10 anni, una foto (ciao Italia)

10 anni fa, quando le torri a New Tork crollavano, io manco me ne accorgevo. Mentre il mondo di colpo diventava molto meno innocente e molto piu’ bastardo, io stavo accompagnando Gualtiero in stazione per salutarlo, dopo una serata di addii, alcool e abbracci.

Il giorno prima (il 10 Settembre), scattavo questa foto:

10 years ago

Il giorno dopo, il 12 settembre, partivo per Londra.

L’11 settembre mi ero svegliato con un mal di testa tremendo. Troppo vino, troppi alcolici, troppo cibo, troppo tutto. Guardate quella foto li’ sopra: vedo Paolo, ora padre di tre figli (e sposato), vedo Mera coi capelli normali (sposato), vedo Davide coi capelli alla Gesu’ Cristo, prima di decidere di andare a militare, finire il servizio, prendere la laurea e rientrare nell’esercito che lo ha portato in Afghanistan l’anno scorso.

Vedo Gualtiero sorridere (non ci vuole molto, basta del vino!). Vedo Beppe (pre-Claudia e Alice). Davanti al frigo, molto piu’ piccolo di quello attuale, c’e’ Massi, con la fiamma di allora. Poi Marco, che l’anno dopo sarebbe venuto a trovarmi a Londra per provare a fare la stessa cosa.

Marzia, la padrona di allora del Texas Pub, guarda verso la macchina fotografica (una Kodak a 2 megapixel costata 600.000 lire su ibazar, l’ebay italiano di allora!). Mattia (Pucc), come al solito ignora tutto e offre la sua crapa lucida all’obiettivo.

Mia mamma (quando ancora viveva sotto lo stesso tetto di mio padre), e’ indaffarata in cucina.

Mi sarebbe piaciuto poter allargare la foto e includere anche Olga, settimane prima di iniziare la sua carriere decenalle di barista, e Luca, il suo ragazzo di allora. Mio padre? Fuori con Bart a darsi da fare sul barbecue.

Sono passati 10 anni signori. Tutti si ricordano dov’erano il 9/11, io mi ricordo il giorno prima, e quello dopo. La magnitudine dell’evento non mi avrebbe colpito per settimane, grazie al silenzio stampa di giornali scritti in una lingua che capivo a malapena.

Negli anni successivi (londinesi) avrei riallacciato rapporti con persone che in quella foto mancavano per stupide incomprensioni, e aggiunto altri amici. Qualche anno piu’ tardi, sarei partito per una destinazione ancora piu’ lontana, moltiplicando le distanze e le difficolta’ di tenersi in contatto. Nel 2017 festeggero’ i 10 anni nel terzo mondo. Ma anche 16 lontani dal mio paese natio… (che, anche se sta andando leggermente in merda, continuo a voler bene)

Mi piacerebbe passare 10 minuti con l’Olaf di allora, che aveva capelli decolorati e indossava una maglietta dei Limp Bizkit, poi diventata pigiama qualche anno piu’ tardi. Ma non credo che avrebbe tempo per me, l’Olaf del 2001 semplicemente guarderebbe il futuro con un bicchierozzo di vino in mano perche’, 10 anni fa, tutto era possibile.

10 years ago
Qui sopra, Olaf, versione 2011