Un miglio in acqua, nuotando sopra ad un cadavere

Per anni ho odiato nuotare. La piscina, con le sue corsie da 25 o 50 metri non mi ispirava mai. Nonostante qualche corso fatto in eta’ adulta, l’idea di perdere tempo andando su e giu’ nell’acqua perfetta, con le righe a dirigerti sempre dritto, non mi aveva mai attirato.

Ho scoperto il nuoto di fondo soltanto perche’ costretto a buttarmi in acqua ed uscirne prima possibile durante  le prime sezioni del triathlon. Dalla mia prima, terribile, esperienza del 2012 a Germiston sono arrivato a completare una 1.9km durante il mio primo half iron man a Durban (sul mare) e a provare a cercare gare esclusivamente di nuoto che mi attirassero.

The early race

La gara di sabato

E cosi’ mi sono ritrovato il weekend scorso ai nastri di partenza della gara di nuoto piu’ grande (per numero di partecipanti) al mondo: la Midmar Mile di Howick (dovevo avevo gia’ fatto un triathlon lo scorso anno). 15.000 partecipanti divisi in 8 gare (4 Sabato, 4 Domenica) a sue volta divisi in numerose batterie, per evitare pericolose partenze di gruppo.

Sabato, purtroppo, durante la terza gara, un 30enne era morto affogato. Nonostante il numero di lifeguards presenti all’evento, per qualche motivo non era riuscito a finire la gara (il chip alla caviglia mostrava il tempo d’ingresso, ma mai quello d’uscita). Il corpo e’ stato ritrovato solo 3 giorni piu’ tardi. Lo scorso anno qualcuno era morto per un infarto. 3 anni fa c’era stato un altro morto.

Il motivo? La gente sottovaluta lo sforzo per nuotare cosi’ a lungo. Non credete a chi vi dice che nuotare 1.6km all’interno di un lago in cui non vedi mai il fondo sia facili quanto nuotare 1.6km in una piscina perfetta. Conosco un sacco di nuotatori che fanno tempi semi-olimpici rispetto ai miei, per poi cagarsi sotto quando si parla di attraversare un lago, dal punto A al punto B, senza possibilita’ di fermarsi.

Domenica, nonostante la tragedia del giorno prima, la mia gara iniziava con un leggero ritardo. Dopo aver lasciato far correre tutti i nuotatori davanti, entravo in acqua e iniziavo 47 minuti di nuotata verso la riva dall’altra parte, cercando un po’ morbosamente di vedere se riuscivo a trovare il cadavere probabilmente qualche metro sotto di me (no, non si vedeva nulla)

I'm ready!

 

Pronto a nuotare

Ready to go!

 

La partenza

Midmar mile: completed

 

Finalmente fuori!

My medal

 

La mia medaglia

A differenza di correre (o di andare in bicicletta), nuotare mi rilassa abbastanza, e non riesco mai ad andare veloce. Infatti uscivo dall’acqua, andando “quasi” dritto, in meno di 50 minuti, bello rilassato, pronto a prendere la mia prima medaglia.

I dettagli della gara li trovate qui: http://connect.garmin.com/activity/692853722

Alla fine il weekend ad Howick si rivelava un successo su tutti i fronti. Il giorno prima della gara, grazie alle conoscenze di Shari, l’amica di Lindsey che ci ospitava, andavamo a fare l’ennesimo canopy tour sulle montagne. Il modo migliore per farsi passare un po’ i nervi per una gara di colpo diventata pericolosa…

At Umgeni Nature Valley

 

Il comitato di accoglienza davanti a casa di Shari: zebre!

 

That's some style

 

Mentre film tutto con la gopro

Lindsey trying to stop

 

Lindsey arriva poco dopo di me

Group picture

 

Con Lindsey e Shari

Spiderman!

 

Olaf versione scimmia

Gennaio, tutto di un fiato, parte 2: qualunque sport, dovunqe.

Tranne i 10 giorni passati in compagnia dei miei ospiti italiani, il resto di Gennaio e’ stato passato col culo a sudare davanti al computer, oppure col culo a sudare mentre facevo attivita’ sportiva. I risultati finali, nonostante l’allenamento (in verita’ il mio obiettivo e’ di trovarmi preparato a fine Maggio, per la Comrades, 89km di corsa!) non sono stati fantastici…

Dopo una semplice 10km di corsa fatta con Curtis il 3 Gennaio (dove riuscivo a finire sotto i 50 minuti), la prima gare seria avveniva all’Heia Safari, durante lo Swim Festival, per qualificarsi per la Midmar Mile (la piu’ grande gara al mondo di nuoto).

Great Run Series 1

 

Curti e io dopo la prima gara dell’anno

Great Run Series 1

 

La prima medaglia del 2015!

Gareggiavo con Curtis nell’ultima gara della giornata, e completavo i miei 500 metri (circa) in poco piu’ di 15 minuti, dopo essermi perso come al solito alla ricerca delle boa direzionali…

Swim Festival Heia Safari

 

Mentre osservo la gara

Swim Festival Heia Safari

 

Tra poco tocca a me!

La settimana dopo toccava ad una delle mie gare preferite, la xterra Lite a Buffelspoort, un triathlon off-road. L’avevo gia’ fatto nel 2013 e nel 2014, e mi presentavo abbastanza pronto. Dopo aver campeggiato con Curtis la sera prima, mi svegliavo e, qualche ora piu’ tardi, rimpiangevo il fatto di non essere rimasto a letto.

Dopo una sezione di nuoto cosi’ cosi’, partivo col la mountain bike con un raggio rotto (compremettendo l’allineamento della ruota posteriore, che andava a sbattere contro il frendo). A 5km dall’arrivo, venivo tamponato in una discesa e la bici veniva spedita contro una roccia, distruggendo parte del telaio, il cambio e la ruota. Ero obbligato a portarmi la bici in spalla per 5km, prima di arrivare alla seconda zona di cambio e scoprire che il cappello da corsa e gli occhiali da corsa erano spariti, rubati da qualcuno. Terminavo stanchissimo a circa 20 minuti da Curtis…

Relax by the dam

 

Prima della gara

Me, not that much...

 

Bici KO, mi tocca spingerla

In the forest

 

Stanco morto nella foresta

A difficult medal

 

Una medaglia sudata

After carrying the mountain bike for 5km

 

La mia povera MTB

Solo 7 giorni dopo, ero ancora in piedi, stavolta a correre un’altra gara abbastanza impegnativa: la maratona notturna di Ottosdal, a circa 4 ore da qui. L’obiettivo era finire la gare in meno di 5 ore per qualificarmi per la Comrades, e la gara era stata scelta proprio per la condizioni climatiche (fa meno caldo di sera) e per il percorso poco impegnativo. Peccato che, dopo i primi 21km, il resto era trascorso in oscurita’, correndo sulla strada con delle piccole lanterne ad indicarmi la direzione. I crampi e il continuo inciampare su ostacoli non visti prima compremettavano il mio risultato finale. Terminavo in un terribile 4.22 , quasi mezz’ora di piu’ di quanto volevo fare inizialmente, e il mio risultato peggiore in 12 maratone!

Ottosdal Night Marathon

 

Poco prima della partenza, con Andy

Ottosdal Night Marathon

 

Tanti crampi per una medaglia

 

Ottosdal Night Marathon

 

Dormire dopo una maratona in tenda sotto la pioggia non era stato poi una grande idea…

Una volta finita la gara (e dormito ancora una volta in tenda, dolorante!) era il turno di guidare 4 ore e tornare a Johannesburg, e semplicemente aspettare la fine di Gennaio, sperando che Febbrario non sia cosi’ pazzo… (dopotutto ho “soltanto” un triathlon e un miglio a nuoto…)

2015, si ricomincia

Archiviato il 2014, e’ ora di guardare avanti ai prossimi 365 giorni, come si fa ogni anno.

Impossibile prevedere se l’anno sara’ positivo o negativo (anche se il consenso generale vede il 2014 sicuramente non come un anno fantastico, anzi), pero’ e possibile alzare il culo e muoversi nella direzione in cui si intende andare.

Dopo un capodanno passato a casa solo con Lindsey e i nostri tre cagnoni (abbiamo deciso di rimanere visto che per almeno 2 ore ci sono botti e fuochi d’artificio, nonostante il divieto locale, che spaventano a morte gli animali…) il giorno dopo cominciava l’anno nel modo migliore: andando a Walkhaven con i cani a correre, e riparando il tetto rovinato da una grandinata estiva.

New year's eve 2015

Capodanno in 5 con Lindsey e i cani

New year's eve 2015

ll problema dei botti

Ancora una volta mi ero portato dietro la gopro, e,  tramite l’attacco Junior Chesty (per i bambini), ero riuscito a metterla su Bruce. Risultato? Questo video del mio cane che se ne va a fare un giro intorno al laghetto, inclusa una veloce nuotata:

Walkhaven 1st of January

Tutti pronti per nuotare

Walkhaven 1st of January

Gopro sul cane

Tornati dal parco, salivo sul tetto a ripararlo, e in meno di 2 ore (passate sotto il sole) ero pronto per un’altra corsetta. Con i chili di troppo accumulati a Dicembre, e con la Comrades a fine Maggio (86km!), devo perdere un sacco di peso.

1st January: working at the house

Sul tetto il primo di Gennaio, 30 gradi!

1st January: working at the house

Finito!

Il 3 ero gia’ a Pretoria con Curtis a correre una 10km con salita spacca gambe (il risultato finale, 48 minuti, circa 10 meno di Curtis, era decente).

Great Run Series 1

Prima della partenza

Great Run Series 1

Una nuova medaglia

Il resoconto della gara qui: http://connect.garmin.com/activity/663477198

E poche ore piu’ tardi eccomi in aereporto ad andare a prelevare Giamba e Laura, i miei amici italo-siculi venuti a passare una settimana in Sudafrica. Ed e’ stata davvero una settimana intensa…

L’ultima gara del 2014

Finalmente, dopo 12 mesi passati a correre, pedalare, nuotare e giocare a calcio (quello non manca mai), e’ arrivato il momento di salutare il 2014 con un’ultima gara, il Trinity Sports triathlon (terza tappa, dopo la pessima prima tappa fatta qualche mese fa).

Trinity Sports Triathlon in Germiston

Stessa distanza (750 metri di nuoto, 20km di bici, 5 di corsa), stesso percorso (intorno al Germiston Lake) ma per una volta risultato diverso. Dopo tre pessimi tentativi, finalmente sono riuscito a scendere sotto i 20 minuti nel lago di Germiston durante la sezione di nuoto (affollatissima), e poi sono riuscito ad andare a ritmi decenti con la bici prima di riuscire a fare i 5km sotto i 25 minuti.

Risultato finale? Sotto il tetto dell’ora e mezza, per la prima volta!

Trinity Sports Triathlon in Germiston

Con me ha partecipato pure Curtis che invece di nuotare ha deciso di partecipare al piu’ facile duathlon (5km di corsa, 20 di bici e poi 2.5 di corsa). Era convinto di finire la sua 5km prima che io finissi la mia parte di nuoto, peccato non potere vedere la sua faccia quando, una volta arrivato in transizione, tutto quello che ha visto era lo spazio occupato dalla bici…

Ovviamente visto che era l’ultima gara siamo andati entrambi a festeggiare. Dove? A Hooter, che ha finalmente aperto a 10 minuti da casa mia…

Trinity Sports Triathlon in Germiston

Lungo il Vaal, tra riposo e sport

Il Vaal River (il fiume che divide il Gauteng dal Free State, a 1 ora da casa mia) non e’ molto considerato dai turisti, e grazie ai prezzi ancora decenti, molte famiglie (con possibilita’ economiche superiori alla media) hanno costruito le proprie case “estive” lungo il fiume.

The massive houses by the river

 

Le case sul fiume….

Durante l’inverno il fiume e’ gelido, e il vento soffia dovunque (io ci no nuotato, congelando, qualche mese fa) ma durante il lungo periodo estivo, e’ il paradiso: la corrente e’ lenta, fa sempre caldo (almeno fino alla sera, quando arrivano gli acquazzoni), e si possono fare un sacco di sport acquatici.

Invitiati da una collega di Lindsey in occasione del compleanno del marito (la casa e’ della moglie del fratello o qualcosa del genere), non ci siamo fatti scrupoli nell’approfittare dell’ospitalita’ all’interno di una casa enorme, costruita modello palafitta (per evitare problemi quando il fiume decide di fare le bizze).

With Lindsey

 

Con Lindsey in barca

La casa, costruita interamente in legno, era una reggia: 5 stanze da letto, 5 bagni, poltrone e angoli per rilassarsi dovunque, barbecue all’aperto e giardino che andava a finire direttamente sul molo privato.
Il molo privato ovviamente era attrezzato con un motoscafo famigliare, a cui era attaccato un gommone con il quale si poteva sfrecciare sul fiume.

Time for some tube surfing

 

Sfrecciando sul fiume Vaal

 

E cosi’ la giornata e’ andata avanti proprio come potete immaginare: mangiando, bevendo, rilassandosi al sole, nuotando nel fiume e facendo i numeri sul gommone a 50km/h.

A great day at the Vaal River

 

Vista del giardino

Tornati a casa intorno alle 10, mi ritrovavo a dormire sole 6 ore e ritornare nella stessa zona del giorno prima (in verita’ un po’ piu’ a sud), per partecipare al Rockman x-tri (versione corta). La partenza avveniva al Vaal Dam, il lago artificiale creato con una diga. Probabilmente mi sarei ritrovato a nuotare nel mio stesso piscio del giorno prima fatto nel fiume.

Rockman dash 2014

 

Rockman Ultra!

Lo scorso anno, durante la prima edizione, mi ero classificato clamorasamente secondo nella mia categoria, ma sapevo gia’ che stavolta sarebbe stato quasi impossibile. Il parco atleti era cresciuto, e grazie all’arrivo di sponsor importanti, aveva attirato anche i professionisti alla ricerca di risultati prima della pausa natalizia.

Il percorso era diverso, piu’ lungo nella sezione mountain bike (da 13 a 20km) e in quella di corsa campestre (da 3 a 5km). Senza fango ma con rocce e sabbia. Non so quale convenga.

My station is ready!

 

Tutto pronto

Dopo una sezione a nuoto discreta (ho lottato per 300 metri per farmi largo), arrivavo all’area di transizione per iniziare il percorso con la bici e cosa non trovavo? La mia fidata MTB. Una ragazza, probabilmente frastornata dopo aver nuotato lenta come me, aveva per caso scambiato la mia bici, vecchia, blue e nera, con dimensioni maschili, con la sua, nuovissima, bianca e blu, decisamente femminile. Fortunatamente era 10 metri davanti a me e sono riuscito a fermarla in tempo…

The ultra start

 

La partenza della gara Ultra

Durante i 20km intorno al lago riuscivo a superare un po’ di atleti, cercando di conservare energie per la corsa finale. I 5km di corsa campestre erano decisivi per una classifica decente, e riuscivo a superare praticamente tutti quelli che erano arrivati alla seconda zona di transizione 5 minuti prima di me.

Another triathlon finished!

 

Un altro triathlon completato

Arrivavo alla fine 71esimo, 13esimo di categoria, un risultato discreto nonostante la mancanza di allenamento specifico!