Risposta: ore e ore a parlare con amici di un archivio infinito di memorie di cartoni animati degli anni ’80.
Mettete qualche persona a tavola, dai 25 ai 40 anni, e basta che qualcuno accenni il tiro della tigre di Lenders, oppure se era piu’ sexy Creamy o Lamu’ (risposta: Lamu’), e ti ritrovi a passare ore a parlare di quanto queste serie fossero fantastiche, a cantare intere sigle o a cercare di ricordare i finali dei vari cartoni.
A me succede continuamente, quando torno. In Sudafrica tento di guardare quello che trasmette Cartoon Network, ma la qualita’ dei disegni e delle storie e’ indietro anni luce a quanto vedevo 20 anni fa tu Telenova.
Non c’e’ neppure piu’ sangue, e cartoni come l’Uomo Tigre (quanto volte avra’ perso la vista dopo che i suoi occhi venivano sfregiati contro le corde di un inutile ring?) o Ken il Guerriero non sono mai esistiti da queste parti. Hanno pure un canale dedicato ai cartoni giapponesi di nuova generazione (dove il piu’ vecchio e’ Neo Genesis Evangelion), ma, non associandoli a nessun ricordo dell’infanzia, non me ne potrebbe fregare di meno.
Qui non hanno passato giapponese. Niente robottoni (Daltanoius, Mazinga, Gordian etc…), niente maghette, niente cartoni per ragazzine seguite poi in segreto anche da noi, niente Holly e Benji.
E cazzo ci credo che qui c’e’ violenza e l’apartheid sia scomparso sono negli anni 90.
Almeno noi , da Milano al profondo sud di Roma, avevamo qualcosa in comune, sia su Bim Bum Bam oppure sulle varie tv locali. Qui no.
E cosi’ torno in Italia con 10 dvd con le serie complete, in italiano, di Holly e Benji. Primo passo per portare cultura nelle future generazioni.
Lo so, vivo di memorie. But hey, e’ quello che mi rimane, cosi’ lontano.
Dopo una lunga conversazione su Holly e Benji
Prima di collegare l’ipod e cantare a squarciagola alle 2 di notte sigle selezionato a casaccio (la tequila aiuta)