Natale in Sudafrica (versione 2014), ovviamente sotto il sole

Per il terzo anno consecutivo mi sono ritrovato, insieme a Lindsey, ad organizzare il Natale a casa nostra. Ormai entrambi siamo abbastanza attrezzati per l’annuale evento, in cui praticamente tutta la famiglia (cugini compresi) vengono a casa nostra. Immagino che internet gratis, la piscina, il pub e ampio spazio all’aperto siano ideali per intrattenere una ventina circa di persone e ben 9 (nove) cani!

Se lo scorso anno la pioggia aveva un po’ complicato le cose, quest’anno il sole ha spazzato via tutti i dubbi e praticamente tutti gli under 50 si sono portati dietro il costume per passare un po’ di tempo nell’acqua.

Potrei mostrarvi le foto (le trovate tutte qui), invece, grazie al grandioso regalo di Lindsey (la gopro hero, modello base), posso farvi vedere un video girato dopo aver messo insieme tutti gli esperimenti fatti durante la giornata, facendo indossare la gopro a Campbell (mio nipote), Jade e Kaitlin (le mie “cugine” teenager sudafricane), Curtis, me e pure Bruce, il mio cane:

Il resto potete immaginarlo: una giornata di preparativi, lunghe chiamate via skype in Italia, carne di tutti i tipi preparata sul fuoco, e un sacco di dessert:

My preparation table

 Il tavolo utilizzato per speziare le carni alle 2 di notte

Some pre-party pictures with the dogs

Mentre tentiamo di fare una foto di famiglia la notte del 24…

Time to start the fire

Tempo di mettere la carne a rosolare sulla brace.

Volley net is up

a piscina prima dell’arrivo degli ospiti

Lindsey beautiful table arrangment

Il tavolo preparato da Lindsey

With Lindsey by the pool

Con Lindsey e una piscina quasi pronta per gli ospiti

With our little santa's helpers

La famiglia Rawson (cugini di Lindsey), gentilmente venuta ad aiutarci prima dell’inizio ufficiale

More presents for the tree

L’albero di Natale e dozzine di regali

Too hot for the fair skinned people

Relax sotto il sole

Group picture (less serious)

Foto di gruppo!

L’ultima gara del 2014

Finalmente, dopo 12 mesi passati a correre, pedalare, nuotare e giocare a calcio (quello non manca mai), e’ arrivato il momento di salutare il 2014 con un’ultima gara, il Trinity Sports triathlon (terza tappa, dopo la pessima prima tappa fatta qualche mese fa).

Trinity Sports Triathlon in Germiston

Stessa distanza (750 metri di nuoto, 20km di bici, 5 di corsa), stesso percorso (intorno al Germiston Lake) ma per una volta risultato diverso. Dopo tre pessimi tentativi, finalmente sono riuscito a scendere sotto i 20 minuti nel lago di Germiston durante la sezione di nuoto (affollatissima), e poi sono riuscito ad andare a ritmi decenti con la bici prima di riuscire a fare i 5km sotto i 25 minuti.

Risultato finale? Sotto il tetto dell’ora e mezza, per la prima volta!

Trinity Sports Triathlon in Germiston

Con me ha partecipato pure Curtis che invece di nuotare ha deciso di partecipare al piu’ facile duathlon (5km di corsa, 20 di bici e poi 2.5 di corsa). Era convinto di finire la sua 5km prima che io finissi la mia parte di nuoto, peccato non potere vedere la sua faccia quando, una volta arrivato in transizione, tutto quello che ha visto era lo spazio occupato dalla bici…

Ovviamente visto che era l’ultima gara siamo andati entrambi a festeggiare. Dove? A Hooter, che ha finalmente aperto a 10 minuti da casa mia…

Trinity Sports Triathlon in Germiston

Fuoco e blackouts

I problemi del Sudafrica sono numerosi.
Un governo assente, che prende ancora il 60% dei voti da persone sulla soglia (e oltre) della poverta’ (grazie a promesse e tradizioni tribali) si ritrova adesso a dover affrontare crisi che potrebbero, alle prossime elezioni, far perdere ancora piu’ voti.

Le idee di Mandela sono ormai da tempo sepolte, e 20 anni di governo dell’ANC (“nero”) hanno creato una nuova classe sociale, formata soprattutto da tenderpreneurs (una figura tutta sudafricana che abusa delle posizioni di potere per influenzare le decisioni del governo nell’assegnare i ricchissimi contratti che variano dalla manutenzione delle strada alla costruzione di case), e hanno portato molte piu’ persone di 20 anni fa alla deriva dal punto di vista sociale ed economico.

La criminalita’ e’ rampante, la violenza, soprattutto domestica,  tra le varie misogine etnie locali continua a fare danni e la carenza di manutenzione per infrastrutture importanti (strade, acquedotti etc..) non aiuta nessuno.

Ultimamente il Sudafrica si ritrova ad affrontare problemi con l’infrastruttura elettrica. Pessimi contratti di manutenzione e ritardi decennali nella costruzione di nuove centrali, oltre ai costanti furti di cavi, hanno riportato la nazione al terrible periodi di load shedding del 2008, tra l’altro affrontato personalmente, con giorni passati senza poter lavorare.

Di cosa si tratta? Durante la giornata, intere zone abitate vengono staccate dalla rete elettrica per periodi di 4 ore alla volte, per alleggerire l’utilizzo, visto che Eskom (l’Enel locale) non riesce a generare abbastanza elettricita’ (nonostante il costo della stessa sia salita del 25% ogni anno e nonostante i miliardi spesi per costruire centrali elettriche mai finite). Ogni tanto invece di 4 sono 6. Io per sopravvivere alla giornata lavorativa ho comprato un generatore a benzina, ma pensate alle piccole – medie imprese che hanno bisogno di corrente continua (chiunque venda cibo, oppure fabbriche che producono materiali di qualsiasi tipo). Un disastro.

Stanco dei continui problemi, ho deciso di convertire la cucina. Invece di utilizzare la corrente (come fanno tutti qui…), con Lindsey sono andato a comprarmi una cappa, dei fornelli a gas e un nuovo forno lunedi’ scorso.

The original kitchen

 

I vecchi fornelli

E in 4 giorni di duro lavoro, mi ritrovo adesso a potere cucinare anche senza elettricita’.

Old extractor removed

 

Le vecchie piastrelle

Removal of old tiles

 

Dopo aver tirato tutto via

Getting rid of the border between tiles

 

Anche il vecchio bordo e’ stato rimosso

Lindsey helps me with the oven fitting

 

Lindsey mi aiuta

And it's in! New kitchen completed

 

Il risultato finale

Certo, in 4 giorni ho dovuto tirare via il vecchio forno e la vecchia cappa (che nascondeva le terribili piastrelle lasciate li’ durante il rinnovo della cucina del 2009), comprare le nuove piastrelle (modello mosaico), organizzare qualcuno per aiutarmi mentre continuavo con il mio normal lavoro, e organizzare l’installazione dell’impianto del gas (via bombola di 9kg) per ottenere l’ottimo risultato finale.

Cosi’, mentre il Sudafrica continua ad avere problemi, io e Lindsey possiamo continuare a cucinare (col gas), fare andare avanti la casa e l’ufficio (col il generatore) ed avere acqua calda (via pannelli solari).

Eskom, puoi andare a quel paese.

Cooking some burgers on the fire

 

Fuoco! E Hamburgers.

Lungo il Vaal, tra riposo e sport

Il Vaal River (il fiume che divide il Gauteng dal Free State, a 1 ora da casa mia) non e’ molto considerato dai turisti, e grazie ai prezzi ancora decenti, molte famiglie (con possibilita’ economiche superiori alla media) hanno costruito le proprie case “estive” lungo il fiume.

The massive houses by the river

 

Le case sul fiume….

Durante l’inverno il fiume e’ gelido, e il vento soffia dovunque (io ci no nuotato, congelando, qualche mese fa) ma durante il lungo periodo estivo, e’ il paradiso: la corrente e’ lenta, fa sempre caldo (almeno fino alla sera, quando arrivano gli acquazzoni), e si possono fare un sacco di sport acquatici.

Invitiati da una collega di Lindsey in occasione del compleanno del marito (la casa e’ della moglie del fratello o qualcosa del genere), non ci siamo fatti scrupoli nell’approfittare dell’ospitalita’ all’interno di una casa enorme, costruita modello palafitta (per evitare problemi quando il fiume decide di fare le bizze).

With Lindsey

 

Con Lindsey in barca

La casa, costruita interamente in legno, era una reggia: 5 stanze da letto, 5 bagni, poltrone e angoli per rilassarsi dovunque, barbecue all’aperto e giardino che andava a finire direttamente sul molo privato.
Il molo privato ovviamente era attrezzato con un motoscafo famigliare, a cui era attaccato un gommone con il quale si poteva sfrecciare sul fiume.

Time for some tube surfing

 

Sfrecciando sul fiume Vaal

 

E cosi’ la giornata e’ andata avanti proprio come potete immaginare: mangiando, bevendo, rilassandosi al sole, nuotando nel fiume e facendo i numeri sul gommone a 50km/h.

A great day at the Vaal River

 

Vista del giardino

Tornati a casa intorno alle 10, mi ritrovavo a dormire sole 6 ore e ritornare nella stessa zona del giorno prima (in verita’ un po’ piu’ a sud), per partecipare al Rockman x-tri (versione corta). La partenza avveniva al Vaal Dam, il lago artificiale creato con una diga. Probabilmente mi sarei ritrovato a nuotare nel mio stesso piscio del giorno prima fatto nel fiume.

Rockman dash 2014

 

Rockman Ultra!

Lo scorso anno, durante la prima edizione, mi ero classificato clamorasamente secondo nella mia categoria, ma sapevo gia’ che stavolta sarebbe stato quasi impossibile. Il parco atleti era cresciuto, e grazie all’arrivo di sponsor importanti, aveva attirato anche i professionisti alla ricerca di risultati prima della pausa natalizia.

Il percorso era diverso, piu’ lungo nella sezione mountain bike (da 13 a 20km) e in quella di corsa campestre (da 3 a 5km). Senza fango ma con rocce e sabbia. Non so quale convenga.

My station is ready!

 

Tutto pronto

Dopo una sezione a nuoto discreta (ho lottato per 300 metri per farmi largo), arrivavo all’area di transizione per iniziare il percorso con la bici e cosa non trovavo? La mia fidata MTB. Una ragazza, probabilmente frastornata dopo aver nuotato lenta come me, aveva per caso scambiato la mia bici, vecchia, blue e nera, con dimensioni maschili, con la sua, nuovissima, bianca e blu, decisamente femminile. Fortunatamente era 10 metri davanti a me e sono riuscito a fermarla in tempo…

The ultra start

 

La partenza della gara Ultra

Durante i 20km intorno al lago riuscivo a superare un po’ di atleti, cercando di conservare energie per la corsa finale. I 5km di corsa campestre erano decisivi per una classifica decente, e riuscivo a superare praticamente tutti quelli che erano arrivati alla seconda zona di transizione 5 minuti prima di me.

Another triathlon finished!

 

Un altro triathlon completato

Arrivavo alla fine 71esimo, 13esimo di categoria, un risultato discreto nonostante la mancanza di allenamento specifico!