Sorpendersi nella nebbia

La stagione dei triathlon e’ ormai agli sgoccioli. La mia settima gara stagionale per un momento sembrava non poter nemmeno partire, per colpa della visibilita’ leggermente bassa sul lago:

Some fog before the start
Victoria Lake 30 minuti prima della partenza

Fortunatamente, con un colpo di magia (se non riesco ad andare dritto quando la visibilita’ e’ perfetta, immaginate un po’ con la nebbia…), a pochi minuti dall’avvio della gara la nebbia si alzava e lasciava spazio ad una mattinata perfetta.

Finally we can swim
I giudici di gara finalmente possono uscire

La temperatura dell’acqua era sotto i 23 gradi (17) e finalmente potevo tornare ad utilizzare la mia adorata muta, che tanto mi aiuta a galleggiare durante la parte che preferisco di meno (il nuoto).

La partenza avveniva sotto un sole decente:

Start of the swim
Via!

Riuscivo a completare i 750 metri in poco meno di 20 minuti, nonostante un po’ di casino alla partenza. Uscivo dall’acqua nel gruppo di mezzo, per una volta ben lontano dalle retrovie. Sulla bici riuscivo a tenere un ritmo decente e recuperare una decina di posizioni, per poi scatenarmi nella 5km di corsa finale dove riuscivo a recuperare ancora posizioni ed arrivare ad un clamoroso settimo posto!

(per il resto degli split potete vedere tutte le info qui: https://connect.garmin.com/modern/activity/1139900648)

Cosi’, finalmente, al sesto evento della Trinity Sports Series (ne ho disputati 4), ho concluso la progressione di risultati in questa maniera: 87esimo all’evento 1, 35esimo all’evento 4, 37esimo all’evento 5 e settimo all’evento 6. Mica male….

Ritrovare poi compagni di calcio impegnati nelle altre gare (c’erano duathlon e triathlon sulla distanza olimpica disponibili) e passare la mattinata e il dopo gara con loro ha aiutato a rendere la giornata davvero speciale, visto che di solito arrivo, nuoto, vado in bici, corro e torno a casa sempre da solo…

With my medal
Con un’altra medaglia

Iniziare il 2016 col botto

Se il piazzamento nell’ultimo triathlon dello scorso anno (25esimo in classifica assoluta, sesto di categoria in uno dei maggiori sprint triathlon sudafricani) era dovuto piu’ che altro al fatto che quasi tutti quelli davanti a me avevamo preso la direzione sbagliata, stavolta il piazzamento di categoria durante il Trinity Gold #4 (sul solito percorso intorno al Germiston Lake che conoscevo ormai a memoria) era tutto merito mio:

1st place in my category, still can't swim straight!
Primo! (di categoria)

Per la prima volta arrivavo primo nella mia categoria (M 35-39), che e’ quello a cui puntavo da tempo, visto che gareggiare con gente di 15-20 anni meno di te (oppure con veterani con 20 anni di esperienza alle spalle) non mi permetteva di fare il gradasso in classifica generale.

La gara si svolgeva come al solito: uscivo dall’acqua intorno all’80esima posizione (i soliti problemi ad andare dritto…), per poi recuperare in 20km di bici tirati al massimo e poi passare una dozzina di persone durante la 5km finale di corsa.

(I dettagli della gara come al solito qui: https://connect.garmin.com/modern/activity/1009889688)

Purtroppo ero da solo durante la gara, e di foto ne ho fatte ben poche:

All ready for the race
Prima della gara

Windy and choppy
Onde e vento…

Another nice medal
Una medaglia da aggiungere alla collezione

With my medal, after a fantastic 1st place for the 35-39 category!
Primo! (tra i vecchietti…)

Acqua (poco) azzurra, acqua (poco) chiara. Ma decisamente fredda.

Tempo di ultimi triathlon stagionali.
Con l’arrivo dell’autunno (e presto dell’inverno della durata di un mese e mezzo circa), ormai ci sono poche gare disponibili. La temperatura dei laghi sta pericolosamente scendendo sotto i 20, rendendo l’utilizzo delle mute da nuoto praticamente obbligatorio.

Cosi’, 3 giorni dopo aver passato i 38 anni, eccomi di nuovo a Germiston (dove si svolgono Triathlon 5/6 volte all’anno). Dopo essermi registrato alle 6.30, con partenza della mia batteria soltanto alle 9, decidevo di passare il tempo riposandomi al calduccio della sala di registratione, insieme a praticamente tutti gli altri atleti, tentando di evitare il vento fortissimo che si stava alzando.

So cold to swim
Un freddissimo lago

La partenza avveniva direttamente nell’acqua, senza rincorsa. La parte piu’ difficile era convincere il testone a immergersi insieme al corpo, protetto dalla muta. Fortunatamente, una volta partiti, mi bastavano pochi metri per scaldarmi e rilassarmi, e, dopo meno di 20 minuti, uscivo dall’acqua un po’ infreddolito ma pronto per salire in sella.

All organized and ready
Tutto pronto per la mia frazione

Everyone trying to get some sun before the swim
Un po’ di sole

Il sole era finalmente apparso, ma il vento, leggermente diminuito durante la frazione di corsa, aveva deciso di rendere il percorso particolarmente pericoloso. Il percorso era di 20km, ma diviso in sezioni da 5 (partenza -> cono -> ritorno -> secondo giro), con due corsie, una per pedalare, l’altra per accelerare e passare). Riuscivo a recuperare abbastanza posti per salire nei top 100 (per una volta!) e poi, durante gli ultimi 5km di corsa (due giri da 2.5 km) tenevo la posizione senza troppa fatica.

A cold swim
Quasi fuori dall’acqua

Si trattava del mio risultato migliore sullo stesso percorso, e sicuramente una delle mie migliori prestazioni. Dalla mia prima gara fatta qui (nel 2012!), sono rispettivamente sceso, sulla stessa distanza, di 14 minuti nel nuoto (da 32 a 18), di 11 nella bici (da 51 a 40) e di 5 nella corsa (da 29 a 24). Se gli 11 minuti sono dovuti principalmente alla nuova bici (prima correvo in MTB con ruote da strada), e il miglioramento nella corsa dovuto al fatto che ormai durante il cambio nell’ultima frazione le gambe non sono piu’ gelatina, il risulato che mi soddisfa di piu’ e’ decisamente quello del nuoto. Un anno di allenamenti (ogni venerdi’ mattina alle 5.30!) finalmente si fanno vedere!

My nice medal
Un’altra meritata medaglia

Panico tra le onde

Di certo non mi aspettavo una cosi’ pessima performance ad una settimana da un mezzo Iron Man.

Settimane di allenamento e decidevo di partecipare al primo triathlon stagionale, al solito lago di Germiston (Victoria Lake), dove avevo gia’ partecipato ad altri due triathlon della stessa lunghezza.

La differenza stavolta la faceva il vento. Un vento tremendo, che rendeva il lago simile al mare in tempesta, e, nonostante la giornata calda, dava noie anche agli organizzatori, costretti a cancellare le corse dei partecipanti piu’ giovani per via del pericolo.

Trinitysport Triathlon Series 1

Tutto pronto, vento incluso

Trinitysport Triathlon Series 1

In teoria le tre boe dovevano essere equidistanti…

Per me era la prima volta che nuotavo su una superficie cosi’ mossa (e fredda).

Speravao che l’allenamento fatto per migliorare il mio stile di nuoto facesse effetto, ed invece, dopo 100 metri andati piu’ che bene, ingoiavo troppa acqua per via delle onde (respiro solo da una parte, e aprivo la bocca sempre nel momento sbagliato) e semplicemente perdevo tutto: ritmo, tranquillita’ e testa. Non riuscivo piu’ a rimettere la testa sott’acqua, visto che, non riuscendo a trovare il ritmo per respirare tra le onde irregolari, i polmoni andavano in panico col resto del corpo (e della testa).

Un video veloce delle condizioni ambientali…

Uscivo dall’aqua in qualche modo con un tempo terribile (poco sotto la mezz’ora, avevo fatto di peggio solo nel mio primissimo triathlon, e poi riuscivo a recuperare un po’ di forze mentali e velocita’ nei 20km successivi sulla bici, nonostante il vento continuasse a sbattere la bici a destra e sinistra.

Finalmente passavo altri partecipanti nella 5km finale, dove riuscivo a correre intorno ai 5 minuti al chilometro.

I dettagli della gara li trovate qui:

http://connect.garmin.com/activity/600539324 (nuoto)

http://connect.garmin.com/activity/600539332 (bici)

http://connect.garmin.com/activity/600539337 (corsa)

Trinitysport Triathlon Series 1

Finita pure questa!

Trinitysport Triathlon Series 1

Un’altra medaglia

Certo, a soli 7 giorni da una gara ben piu’ lunga (1.9km di nuoto, 90 di bici, 21 di corsa), con onde sicuramente molto piu’ forti (si nuota nell’ocean), non era proprio quello che mi aspettavo. Speriamo solo che questa sia la gara peggiore e settimana prossime quella perfetta…