10 giorni in Europa. Da solo. In assenza di Lindsey, ho praticamente passato il tempo in ufficio a Londra, oppure a casa a Canegrate, uscendo soltanto per incontrare amici, andare a bere ed andare a correre.
Certo, di spesa ne ho fatta un sacco. Grazie al gentile limite per i bagagli che Emirates offre (30kg in economica), sono partito con 19kg e sono tornato con 31kg.
Il motivo? Raccolta di acquisti online su amazon.co.uk a Londra e un sacco (una valigia in pratica) di salumi e formaggi, inclusi mezzo chilo di pecorino e 2 chili di parmigiano.
Una volta sbarcato in Sudafrica potevo aprire una salumeria all’aereporto e guadagnare abbastanza soldi per un altro viaggio europeo.
Qui in Sudafrica posso tranquillamente trovare parmigiano o prosciutto crudo nei supermercati migliori, ma il prezzo e’ tristissimo. Se in Italia un chilo di parmigiano mi costa 13 euro, e un chilo di prosciutto quasi 10, in Sudafrica invece, grazie ad un rand ridotto male, il primo di costa 38 euro al chilo, e il secondo 40…
Senza contare il resto del mio malloppo, Percy Pigs per Lindsey (una ventina di pacchetti), birre dal Birrificio di Legnano (arrivate senza esplodere) e caffe’ di tutti i tipi…
Inutili parlare della parentesi londinese (arrivato, andato in ufficio, dormito dal mio capo, ripetuto la stessa sequenza per 3 giorni e poi ritorno in Italia, in verita’ Londra non l’ho neppure sfiorata…), in quella italiana invece sono riuscito a vedere quasi tutti i componenti della mia famiglia, incluso mio cugino Davide tornato dall’Afghanistan (con i gradi di Capitano, finalmente), alla ricerca di relax tra massaggi cinesi, sushi e bottiglie di Jack Daniels.
(Emirates quasi mi rovinava i piani perdendo i miei bagagli all’andata, anche se poi si sono scusati con una buono pasto per il ritorno per l’aereoporto di Dubai, nonostante la mia richiesta per un upgrade sull’aereo…)
Per fortuna gli eccessi settimanali (pizze, gelati, grigliata da mio padre) sono stati “quasi” bilanciati da una gara di corsa fatta con il solito Beppe dalle parti di Cornaredo: una 14km veloce con arrivo sulla pista di atletica, che mi ha aiutato a digerire l’impossibile mangiato il giorno prima.
L’arrivo di Beppe, con fantastico sprint finale
Jamba & Laura (e mia madre la sera stessa) pero’ riuscivano nell’intento di azzerare i progressi fatti grazie a innumerovoli quantita’ di cibo fornite a pranzo e a cena…
Da mia madre, per la solita mangiata
Poi, senza neppure il tempo di respirare (probabilmente per l’eccesso di birre del Birrificio di Legnano nel mio sistema) risalivo sul mio aereo, in direzione Africa…
Le (poche) foto del mio veloce viaggio le trovate qui: https://www.flickr.com/photos/olafmeister/albums/72157659691415250