Amare l’Europa, guardare al futuro. Dieci motivi per non dimenticare. Nove.

Non ho mai avuto fortuna con i visti.
Appena arrivato, da non ancora sposato, mi fecero penare l’anima per ottenere un misero visto di soggiorno di 2 anni. Per qualche giorno il mio status divento’ addirittura immigrato illegale.

Due anni dopo, sposato, regolarmente registrato come residente temporaneo (anche se la residenza rimane italiana, visto che sto ancora aspettando i documenti sudafricani per registrarmi sposato e residente da queste parti – per lo stato italiano sono ancora scapolo) , qualcuno tenta di incastrarmi in qualsiasi modo.

A Luglio , con qualche mese di anticipo, mi sta per scadere il visto.
Mando la richiesta, e mesi dopo sorpresa! I documenti a Pretoria sono stati persi. Rimando la stessa richiesta, ma ormai il mio visto e’ scaduto e non me la accolgono. Viaggio in Lesotho, volo in Botswana, giusto per ottenere una maledetta estensione, e finalmente mi accettanno la richiesta.

Passano settimane, poi mesi. Prima di partire per l’Europa per il mio viaggio natalizio, mi dicono che manca un documento, ovvero la mia fedina penale. Organizzo in fretta e furia con mia madre e il 24 dicembre vado in Questura e ottengo un certificato d’urgenza. Torno in Sudafrica, consegno il documento, e aspetto.

Due giorni dopo mi arriva questo:

The visa extension

Un certificato che in pratica mi dice: "Grazie, abbiamo qui i tuoi documenti. Pero’ ci vorra’ un po’ di tempo per processarli. Torna pure tra [……] giorni e [……….] settimane per avere ulteriori informationi"

E pensare che in Europa viaggiavo fino da prima del crollo del muro di Berlino con 2 passaporti e in pratica potevo stare dovunque senza troppo sbattimenti…

Una strana visita dal tassidermista

Non chiedetemi neppure come ci sono finito dentro.

Per motivi di lavoro, qualche tempo fa sono andato a presentare un progetto da uno dei piu’ grandi tassidermisti africani. Sapevo vagamente il significato di taxidermist, ma sinceramente l’attivita’ non mi interessava troppo.

Dopo una mattinata passata a discutere di possibile collaborazioni (da iniziare solo nel 2010), mi hanno chiesto se volevo fare un giro nel laboratorio.
Ovviamente, non volendo deluderli, ho detto di si’, e mi sono trovato presto davanti alla raccolta piu’ grande che abbia mai visto di animali (africani) imbalsamati.

E’ strano descrivere lo sconforto (peggio di uno zoo, almeno li’ mangiano e respirano) che il capannone principale mi ha provocato.
Decine e decine di animali una volta vivi ed enormi (giraffe, rinoceronti, leoni) ridotti a statuine da appendere sopra il caminetto oppure da mostrare in giardino.

Ecco qualche foto:

African taxidermist

African Taxidermist

African Taxidermist

African Taxidermist

Interessato dall’attivita’, ho chiesto in giro come funziona il loro lavoro. In pratica i cacciatori che vengono qui in Sudafrica a cacciare in riserve private (normalmente turisti americani, ma da un po’ di tempo a questa parte ci sono un sacco di russi), uccidono qualche animale, poi lo portano a scuoiare e mandano solo la pelle nel laboratorio.

Gli imbalsamatori a questo punto costruiscono (credo sia col gesso) la forma dell’animale (o della parte che interessa al collezionista, tipo solo la testa), e poi ci incollano sopra la pelle, dopo averla trattata e tagliata in modo da adattarsi al modello di gesso.

Una volta finito, spediscono via corriere (vorrei vedere come fanno a spedire una giraffa fino in America…) e pronti via con il prossimo animale.

I mercati con piu’ richiesta? Ovviamente quello nordamericano, quello russo (in crescita) e, fino a poco tempo fa, il mercato italiano…

Amare l’Europa, guardare al futuro. Dieci motivi per non dimenticare. Sei. Sette. Otto.

Non mi ricordo nemmeno da quanto tempo non riuscivo ad organizzare un natale o una settimana visitando tutti i rami della famiglia Olgiati (tre, quello di mio padre e dei suoi due fratelli Tino e Giulio, purtroppo entrambi non piu’ con noi).

A questo giro, grazie ad una sofisticata pianificazione (incastrare lavoro, famiglia, amici e viaggi quando poi alla fine uno vorrebbe anche un po’ riposare e’ sempre difficile), sono riuscito nell’intento.

Lindsey aveva sempre incontrato il resto del clan in visite veloci, dove non aveva mai avuto occasione di parlare oppure passare semplicemente un po’ di tempo con loro. Stavolta invece si e’ sorbita tutta la famiglia per giorni e giorni. Mangiando, bevendo, cercando di intercettare frammenti di discorso, oppure parlando con tutti quelli capaci di comunicare in inglese.

Prima di Natale siamo riusciti ad andare a mangiare al ristorante da mia mamma, ora felicemente risposata, con Germano, Lindsey e Olga. Cibo fantastico ma quantita’ decisamente eccessive!

A Natale, Lindsey, Olga, mio padre e io siamo andati da Renato, Mariangela e zia Carla, a passare la giornata nella mitica taverna dove per anni ho passato i miei Natali migliori in compagnia di tutti, cugini, nonni e zii, aspettando di scartare i regali e trovare Lego o Transformers, pronti per diventare parte integrale dei giochi assurdi che facevamo io e mio cugino Davide.

Poi dopo un capodanno fantastico passato con amici a casa mia, abbiamo preso il treno e  siamo andati in quel di Andalo, sulle montagne trentine. Altri fantastici giorni con Davide, Simona (e Marco e Tommaso), Mariano e ovviamente Zia Graziella, giorni spesi a mangiare leccornie locali e bere grappa (che a quanto pare e’ veleno per i sudafricani, incapaci di berla).

Siamo tre famiglie piene di ricordi, un po’ tristi per la mancanza di persone che avevano reso i Natali speciali quando eravamo tutti bambini, ma ancora piene di energie e pronte ad accogliere il primo erede della prossima generazione… (siamo tre maschi, ma a quanto pare essendo l’unico sposato la pressione e’ tutta su di me!)

Christmas with the family

Olga e mamma

Christmas with the family

Zia Carla, regina dalla casa

Christmas with the family

A casa di Renato e Zia Carla

Christmas with the family

Ovviamente ecco Bart! Con la sua fantastica sciarpa regalo di Lindsey

Christmas with the family

Papa’ cucina per capodanno

Christmas with the family

Olaf, Zia Graziella e Davide

Christmas with the family

Simona, Tommaso e Marco

Amare l’Europa, guardare al futuro. Dieci motivi per non dimenticare. Cinque.

Comunicazione vealoce:

La mia ferita di settimana scorsa ormai si e’ rimarginata alla perfezione. Il taglio era netto e una volta tolti i punti la mia faccia mi sembra bene o male la solita.
Scrivo qui il follow-up per evitare che persone preoccupate mi chiamino di notte per sapere come e’ andata a finire (come ieri mio padre, giustamente preoccupato dalla mancanza di notizie).

Continuo qui invece con la lista dei 10 motivi per cui tornare in Sudafrica dopo 2 settimane passate circondato da amici e famigliare e’ stato piu’ difficile del solito.

Quest’anno, per la prima volta dopo… 10? 11? anni avevo deciso di festeggiare il capodanno in Italia, a casa mia. Prima di partire per Londra mi ricordo un capodanno passato a Molino Dorino (nel 2000) e uno in Veneto (l’anno prima), ma poi la memoria mi abbandona.

Per anni ho festeggiato il capodanno a Londra in compagnia del mio co-inquilino irlandese semplicemente mangiando schiffezze, bevendo di tutto, e guardando American Pie / Animal House / Bachelor Party (a scelta) seguito da un porno di qualita’ pessima, di solito scelto da Rob, prima di andare a letto alle 2.

L’anno scorso non mi ricordo neanche cosa avevo fatto (probabilmente ero ubriaco in piscina).
Quest’anno, invece, volevo rivedere tutte le solite facce note sotto il sicuro tetto di casa mia.
Con Olga e Davide assenti giustificati (capodanno a Chamonix ed esercito rispettivamente) e Massi desaparecido, la banda era formata da me, Bart, mio padre, Lindsey, Beppe + Claudia (incinta), Mera + Luciana, Marco + Claudia (non incinta) + Giamba e Renato.

La serata e’ stata davvero fantastica. Cibi cucinati a casa, salumi di alta qualita’ (come solo in Italia), alcool a non finire nel bar organizzato perfettamente dalla mia grandissima sorella, e partite a Rock Band dove ho esibito la mia voce (pessima) e il mio stile (fantastico).

Non so se in futuro riusciro’ ancora a fare parte di serate simili (e’ sempre piu’ difficile organizzarle, specialmente quando non si sa mai la data del ritorno), ma le decine di foto su flickr (trovate piu’ foto sul sito) saranno testimonianze eterne che anche a capodanno ci si puo’ davvero divertire, specialmente in compagnia di amici.

New Year's eve Party

Mio padre collauda i drink

New Year's eve Party

Il menu lasciato da Olga

New Year's eve Party

Cugini

New Year's eve Party

Davanti alla tavola attrezzata da Lindsey

New Year's eve Party

Giamba collauda altri drink

New Year's eve Party

The Voice

New Year's eve Party

Pronti a mangiare

New Year's eve Party

Papa’, Beppe, Claudia e Lindsey

New Year's eve Party

Il barista

New Year's eve Party

Buon 2010

New Year's eve Party

Giochi pericolosi

New Year's eve Party

I Meraviglia festeggiano con un bacio

New Year's eve Party

Altri giochi pericolosi

Il cetriolone sudafricano

L’esperimento iniziato qualche mese fa sta finalmente raggiungendo il termine.

Avevo lasciato i miei pezzi di orticello in giro per la casa con pochissime cure mentre ero in Italia, ma i numerosi acquazzoni (seguiti da sessioni solari estive)  hanno contribuito a far letteralmente esplodere le piantine di pomodoro che di colpo sono cresciute piu’ di 50cm e hanno finalmente cominciato a fare frutti.

Finally ! The garden idea works!

La foresta di pomodori

Ho notato che le piantine annaffiate a base di acqua e redbull farlocca sono quelle che mi stanno dando piu’ successo, con grappoloni di pomodori che saranno pronti tra qualche giorno.

Finally ! The garden idea works!

Pero’ il successo piu’ clamoroso e’ arrivato dai cetrioli. Ho piantato 6 semi, e delle 5 pianticelle che sono cresciute solo 4 sono sopravvissute alle grandinate o ai cani. E di queste 4, solo 3 stanno fornendo cetrioli.

Mentre 2 di questi sono lunghi solo 10cm, una pianta particolare mi ha fornito questo mostro qui:

 Finally ! The garden idea works!

Sono un mago della verdura!

Finally ! The garden idea works!

Lindsey e il cetriolone di Olaf (ah ah ah, ok smetto)

Notare tra l’altro che il mostro e’ venuto fuori dalla pianticella piu’ vicino ai pomodori alla redbull… devo investigare!