Decimo

Lo so, mi ero rassegnato solo due settimane fa a prendermi una pausa dal triathlon, visto l’arrivo dell’autunno e la mancanza di gare fino a Settembre. Ma un volantino trovato in un negozio sportivo mi aveva fatto cambiare idea, e cosi’ , in una freddissima domenica mattina, eccomi a guidare circa un’ora, da solo,  in direzione di Sasolburg (una citta’ fondata negli anni 50 per dare accoglienza ai numerosi lavoratori della raffineria della Sasol, una delle piu’ grosse aziende petrolifere sudafricane).

Sasolburg Cross Adventure

Tutto pronto sul fiume

In mancanza di laghi, la sezione di nuoto si sarebbe svolta lungo il fiume Vaal. La temperatura dell’acqua era (ovviamente, visto le correnti) molto piu’ bassa del solito e cosi’ le mute da nuoto erano ammesse.

Sasolburg Cross Adventure

La partenza della gara principale

 

 

Sasolburg Cross Adventure

L’uscita dell’area di transizione

La partenza avveniva intorno alle 9. Grazie alla muta (che oltre a fornire una protezione termica, aiuta col galleggiamento), rimanevo in mezzo al gruppo per quasi tutti i 500 metri. Solo alla fine mollavo un po’, cercando di rilassarmi prima della sezione di bici.

Sasolburg Cross Adventure

L’area di transizione prima della gara

Una volta salito sulla mountain bike (era un cross triathlon) come al solito iniziavo a rimontare un po’ di posizioni, e dopo 15 km di fango e sabbia su un percorso abbastanza tecnico, arrivavo con ancora un po’ di energie per 3.5km finali di corsa nel parco circostante.

Ancora una volta, nonostante la distanza ridotta (era uno sprint triathlon) rimontavo, per arrivare al traguardo decimo (la prima top 10 assoluta!), quarto di categoria.

I dettagli della gara potete trovarli qui:

Nuoto: http://connect.garmin.com/activity/478857624

Mountain Bike: http://connect.garmin.com/activity/478857628

Campestre: http://connect.garmin.com/activity/478857637

Sasolburg Cross Adventure

Il fango dopo la gara

Il sole finalmente spuntava mentre mi riposavo con la mia bella medaglia, soddisfatto per aver ottenuto il mio migliore risultato dopo ben 8 triathlon. Se solo sapessi nuotare decentemente!

 

Sasolburg Cross Adventure

La mia bellissima medaglia

Sasolburg Cross Adventure

Soddisfatto all’arrivo

Bye bye Soweto

Ci sono voluti 7 anni. Arrivato in Sudafrica nel lontano Luglio del 2007, mi sono sposato con Lindsey qualche mese dopo, nel Marzo del 2008.

Da allora e’ stata una guerra (con battaglie continue ogni due anni, per il rinnovo del visto di soggiorno temporaneo) per ottenere la residenza permanente qui in Sudafrica. Sono finito in Lesotho, Botwsana e da quando il visto mi era scaduto a Gennaio, sono stato tecnicamente un clandestino.

Ma ieri, finalmente, ho ottenuto il visto finale:

Finally my visa arrived!

Finally my visa arrived!

Finally my visa arrived!

Cosa cambia?
Finalmente potro’ ottenere l’ID card sudafricana (la carta d’identita’ locale), e con questa potro’ cambiare il mio status da “foreigner” a “resident”, che mi permettera’ di cambiare banca (al momento spendo un sacco in spese bancarie utilizzando il mio non-resident account), votare (non che mi interessi piu’ di tanto), riorganizzare il mutuo ad un tasso migliore (essendo a rischio minore) e, soprattutto, non dovro’ passare le mia mattinate a Soweto durante il periodo di rinnovo visa, evitando file come questa:

Finally my visa arrived!

L’idea di non tornarci piu’ a fare file chilometriche e portare chili di documenti (di cui la meta’ ogni 2 anni dovevo recuperare in Italia)  mi rende felici. Certo, dovro’ iniziare a registrare il mio business anche qui (e non solo a Londra), ma sinceramente sono ben felice di pagare le tasse locali. Basta che non abbiano piu’ scusa per cacciarmi via…

 

Verso la fine di una lunga stagione sportiva…

Aprile e’ ormai alle porte, e l’arrivo dell’inverno (qui in Sudafrica le stagioni sono tutte all’incontrario) probabilmente mi obblighera’ a rallentare un po’ e prendermi qualche settimana di riposo senza calcio, corse o triathlon.

Con la vittoria in campionato settimana scorsa, domenica era arrivato il momento di partecipare in quella che dovrebbe essere l’ultima gara del calendario di triathlon nelle zone circostanti: l’XDirt di Buffelspoort (lo stesso posto in cui si svolge la ben piu’ famosa Xterra).

Il triathlon era uno strano ibrido, in cui potevi scegliere, dopo 600 metri di nuoto, di continuare la gara sulla Mountain Bike (13km) nel percorso offroad, oppure salire sulla bici da corsa e farsi 20km intorno al lago. La parte di corsa finale era di solo 4km, intorno al parco.

Sia io che Curtis decidavamo di utilizzare le bici da corsa. Entrambi stanchi per diversi motivi (infortuni e generale stanchezza dopo una stagione piena di sport), nuotavamo la prima parte totalmente rilassati, lasciando partire il gruppo di testa e arrivano con quello finale in poco piu’ di 15 minuti.

La maggior parte dei sorpassi avvenivano durante i 20km sulla strada, soprattutto sulla salitona intorno a meta’ percorso, che stroncava un po’ di partecipanti. Curtis finiva la parte in bici 2 minuti dietro di me, e i 2 due minuti rimanevano bene o male immutati fino alla fine. 4km non sono tanti per provare a colmare il gap…

Alla fine mi classificavo 25esimo. Il tempo finale non era malaccio (1 ora e 24, 6 minuti sotto l’ora e mezzo che era il mio obiettivo iniziale), e, dopo la gara, mi rilassavo nel lago con una birra ghiacciata, felice di aver terminato la mia prima stagione di triatleta senza essere affogato…

I dettagli della gara potete trovarli qui:

Sezione di nuoto: http://connect.garmin.com/activity/470351792
Sezione di bici: http://connect.garmin.com/activity/470351805
Sezione di corsa: http://connect.garmin.com/activity/470351834

Tutte le foto potete trovarle qui: https://www.flickr.com/photos/olafmeister/sets/72157643199902925/

Transition area is ready

L’area di transizione

Curtis and I

Con Curtis prima della gara

With Curtis at the end of the race

Con Curtis poco dopo la gara

The Medal!

Un’altra medaglia

Everyone is going...

L’area di transizione alla fine della gara…

Campioni di fine estate

I campionati sudafricani, (almeno in questa regione), organizzati dalle sezioni locali (come avevo accennato in questo articolo, non esiste una struttura piramidale solida come in Italia), cambiano regole ogni anno.

Quest’anno ad esempio il campionato e’ stato spaccato in due: un campionato estivo (Summer League, iniziato Novembre scorso, terminato ieri), ed uno invernale (Winter League, che iniziera’ a Maggio per terminare ad inizio Ottobre).  

I motivi? Ce ne sono parecchi. L’interesse generale e’ piu’ alto con un campionato ridotto in squadre e giornate (ci sono meno partite inutili).
Senza contare che dopo la pagliacciata dello scorso anno (squadre “nere” che si presentavano 1 ora e mezzo dopo il calcio d’inizio, oppure scomparivano dopo qualche giornata), almeno adesso e’ stato applicato un filtro (finanziario) per rendere le varie categorie piu’ solide.
Le squadre provenienti dai distretti piu’ poveri si sono iscritte solo al campionato invernale, ed eviteranno di non presentarsi a troppe partite grazie al diminuito numero di incontri.

Tutto questo preambolo solo per spiegare come mai, a fine Marzo, mi ritrovo a festeggiare un titolo di campione di lega (seconda divisione) quando solo ad Ottobre avevo terminato lo scorso campionato.

In verita’ avevamo avuto la certezza matematica di finire il campionato al primo posto tre settimane fa, ma per tre settimane non abbiamo giocato per vari motivi (leggi: diluvi universali).

E cosi’, mercoledi’ sera, ci siamo presentati allo stadio di Randburg con un unico obiettivo: non perdere per rimanere con uno “zero” nella colonna dedicata alle partite perse. Si, siamo riusciti a chiudere il campionato imbattuti, dopo aver concluso la serata con un 4-2 fuoricasa.

Nella mia posizione avanzata ho segnato il primo goal della serata (di testa), davanti a Lindsey venuta a vedermi per l’occasione (viene solo per le finali…). Alla fine ho concluso il mio campionato con 12 goal e 12 assist, non male direi.

I festeggiamenti non sono stati eccessivi cosi’ come dopo la vittoria in coppa di lega lo scorso anno (vincere una finale in una partita secca e’ sempre un piacere immenso), ma non importa.

A quasi 37 anni vincere e’ sempre un’esperienza incredibile….

Qualche foto:

Panorama F.C. League Champions 2014

Pre-partite col mio compare bulgaro Stoyan.

Panorama F.C. League Champions 2014

Riscaldamento.

Panorama F.C. League Champions 2014

L’italiano solitario…

Panorama F.C. League Champions 2014

Foto di gruppo! 

Panorama F.C. League Champions 2014

Panorama F.C. League Champions 2014

Campioni!