La maggior parte della squadra temeva la trasferta di Sabato. Non per la squadra avversaria (il Leeuwkop, a meta’ classifica), ma per la posizione del campo da calcio: all’interno della prigione con lo stesso nome (Leeuwkop Prison, qui la mappa)
La lega qualche anno fa aveva permesso alle squadre (giovanili e senior) composte dai figli e impiegati della prigione di partecipare al campionato regionale. Di solito giocavano le partite in casa da qualche altra parte, ma dalla stagione 2011 hanno avuto il permesso di giocare “in casa”.
A dire la verita’ la prigione e’ molto meglio di quello che mi potevo immaginare: una volta passati i controlli (il nome dei giocatori era su una lista, quella dozzina di tifosi che ci seguono per la partite esterne non potevano entrare) il resto non era malaccio.
La maggior parte dei terreni era dedicata al pascolo e alla coltivazione, in modo da risparmiare sulle spese, e le quattro sezioni (divise in base al livello della pena: settore giovanile, settore a basso rischio, settore per i detenuti con pene sotto i 10 anni, settore ad alto rischio), erano tutte circondate da piccole foreste che nascondevano le mura.
L’entrata della prigione
Il cartello all’ingresso
Il campo da calcio era collocato in cima alla collina, dove iniziava una delle poche strade asfaltate su cui si affacciavano le case dei lavoratori, la scuola e i piccoli negozi. In pratica una famiglia potrebbe tranquillamente vivere all’interno della prigione senza doverne mai uscire …
I problemi invece sono iniziati poco prima della partita. L’arbitro non era stato ammesso all’interno delle mura (a quanto pare nell’ispezione all’ingresso hanno trovato una pistola nel bagagliaio…), e cosi’ siamo stati costretti ad utilizzare l’arbitro locale.
Spogliatoi
Vista dal campo
Con una squadra ridotta all’osso per infortuni vari (solo 13 giocatori), siamo partiti bene e siamo andati in vantaggio dopo 20 minuti. Poi, il disastro: mentre giocavamo il campo da calcio e stato circondato in poco tempo dai bambini e dai genitori.
I primi hanno iniziato a tirarci sassi mentre corravamo sulle fasce, i secondi hanno iniziato a minacciarci ogni volta che superavamo la meta’ campo.
Alla fine del primo tempo il risultato era 3 a 1 per loro, grazie a 2 goal in fuorigioco osceno. Nel secondo tempo ci siamo guardati attorno, e, dopo aver capito che sinceramente rischiare risse qui era fuori luogo, abbiamo cercato di tenere la calma nonostante l’arbitraggio scandaloso.
Certo, sul 2-3 volevamo vincere, e magari ora pensate che stia esagerando con la descrizione della condotta dell’arbitro.
Ma sentite questo: un nostro giocatore viene falciato, e l’arbitro interrompre il gioco. Passo la palla alla squadra avversaria mentre l’allenatore entra con la solita acqua magica per assistere il giocatore. Mentre stiamo parlando con lui, loro prendono la palla , ricominciano a giocare, e segnano il goal del 4-2.
Poco dopo uno dei loro segna di mano e riceve il cartellino rosso. 10 minuti dopo segnano il goal del 5-3 e chi segna? Lo stesso giocatore che ha ricevuto il rosso poco prima (entrando in campo con un numero diverso di nascosto…)
Potete immaginare la frustrazione di essere trattati cosi’, in trasferta. Gli ultimi 10 minuti sono stati violenti. Mentre facevo il pompiere con la mia squadra, ogni volta che uno di loro falciava uno dei nostri, davo indietro il favore appena mi passava di fianco (sempre tentando di colpire la palla prima…)
Purtroppo durante uno scatto, il mio piede e’ finito in una buca (per l’irrigazione!) e il mio ginocchio si e’ piegato ad un angolo sconosciuto, e ho finito la partita saltellando su un piede. Inutile dire che dopo il triplice fischio ci siamo infilati in macchina e siamo praticamente scappati da Leeuwkop!
(il mio infortunio fortunatamente si e’ rivelato meno grave del previsto: il legamento collaterale laterale si e’ leggermente lesionato e ora sono a riposo per almeno 10 giorni…)
L’infortunio
Ora settimana senza partite (c’e’ un turno di coppa da dove siamo gia’ usciti), e poi speriamo di tornare a vincere in 2 settimane…