Le foto ufficiali del trirock

Purtroppo di foto ufficiali fatte durante il tri rock di Durban non ne ho trovate tantissime. Durante la parte in bici i numeri erano seminascosti, mentre durante la corsa il numero continuava a staccarsi.

Almeno sono riuscito a recuperarne due:

Cycling back to Durban

 

A pochi chilometri dalla seconda transizione (si vede che sono leggermente stanco…)

During the 21km

 

Durante uno dei tre giri sulla spiaggia

La prossima volta dovro’ scrivermi il numero con il pennarellone direttamente sul faccione….(si’, ci sara’ una prossima volta!)

Panico tra le onde

Di certo non mi aspettavo una cosi’ pessima performance ad una settimana da un mezzo Iron Man.

Settimane di allenamento e decidevo di partecipare al primo triathlon stagionale, al solito lago di Germiston (Victoria Lake), dove avevo gia’ partecipato ad altri due triathlon della stessa lunghezza.

La differenza stavolta la faceva il vento. Un vento tremendo, che rendeva il lago simile al mare in tempesta, e, nonostante la giornata calda, dava noie anche agli organizzatori, costretti a cancellare le corse dei partecipanti piu’ giovani per via del pericolo.

Trinitysport Triathlon Series 1

Tutto pronto, vento incluso

Trinitysport Triathlon Series 1

In teoria le tre boe dovevano essere equidistanti…

Per me era la prima volta che nuotavo su una superficie cosi’ mossa (e fredda).

Speravao che l’allenamento fatto per migliorare il mio stile di nuoto facesse effetto, ed invece, dopo 100 metri andati piu’ che bene, ingoiavo troppa acqua per via delle onde (respiro solo da una parte, e aprivo la bocca sempre nel momento sbagliato) e semplicemente perdevo tutto: ritmo, tranquillita’ e testa. Non riuscivo piu’ a rimettere la testa sott’acqua, visto che, non riuscendo a trovare il ritmo per respirare tra le onde irregolari, i polmoni andavano in panico col resto del corpo (e della testa).

Un video veloce delle condizioni ambientali…

Uscivo dall’aqua in qualche modo con un tempo terribile (poco sotto la mezz’ora, avevo fatto di peggio solo nel mio primissimo triathlon, e poi riuscivo a recuperare un po’ di forze mentali e velocita’ nei 20km successivi sulla bici, nonostante il vento continuasse a sbattere la bici a destra e sinistra.

Finalmente passavo altri partecipanti nella 5km finale, dove riuscivo a correre intorno ai 5 minuti al chilometro.

I dettagli della gara li trovate qui:

http://connect.garmin.com/activity/600539324 (nuoto)

http://connect.garmin.com/activity/600539332 (bici)

http://connect.garmin.com/activity/600539337 (corsa)

Trinitysport Triathlon Series 1

Finita pure questa!

Trinitysport Triathlon Series 1

Un’altra medaglia

Certo, a soli 7 giorni da una gara ben piu’ lunga (1.9km di nuoto, 90 di bici, 21 di corsa), con onde sicuramente molto piu’ forti (si nuota nell’ocean), non era proprio quello che mi aspettavo. Speriamo solo che questa sia la gara peggiore e settimana prossime quella perfetta…

Il triatleta

L’esperimento di qualche mese fa (un triathlon a Johannesburg) non era stato eccezionale. Ero quasi affogato, ero uscito dall’acqua penultimo e solo nella corsa finale ero riuscito a passare qualche altro corridore.

Cosi’, grazie ad un periodo in cui mi sono allenato soprattutto a nuotare (nella mia piscina), stavolta alla partenza del triathlon a Buffelspoort, ero pronto.

Arriving at the Buffelsport Dam

La calma prima della tempesta

Xterra e’ un brand di triathlon che organizza corse in giro per il mondo un po’ diverso. Invece del solito nuoto -> bici su strada -> corsa su strada, Xterra e’ specializzata in corse offroad.
In pratica dopo la prima parte di nuoto, la seconda parte viene svolta su un percorso per mountain bike (in mezzo alle montagne), mentre la parte finale e’ una campestre dal livello abbastanza difficile.

Time to get ready

Pronti alla partenza

Con Curtis ci siamo presentati al lago artificiale in mezzo alle montagna a 90 minuti da casa mia, pronti per divertirci.
La lunghezza del percorso era quella ridotta (le versione “full”, completata il giorno prima, era piena di professionisti), ma le distanze non dovevano ingannare.

This is where we will get out from the swimming part

La zona di uscita dopo la nuotata

A nice view of the lake

La transition zone prima dell’arrivo di tutti

Con circa 700 partecipanti, i 400 metri di nuoto iniziali erano un misto di violenza e tecnica.
A differenza dell’ultima volta, avevo deciso di partire dall’esterno, in modo da non essere affogato dalla marea di nuotatori piu’ esperta di me.
Mentre Curtis partiva davanti, io decidevo che era meglio fare 50 metri in piu’ e riuscire a mantenere un buon ritmo all’esterno, piuttosto che venire preso a calci in faccia (o nel caso del mio compare, nel costato) da nuotatori competitivi.

All set!

Tutto pronto!

Uscivo dall’acqua in 13 minuti, con un tempo molto migliore di quello di 2 mesi fa, ed mi sorprendevo ad arrivare nella transition zone ad una manciata di secondi dietro a Curtis. Iniziavamo entrambi la parte ciclistica, 17km di mountain bike abbastanza tecnica. In pratica una buona parte del percorso era an una corsia, e l’unico modo per passare altri partecipanti era di farsi le discese sulle rocce a ritmi pazzeschi, rischiando di cadere ed infortunarsi.
Curtis, dopo una prima parte in cui aveva trovato difficolta’ a mantenere un ritmo decente, mi passava intorno a meta’ percorso, per poi accelerare nelle discese, grazie alla sua mountain bike molto piu’ attrezzata della mia (senza sospensioni, in pratica sentivo ogni scossa).

Dopo 17km, salite in mezzo ad alberi e qualche guado, terminavo la seconda parte con ancora un sacco di energie. Curtis mi era arrivato davanti di circa 1 minuto, ma poi nella corsa lo lasciavo indietro dopo 100 metri.

Il percorso della campestre era incredibilmente difficile: 6km in cui scendavamo nella valle formata dalla diga, per poi risalire scalando (letteralmente) le rocce di fianco alla costruzione,  e poi altri 3 km di salita su rocce, sotto il sole cocente, prima di una discesa finale fino all’arrivo.

A differenza della maggior parte delle persone intorno a me, la corsa era la mia parte preferita. Dopo essere sopravissuto senza troppo problemi nel nuoto ed essere riuscito a mantenere una posizione decente con la MTB, nella corsa scavalcavo un sacco di corridori ormai morti per chiudere il percorso in 2 ore e 7 minuti, riuscendo ad arrivare nei top 200.

At the end of the race

Con le meritate medaglie

The xterra medal

Questa e’ una medaglia che apprezzo!

Dopo la gara decidavamo di rilassarci intorno al lago, facendo qualche foto sotto la diga e aspettando di ritrovare le forze per tornare a casa (in verita’ prima di tornare ci siamo fermati ad Hooters per mangiare una ventina di ali di pollo a testa, e ritrovare le forze con un litro di birra…)

Time for a swim in the dam

Tempo di rilassarsi

The buffelspoort dam

La diga

Nice view of the Buffelspoort dam

Dall’altra parte della diga

Getting some fresh water

Tempo di rinfresco

Curtis under the dam

Sotto la cascata…

I risultati finali sono stati gia’ resi pubblici qui: http://www.stillwatersports.com/index.php?option=com_content&task=view&id=1633&Itemid=977

665 partecipanti hanno concluso la gara, e circa 150 non ce l’hanno fatta per vari motivi.

Dopo la prima parte, ero 514esimo (13:00 di nuoto, contro i 12:27 di Curtis )

Nella Mountain Bike, il mio tempo era il 242esimo (1:10:54, contro l’1:09:55 di Curtis)

Correvo i 6km con il 133esimo tempo total (39:35, contro i 47:11 di Curtis)

Risultato finale? 199esimo, non male per niente!

In attesa delle foto ufficiali, ho fatto l’upload di tutto le foto qui: http://www.flickr.com/photos/olafmeister/sets/72157632631829512/

Chicken wings at hooters after a hard race!

E alla fine, ali di pollo!