Le sorprese sportive al ristorante

Stai mangiando una pizza di buon livello (una volta trovati i posti in cui gli ingredienti sono importati basta andare sempre la’ a mangiare!) e tentando di intrattenere una discussione con Trevor e Curtis. Davanti a te hai una birrona gigante, e poco piu’ distante uno dei venti televisori che trasmettono sport.

E’ un fantastico periodo per lo sport sudafricano. I Bulls di Pretoria hanno vinto il super 14, la champions league del rugby (con squadre sudafricane, australiane e neozelandesi), i Lions sono sbarcati per giocare presto contro il Sud Africa, e tra 2 settimane inizia la Confederation Cup, di cui hai gia’ preso i biglietti.

Il televisore trasmette la coppa del mondo di cricket, nel suo formato ridotto, chiamato twenty20 (20 overs per parte).

Ti piace il formato, che apprezzi molto di piu’ di quello dei test match (su 5 giorni) e dell’ ODI, che dura minimo 6-7 ore. Qui, in 3 ore, hai finito. 
I  match sono sempre emozionanti, visto che il ridotto numero di over non permette a squadroni titolate di stritolare gli avversari (un po’ come avvenuto nella pallavolo quando hanno tolto i cambiopalla, le gerarchie sono state cancellate, e’ rinato l’equilibrio ma purtroppo la nazionale azzurra e’ crollata).

Intorno a te tutti stanno mangiando e bevendo. L’Inghilterra, padrona di casa e favorita almeno per la semifinale, gioca la sua prima partita contro l’Olanda, formata da amatori che si sono pagati il soggiorno da soli.

L’Olanda deve inseguire piu’ di 160 runs (punti, un punto per corsa, ok le regole sono qui), e, nonostante il divario tecnico, se la gioca fino all’ultimo over. Ultime 6 palle, devono fare 7 punti per vincere.

La chance e’ grossa ma nelle prime 5 palle riescono a farne solo 6, correndo e rischiando l’eliminazione (tramite colpo al wicket) piu’ volte. Arriva l’ultimo tiro. Broad, il damerino biondo inglese, ancora una volta lancia una palla veloce che viene a malapena colpita dal battitore olandese, che inizia la sua corsa. La palla arriva in fretta a Broad che invece di trattenerla tentando di andare all’over supplementare, tenta di eliminare il battitore tirando sul wicket opposto. Invece, sbaglia clamorosamente e la palla vola lontano, mentre i giocatori olandesi, un avvocato e un programmatore, completano una corsa supplementare e vincono la partita.

Di colpo il ristorante esplode in un boato (qui l’Inghilterra non e’ ben vista e dopotutto molto Afrikaneers hanno origini olandesi) .

Si, non ti eri accorto che la maggior parte delle conversazioni erano solo abbozzate, perche’ tutti stavano guardando il cricket in televisione…

 

Glorie e dolori in notturna

Primo turno di coppa di lega questa sera. Dopo il trionfo dello scorso anno siamo stati assegnati alla coppa di livello superiore, un po’ come andare in Champions League dopo aver vinto la Coppa Uefa (ok, finisco con i paragoni subito qui).

Finalmente tornato titolare, contro la solita squadra di neri che corrono davvero troppo (anche se sono leggeri quando si tratta di contrasti), siamo riusciti a vincere 2-1 dopo una partita tirata e passare il turno.

Evidentemente giocare in coppa, di sera, mi fa bene. Le mie migliori prestazioni (e il mio ultimo goal l’anno scorso) le avevo fatte proprio durante il torneo.
Giocare con lo spettro dell’eliminazione probabilmente gonfia il mio ego che va in modalita’ eroe.
Anche in questa partita, dopo 20 minuti, tutto sembrava perfetto, grazie al mio goal dopo 10 minuti (grande prodezza di ginocchio su respinta del portiere) e al raddoppio di Chuck, compare di reparto, 5 minuti dopo.

Poi, lo sconforto. Dopo l’ennesima corsa a vuoto (giusto per aprire gli spazi, ormai faccio qualsiasi tipo di movimento in campo), ho provato a fermarmi ma ho perso l’equilibrio e sono andato quasi a sbattere contro le basse recinzioni che si separano dai tifosi. Per evitare ho provato a saltarla, e sono atterrato davanti ai quella trentina di persone che sono venute a vederci giocare.
Ho messo la gamba male, e subito ho sentito dolore alla coscia. 5 minuti dopo, la gamba non funzionava piu’ e sono uscito zoppicante, dopo 20 minuti cosi’ promettenti.

Risultato? Strappo agli abduttori! Dopo la coscia sinistra lo scorso anno (sono stato fuori 1 mese), la coscia destra adesso.
Jackpot. Do’ la colpa al clima invernale sudafricano (la coppa del mondo l’anno prossimo sara’ con questo clima): di giorno 15-20 gradi, di notte escursione termica e’ giu’ fino ai 3-4 gradi. Il mio corpo europeo ancora non si e’ abituato (e sono quasi 2 anni!)

FIFA Confederation Cup, finalmente i biglietti

E’ stata un’attesa davvero lunga.

Ho prenotato i biglietti in Dicembre, direttamente dal sito della FIFA, sfruttando i prezzi ridicoli (tipo 10 euro a biglietto) che la FIFA ha imposto per i tifosi locali (come se il nero che compra il biglietto 10 minuti prima della partita nella seria A sudafricana abbia una carta di credito e accesso internet per prenotare i biglietti via sito internet… e infatti molti sono ancora invenduti).

Da allora silenzio totale. La federazione calcistica locale (SAFA), non attrezzata ad organizzare eventi di questo tipo (e stiamo parlando in un torneo con 8 squadre…), ci ha messo svariati mesi per mettere in piedi stazioni di vendita e ritiro biglietti.

Le vendite non sono andata benissimo (si parla di svariate centinaia di migliaia di biglietti ancora invenduti, ma chi cazzo vuole andare a vedere Nuova Zelanda-Iraq o USA-Egitto?)  e tra IPL (Indian Premier League di cricket, una specie di torneo ricchissimo pieno di All Stars di tutte le nazioni, organizzato tra ricconi con aste tipo fantacalcio) e tour dei British Lions (rugby, una selezione della nazioni britanniche che sfidera’ tre volte il Sudafrica campione del mondo e altre squadre locali, una tradizione che va avanti dal 1888) la SAFA si e’ mossa in ritardo e non e’ riuscita a garantirsi quella necessaria visibilita’ che altri sport stanno trovando in questo periodo.

Alcuni stadi saranno pronti solo nel 2010 (e quelli di Cape Town e Port Elizabeth, quando completati, saranno davvero fantastici), e quindi si giochera’ solo negli stadi intorno a Johannesburg (per fortuna), che purtroppo saranno utilizzati nello stesso periodo anche dalle squadre di tugby (specialmente quello di Pretoria dove l’Italia giochera’ due partite).

Comunque, l’importante e’ che finalmente sia riuscito ad ottenere i biglietti per TUTTE le partite dell’Italia, ovvero Italia-Egitto, Italia-Brasile (l’unico soldout fino ad adesso) e Italia-USA.
Nel caso la nostra cara nazionale campione del mondo si qualifichi, mi verranno consegnati i biglietti per semifinali e finale.

Tutto e’ pronto.

Ho gia’ spolverato la maglietta di Materazzi per me e Lindsey!

(e ho gia’ prenotato tutti i biglietti dell’Italia per il mondiale del 2010 nel caso di qualificazione…se volete venire qui l’anno prossimo vi conviene iniziare a comprare i biglietti)

Fifa confederation cup tickets!

Il derby

Finalmente, dopo aver giocato la bellezza di 30 minuti nei primi quattro turni di campionato (recuperare dall’infortunio e riconquistare la fiducia dell’allenatore sono stati momenti durati un po’ troppo), sabato pomeriggio sono tornato titolare in una partita di una stagione che, al momento, sembra alquanto interessante.

Dopo aver conquistato il primo posto in classifica settimana scorsa, grazie ad una rocambolesca vittoria esterna (5-3 dopo essere passati in vantaggio 4-0 nei primi 30 minuti), questa volta giocavamo in casa, col supporto del pubblico amico, contro il Randburg, in pratica una specie di derby locale (in termini “vecchi tempi” la rivalita’ e’ simile a quel Canegrate – San Giorgio / Le Pergola del secolo scorso).

Dopo 90 minuti a giocare (e correre come non facevo da molto tempo) a centrocampo, in una posizione stranamente piu’ avanzata del solito (via il 4-3-3 inutile e ecco un 4-4-1-1 che concede molto meno) alla fine della partita siamo riusciti a vincere 1-0, segnando un goal a 5 minuti dalla fine, e mantenendo il primato in classifica.

Personalmente, nonostante i 90 minuti passati piu’ che altro a contrastare e ad aprire spazi per l’unico attaccante, correndo da qualsiasi parte, sento che il peso accumulato nel mancato precampionato e’ ancora li’, a frenarmi dal tornare in forma come nell’ultima parte della stagione scorsa.

Una volta sposati e davvero difficile rimanere in forma! Si mangia sempre…

Le telefonate intercontinentali che non vorresti mai sentire

Mi chiedo ancora adesso cosa’ avra’ pensato Lindsey.

Il telefono squilla in ufficio, io incazzato mi alzo dal cesso con meta’ cacca ancora in corpo, saltellando con pantaloni e mutande verso il cellulare.

Guardo chi mi sta chiamando. E’ mia mamma. E sono le 10.30 di sera.

Rispondo, ricevo la notizia, e immagino che avro’ tirato un bestemmione dopo il primo, incazzato, no.

Lindsey entra in ufficio e sono in piedi, cellulare all’orecchio, il giornale che stavo leggendo nell’altra mano (e che devo ancora finire di leggere, ho lasciato il giornale per terra da ieri), culo scoperto e il resto intorno alle mie caviglie.

Riattacco. Lindsey mi chiede cosa e’ successo. E’ morto mio nonno, in Polonia, rispondo.

Sbatto il giornale per terra, torno nel cesso, finisco di cagare.

E, prima di provare a mettermi a piangere, penso a quel viaggio saltato l’anno scorso con Lindsey, la moglie del nipote – che non incontrera’ mai – , per colpa della varicella.
Penso al viaggio di quest’anno, programmato per Luglio, per fare incontrare finalmente i nonni a mia moglie.

Ma soprattutto penso a quella cartolina da Cape Town, comprata un mese e mezzo fa ma spedita solo sabato, per colpa della mia lazzaronita acuta. Arrivera’ tra 2 settimane, ma a riceverla ci sara’ solo mia nonna, ora completamente sola in Polonia.

E, prima di dire a Lindsey di andare a dormire che ho voglia di stare da solo, penso alla distanza, quei 10000km e passa che mi separano dalla mia famiglia, e quanto quei chilometri siano davvero tanti.