, nell’arco di 50 minuti siamo riusciti a rimontare e andare avanti 3-1.
Per la quarta volta in questo campionato abbiamo recuperato da uno 0-1 per riuscire a vincere.
Il Dainfern trovava un goal verso la fine ma riuscivamo a vincere 3-2 tenendo a bada la squadra avversaria negli ultimi 10 minuti, sotto un sole africano cocente (30 gradi, e, a fine partita, fiacche sotto i piedi…).

Dopo, mezzo ubriaco (qualcuno ha fatto la spia dicendo che era il mio compleanno e ho dovuto bere un certo numero di giri di birre e shooters), sono tornato a casa per dare il via ai veri festeggiamenti… (potete leggere l’articolo di sotto).

Niente di meglio per festeggiare un compleanno!

Awesome 33: party Olgiati style

Di solito non festeggio i miei compleanni. Al massimo esco per una cena o per bere con Lindsey, amici e qualche parente, e poi basta.

Stavolta, per qualche strano motivo, Lindsey ha provato a convincermi ad organizzare un party, con una ventina di ospiti invitati.

E, ovviamente, io ho accettato anche perche’ finalmente potevo sperimentare alcune idee che avevo da tempo.

La festa, come potete immaginare, e’ stato un successo clamoroso. Lindsey e la sua famiglia si sono dati da fare per organizzare il 70% delle cose da fare mentre io giocavo a calcio:

33rd Birthday: Party Time

I miei contributi alla lunga serata sono stati:

1) Cucinare olio piccante (con aglio) usando i peperoncini del mio giardino

33rd Birthday: Party Time

33rd Birthday: Party Time

Il capolavoro

2) Mixare un gigantesco cosmopolitan da 10 litri per le donne

33rd Birthday: Party Time

33rd Birthday: Party Time

Da Guinness dei primati!

3) Creare Vodka e Rum jelly per tutti gli over 18:

33rd Birthday: Party Time

33rd Birthday: Party Time

33rd Birthday: Party Time

Come ubriacare 20 persone senza neppure saperlo

4) Cucinare un agnello da 4 chili (disossato) per 15 persone, clamorosamente buono

33rd Birthday: Party Time

In cambio ho ottenuto questo:

33rd Birthday: Party Time

Che ha trasformato la serata in un gigantesco concerto:

33rd Birthday: Party Time

E intanto io festaggiavo cosi’:

33rd Birthday: Party Time

Niente da fare: come festeggiano in casa Olgiati qui in Sudafrica non festeggia nessuno!