In acqua, in bici, di corsa

In due giorni, per colpa di troppi click sui siti di registrazione (non posso resistere agli early bird per avere sconti per disputare gare), mi sono ritrovato a gareggiare in una 1500m di nuoto e poi, il giorno dopo, nel mio primo duathlon (un triathlon dove si corre due volte invece di nuotare).

Sabato mi presentavo con Lindsey, Kirsten/Andy/Campell (cognata/cognato/nipote) a Sun City, una delle mie mete preferite in Sudafrica. Dopo essermi registrato per la mia gara, e salutato tutti, mi buttavo in acqua con il resto dei partecipanti (600 circa) e uscivo dopo circa 45 minuti.

Come al solito finivo lento, ma con energie sufficienti per superare l’ostacolo crampo (al polpaccio, negli ultimi 50 metri) e la mia perenne carenza nell’andare dritto in acqua (invece di 1.5km, ne ho fatti 1.7km…)

Graceful as a hippo
Durante la gara

And I'm out!
Dopo 45 minuti in acqua

Il tempo finale era quello preventivato (44.48), e per una volta arrivavo non nell’ultimissimo gruppo prima del taglio (classificandomi 423esimo su 566 che hanno portato a termine la gara).

I dettagli della gara li trovate qui: https://connect.garmin.com/modern/activity/937176709

Il resto della giornata, proprio come qualche mese fa (in verita’ avevo corso dopo essermi rilassato) la passavo nel parco acquatico di Sun City, rilassandomi sotto il sole in compagnia del resto della truppa.

The pool at the top
In una delle piscine di Sun City

Some deserved drinks
Un long island ice tea per rilassarmi

Relax in the Valley of Waves
In giro per Sun City

Relaxing by the pool
Relax time!

Neppure 24 ore dopo, eccomi ai nastri di partenza per un Duathlon organizzata dalla mia compagnia assicurativa, Discovery (e per “mia” intendo che praticamente ho tutto assicurato con loro, dalla vita alla macchina fino all’assicurazione medica, che costa un sacco…)

Stavolta correvo con Curtis, e ci toccava l’ultimo turno di gara (alle 3 del pomeriggio, sotto un sole incredibile…)

All ready
Tutto pronto

La struttura della gara era abbastanza semplice: partenza a piedi, due giri da 2.5km di corsa (sulle colline su cui Sandton e’ stata costruita), poi 25km (2 giri da 12.5km su salite pazzesche) di bici e un ultimo giro di corsa.

At the start
Alla partenza (io sono li’ a destra)

Curtis partiva con me sparato, ma presto, dopo i primi due km a ritmo forsennato (4.30 al km) si arrendeva per poi sparire completamente dal mio radar. Cosi’ completavo il percorso nella solita maniera in cui faccio tutti i triathlon: da solo.

On sandton's cruel hills
Sulle salite di Sandton

And I'm done!
Arrivato!

Arrivavo alle fine in 1.40 circa (Garmin Connect mi ha perso nell’upload 10 minuti per strada, non sono troppo sicuro dove), 85esimo in generale su 679, mentre Curtis, che aveva avuto problemi con la bici, arrivava 25 minuti piu’ tardi.

Una volta riuniti, prendevamo le medaglie, ci facevamo massaggiare (fa sempre bene) e tornavamo a casa, giusto in tempo per la cena domenicale…

With our medals
Con le medaglie

The weird medal
La strana medaglia

Il bottino

Una foto per descrivere l’obiettivo (raggiunto) del mio recente viaggio europeo:

The european loot

Partendo dall’alto, in senso orario: birre prodotte artigianalmente dal Birrificio di Legnano, salumi (inclusi coppa, 1kg di crudo e guanciale), caffe’, chomps, una marea di libri del Gruffalo comprati per Lindsey, una ventina di pacchetti di tutti i tipi di Percy Pigs (le nostre caramelle preferite londinesi), biscotti per i cani – meritano una ricompensa pure loro – Topolino, Dylan Dog, 1kg di grana e 500g di Pecorino.

Sono a posto.

Per 2 settimane…

50km di cottura

La mattina prima della partenza per Londra il mese scorso, decidevo di andare a correre una 50km, la City2City (da Pretoria/Centurion a Johannesburg) che avevo gia’ fatto nel 2011 e nel 2013, giusto per ottenere in largo anticipo un tempo di qualificazione valido per la Comrades del 2016.

City to City 2015
Con la mia medaglia

Lo scorso anno la gara aveva perso lo sponsor principale (Bonitas, una compagnia assicurativa) ed era tornata in mano alla SAA (praticamente la FIDAL sudafricana), “famosa” per le capacita’ organizzative.
Mi ricordo ancora una maratona di Soweto organizzata talmente male che l’anno dopo fu cancellata.

Purtroppo la reputazione della SAA nell’organizzare gare si estendeva alla 50km.
Nonostante un caldo assurdo per il mese di Settembre, la partenza avveniva mezz’ora piu’ tardi del solito, sotto un sole cocente.
Dopo i primi 30km, la mancanza di ghiaccio si faceva sentire nelle essenziali bevande lungo il percorso, che si dividevano in sacchetti di acqua tiepida oppure bicchieri di coca cola calda. Entrambi imbevibili e inutili per affrontare un lunghissimo percorso.

City to City 2015
Partenza a Centurion

City to City 2015
Con Andy

Io partivo insieme an Andy, ma lo lasciavo dietro dopo 5km. Se perlomeno durante le stazioni di rifornimento potevo bere un po’ d’acqua, lui, 30 minuti indietro, soffriva per la totale mancanza di bevande di qualsiasi tipo, tanto da doversi fermare e chiedere accesso alla canna del’acqua alle persone che irrigavano i loro giardini la domenica mattina.

City to City 2015
Durante la gara

City to City 2015
Durante la gara

City to City 2015
All’arrivo

Cosi’ le mie speranze per un tempo decente finivano intorno al 30esimo chilometro, quando, sotto 35-40 gradi, senza protezione solare, e con poca acqua, iniziavo ad alternare tra corsa e camminata.

Alla fine arrivavo in 5 ore e 19 minuti, qualificandomi comunque per la Comrades del 2016 (il tempo massimo era 6 ore). Andy arrivava intorno in 5.51, qualificandosi in qualche modo pure lui.

Prendevo la medaglia e tornavo a casa, sapendo che neanche 7 ore piu’ tardi dovevo presentarmi all’aereporto per il mio viaggio europeo…

City to City 2015
Schiena bruciata dopo la gara

I dettagli della gara qui, come al solito: https://connect.garmin.com/modern/activity/911320461

Fare spesa in Europa

In the army
Alpino ed (ex) bersagliere

10 giorni in Europa. Da solo. In assenza di Lindsey, ho praticamente passato il tempo in ufficio a Londra, oppure a casa a Canegrate, uscendo soltanto per incontrare amici, andare a bere ed andare a correre.

Leaving Dubai on a massive airplane
In partenza

Certo, di spesa ne ho fatta un sacco. Grazie al gentile limite per i bagagli che Emirates offre (30kg in economica), sono partito con 19kg e sono tornato con 31kg.
Il motivo? Raccolta di acquisti online su amazon.co.uk a Londra e un sacco (una valigia in pratica) di salumi e formaggi, inclusi mezzo chilo di pecorino e 2 chili di parmigiano.
Una volta sbarcato in Sudafrica potevo aprire una salumeria all’aereporto e guadagnare abbastanza soldi per un altro viaggio europeo.

Qui in Sudafrica posso tranquillamente trovare parmigiano o prosciutto crudo nei supermercati migliori, ma il prezzo e’ tristissimo. Se in Italia un chilo di parmigiano mi costa 13 euro, e un chilo di prosciutto quasi 10, in Sudafrica invece, grazie ad un rand ridotto male, il primo di costa 38 euro al chilo, e il secondo 40…

Senza contare il resto del mio malloppo, Percy Pigs per Lindsey (una ventina di pacchetti), birre dal Birrificio di Legnano (arrivate senza esplodere) e caffe’ di tutti i tipi…

Straight to the Birrificio of Legnano do taste their new beers
Le birre del Birrificio

Back in Italy, pizza time!
Pizza, come solo in Italia

Inutili parlare della parentesi londinese (arrivato, andato in ufficio, dormito dal mio capo, ripetuto la stessa sequenza per 3 giorni e poi ritorno in Italia, in verita’ Londra non l’ho neppure sfiorata…), in quella italiana invece sono riuscito a vedere quasi tutti i componenti della mia famiglia, incluso mio cugino Davide tornato dall’Afghanistan (con i gradi di Capitano, finalmente), alla ricerca di relax tra massaggi cinesi, sushi e bottiglie di Jack Daniels.

Olgiati party
Olgiati assemble!

Walking around with sister and cousin
In giro con Olga e Davide

Olgiati!
Sorella e cugino

(Emirates quasi mi rovinava i piani perdendo i miei bagagli all’andata, anche se poi si sono scusati con una buono pasto per il ritorno per l’aereoporto di Dubai, nonostante la mia richiesta per un upgrade sull’aereo…)

Per fortuna gli eccessi settimanali (pizze, gelati, grigliata da mio padre) sono stati “quasi” bilanciati da una gara di corsa fatta con il solito Beppe dalle parti di Cornaredo: una 14km veloce con arrivo sulla pista di atletica, che mi ha aiutato a digerire l’impossibile mangiato il giorno prima.

With Beppe and Rabbi
A Cornaredo, team OSL

Beppe arrives
L’arrivo di Beppe, con fantastico sprint finale

Jamba & Laura (e mia madre la sera stessa) pero’ riuscivano nell’intento di azzerare i progressi fatti grazie a innumerovoli quantita’ di cibo fornite a pranzo e a cena…

Party at my mum's
Da mia madre, per la solita mangiata

Poi, senza neppure il tempo di respirare (probabilmente per l’eccesso di birre del Birrificio di Legnano nel mio sistema) risalivo sul mio aereo, in direzione Africa…

Le (poche) foto del mio veloce viaggio le trovate qui: https://www.flickr.com/photos/olafmeister/albums/72157659691415250

Sbarcato per vincere la coppa

Sei stanco. Guardi Lindsey li’ in tribuna, e poi guardi in alto, su quell’orologio costruito sopra la struttura del campo sportivo dello Sporting. Sono decisamente passate le dieci di sera.

36 ore prima avevi salutato l’Italia dopo una corta permanenza (con qualche giorno passato a Londra per lavorare). 12 ore fa eri atterrato a Johannesburg, dopo il solito interminabile viaggio con scalo di svariate ore a Dubai.

With my medal
La medaglia

Nelle gambe hai ancora l’effetto della 50km di due domeniche fa in Sudafrica e della 14km di 3 giorni fa tirata a mille in compagnia del solito Beppe. Nella pancia hai ancora l’effetto di bevute e mangiate come solo in Italia.

Ripensi alla partita, infinita. Vai sopra 1-0. Pareggiano alla fine del primo tempo. Tentano di spaccarti le caviglie con un’entrata da dietro e stai bordocampo per 10 minuti. Rientri. Manchi le tue due opportunita’, con tiri da fuori area usando il sinistro che fino al viaggio in Italia andava alla grande. La tua squadra va sopra 2-1 con un minuto da giocare, ma clamorosamente l’avversario, il Balfour FC che ti aveva battuto 4-2 qualche mese fa, segna nell’ultimo possibile secondo.

Winners once again
Luci ormai spente sul campo, ma la coppa me la tengo

Lindsey and I
Con Lindsey

Tocca ancora ai rigori. Come al solito ti sei fatto avanti. Invece del solito numero 3, ti tocca la quarta serie. Loro ne hanno gia’ sbagliato uno. Come al solito guardi a destra. Come al solito tiri a sinistra. L’unica differenza con le precedenti occasioni? Stavolta il portiere ti frega e ti para il rigore.

Torni mesto a centrocampo, e speri che l’errore non ti costera’ la coppa. Non ti costa niente. Il portiere salva l’ennesimo rigore e poi il tuo compagno di squadra segna quello decisivo. Sei stanco ma hai vinto.

Hai corso un sacco (le statistiche compilate dal tuo chip nelle scarpe segnalano 11km completati, con 78 accelerazioni e un picco di 28km/h). La tua stagione e’ stata piu’ che decente (17 goal e 11 assist in 31 partite), eppure l’unica cosa di cui ti ricorderai per le prossime ore sara’ quel rigore sbagliato.

Panorama FC vs Balfour FC 07.10.2015
Qualche statistica

Non fa niente, ti dici. Tutto sommato avete vinto, e hai alzato la tua terza coppa in 7 anni. Festeggi, bevi un po’ di birra, e torni a casa. Perche’, dopo essere stato in viaggio per cosi’ tanto, vuoi solo tornare a casa e dormire.

Nice team picture
Foto di gruppo