Un campionato ridotto

E cosi’ sono usciti i calendari di questa stagione.
La federazione calcistica locale (SAFA) ha deciso quest’anno, in occasione della coppa del mondo, di far finire tutti i campionati prima della fine di Maggio.

Solitamente un campionato localce dura quasi quanto un anno solare (inizio a Marzo, fine a Ottobre), ma stavolta sono arrivati ordini a tutte le categorie di concludere un intero campionato in 3 mesi invece dei soliti 8!.

Risultato? Le varie federazioni hanno deciso di tagliare il numero di squadre in ogni girone, arrivando ad un minimo ridicolo di 7, il numero di squadre del nostro campionato. 7 squadre, 12 turni di campionato e poi stagione (quasi) finita.

La coppa del mondo si svolgera’ a Giugno e la prima settimana di Luglio, ma poi?

Non si sa, attualmente nell’ultima riunione federale sono arrivate voci di far partire 2 coppe, una di lega e una inter-federale, con invece della solita eliminazione diretta, gironcini modello champion’s league e solo poi gare di andata e ritorno, in modo da garantire anche alle squadre eliminate in Agosto almeno 3 partite (o 6, se faranno andata e ritorno anche nei gironi preliminari).

Sara’ una stagione corta, confusa e , considerando quante volte le partite vengono annullate per piogge eccessive (soprattutto fino a fine Marzo) oppure per mancanza di arbitri (l’anno scorso abbiamo dovuto rimandere 3 partite per altrettanti incidenti stradali della terna arbitrale..), non so proprio come andra’ a finire.

La preparazione sta ormai finendo e il campionato comincera’ Sabato 6 Marzo contro i Crusaders FC. Personalmente ho perso fino ad adesso 6-7 chili, ma ne ho ancora 4-5 da perdere prima di rientrare nel peso forma. Dopo i 30 diventa (ok, a 33) sempre piu’ difficile, soprattutto quando i giocatori intorno a te provengono dai Juniores e hanno quasi la meta’ dei tuoi anni…

E poi dicono che tanto, alla fine, e’ solo un gioco

Mi sono appena svegliato. Sono le 3 di notte. Sono andato a dormire alle 8.
Puzzo di alcool, ho ancora la divisa addosso, ma per qualche motivo e’ all’incontrario. Vado al cesso per bere un po’ d’acqua, disidratato come sono, e guardo quel numero 18 e quell’Olaf stampati sul petto.

Non sopporto di vedermi allo specchio, i capelli sono troppo lunghi e la barba ormai incolta da 2 settimane, per la gioia di Lindsey. Domani, oggi, vado dal barbiere e mi raso a zero.

Torno indietro a qualche ora e tutto quello che mi viene in mente e’ una bottiglia di vodka comprata per l’occasione e bevuta praticamente da solo nello spogliatotio, quando anche l’ultimo compagno di squadra era uscito per andarsi a comprare una birra e iniziare la serata del “meglio dimenticare”.

Disattivo l’allarme mentre Lindsey e i cani dormono, tutti giustamente incazzati con me, e cammino verso la macchina per recuperare il borsone. Se lascio tutto dentro poi la macchina puzza.
Guardo per terra e vedo il citofono. Ah gia’ cazzo, l’ho abbattuto parcheggiando con la macchina. Vedo una bottiglia di latte e controllo lo scontrino. Comprata dopo la partita. Non mi ricordo neanche di essermi fermato a farlo. Non riuscivo a camminare, possibile che sia riuscito a comprare del latte dal benzinaio? Mi immagino le riprese CCTV e io che entro barcollando, pago il latte, non prendo neppure il resto, e torno in macchina. Cazzo, lo scontrino indica che ho pagato con il bancomat. A quanto pare riesco a fare cose incredibili da ubriaco.

Mi sento un pirla. Non dovevo bere ma la delusione’ stata troppa. Perdere in casa, per 3-0, contro i secondi in classifica e vederli trionfare sul campo quando la societa’ gia’ ci aveva preparata festeggiamenti speciali (era da tempo che non vinceva un campionato), e’ stata una delusione immensa.

Lindsey e famiglia erano venuti a vedermi nel secondo tempo (quando ero entrato, con il mio solito ruolo di super sub). Eravamo gia’ sotto 3-0. Ero incazzato come pochi da almeno 30 minuti. Volevo vincere, ma niente. Il campionato del 2003 rimane l’ultimo campionato vinto, in 24 anni di tornei.

E a me rimane un mal di testa, una lente a contatto persa, 2 litri di latte e un citofono distrutto. E tra qualche ora dovro’ svegliarmi di nuovo e tentare di riparare i vari danni.

Cosi’ , come al solito, ormai si pensa all’anno prossimo (ok, c’e’ ancora una coppa di lega da vincere, ma al momento meglio pensare ad altro)

Tre foto trovare nella macchina fotografica, qualche ora prima della partita:

Panorama - Daxina

Panorama - Daxina

Panorama - Daxina

Il derby

Finalmente, dopo aver giocato la bellezza di 30 minuti nei primi quattro turni di campionato (recuperare dall’infortunio e riconquistare la fiducia dell’allenatore sono stati momenti durati un po’ troppo), sabato pomeriggio sono tornato titolare in una partita di una stagione che, al momento, sembra alquanto interessante.

Dopo aver conquistato il primo posto in classifica settimana scorsa, grazie ad una rocambolesca vittoria esterna (5-3 dopo essere passati in vantaggio 4-0 nei primi 30 minuti), questa volta giocavamo in casa, col supporto del pubblico amico, contro il Randburg, in pratica una specie di derby locale (in termini “vecchi tempi” la rivalita’ e’ simile a quel Canegrate – San Giorgio / Le Pergola del secolo scorso).

Dopo 90 minuti a giocare (e correre come non facevo da molto tempo) a centrocampo, in una posizione stranamente piu’ avanzata del solito (via il 4-3-3 inutile e ecco un 4-4-1-1 che concede molto meno) alla fine della partita siamo riusciti a vincere 1-0, segnando un goal a 5 minuti dalla fine, e mantenendo il primato in classifica.

Personalmente, nonostante i 90 minuti passati piu’ che altro a contrastare e ad aprire spazi per l’unico attaccante, correndo da qualsiasi parte, sento che il peso accumulato nel mancato precampionato e’ ancora li’, a frenarmi dal tornare in forma come nell’ultima parte della stagione scorsa.

Una volta sposati e davvero difficile rimanere in forma! Si mangia sempre…

Panorama FC, numero 18

Dopo il trionfo in final dello scorso anno, la stagione 2009 e’ ricominciata ufficialmente ad Aprile.

Putroppo, complice il matrimonio di Kirsten e l’incidente con Bruce, ho perso le prima due partite di campionato e nella terza ho giocato solo l’ultima mezz’ora, completamente fuori allenamento e ancora alla prese con un ginocchio dolorante.

L’unica sorpresa positiva e’ che quest’anno siamo obbligati ad avere numeri e nomi assegnati ad inizio stagione.

Io ho tenuto il numero 18, lo stesso dello scorso anno, e visto che nessuno riesce a pronunciare Olgiati, mi sono rassegnato ad avere solo Olaf, alla brasiliana, sulla maglietta…

Panorama FC 2009 shirts

Panorama FC 2009 shirts

Calcio in sudafrica, verso il 2010

Provate a chiedere a qualche sudafricano (bianco) che squadra tifa, senza specificare lo sport.
Probabilmente la risposta sara’ Bulls, o Lions, o Cheetas, in base alla regione in cui vi trovate. Tutte squadre di rugby.
Un sudafricano di origina indiana (ce ne sono un sacco) vi rispondera’ lo stesso, anche se ogni tanto citera’ qualche oscura squadra locale di cricket, qui tifato soprattutto a livello squadra nazionale.

Per ottenere una risposta di stampo calcistico, dovrete chiedere a qualsiasi persona di pelle nera.
In quel caso finalmente usciranno fuori le squadre locali, tutte nere, tutte scarse, che giocano in stadi semivuoti (oppure pieni solo per meta’, ovviamente quella che fa da sfondo alle pessime regie locali).
Ajax Cape Town, Kaizer Chiefs, Mamelodi Sundowns etc…

Ora tornate dal bianco (possibilmente non afrikaaners / di origine olandese, quello ha soli il rugby in mente) e chiedete che squadra tifano. Questa volta specificate lo sport. La risposta? Manchester United, Liverpool, Arsenal e cosi’ via, tutte squadre di Premiership.
Conosce le formazioni di Champions League, sa chi e’ Gattuso e ha un’alta considerazione di Del Piero.

E’ un problema, quello della tv satellitare – una scelta praticamente obbligata se si vuole vedere qualcosa di decente.
Da un lato, il tifoso puo’ vedere gli stadi inglesi (e quelli italiani, e quelli spagnoli, e quelli portoghesi…), pieni, colorati, caldi.
Puo’ vedere partite di calcio giocate come si deve, con giocatori amati dovunque, con regie che usano piu’ di 3 telecamere. Dall’altra, ha il calcio locale, ripreso peggio della nostra C2 sui canali regionali.

La squadra nazionale? Nessuno la considera, a momenti neppure i neri, delusi dalle recenti prestazioni.

I Bafana bafana perdono? Chi se ne frega, almeno rugby e cricket hanno squadre decenti (guardacaso con un mix di bianchi e neri).
I tifosi sudafricani di calcio (neri) vogliono squadre nere. I poveri bianchi che ogni tanto fanno capolino nella nazionale vengono fischiati e se ne vanno in Europa a cercare considerazione, lasciando la nazionale al livello ridicolo attuale.

Eppure a livello dilettanti / semi-professionisti e’ vero il contrario.
I club (come quello in cui gioco io) sono organizzati bene e gestiti da persone di estrazione europea. Il numero di neri e’ ridotto ma, come nel mondo del lavoro, il numero di professionisti bianchi e’ prossimo allo zero, a meno che non siano importati dal brasile o altri stati sudamericani.

Le leghe dilettanti sopravvivono bene, sono pieni di passione e tifosi, e guarda caso gli unici problemi sono creati da squadre formate dai ghetti, spesso non in grado di offrire strutture adeguata (nonostante gli stanziamenti statali) o di pagare la seconda rata dell’iscrizione annuale.

Il 2010 sara’ probabilmente una festa . Il governo locale ha gia’ messo le mani avanti pero’, chiedendo ai sudafricani di adottare almeno un’altra squadra africana (ce ne saranno 6 mi sembra) nel caso che il Sudafrica vada fuori.
Personalmente spero che il Sudafrica si faccia onore e arrivi almeno agli ottavi.
La partecipazione dei tifosi locali e’ essenziale, guardate solo gli stadi com’erano spenti dopo che Austria e Svizzera non avevano passato neppure il primo turno negli europei di quest’estate. E ripensate al 2006 e ai tifosi tedeschi.
O tornate indietro al 1990. Questo e’ quello che voglio nei mondiali: notti magiche.