Fuoco e blackouts

I problemi del Sudafrica sono numerosi.
Un governo assente, che prende ancora il 60% dei voti da persone sulla soglia (e oltre) della poverta’ (grazie a promesse e tradizioni tribali) si ritrova adesso a dover affrontare crisi che potrebbero, alle prossime elezioni, far perdere ancora piu’ voti.

Le idee di Mandela sono ormai da tempo sepolte, e 20 anni di governo dell’ANC (“nero”) hanno creato una nuova classe sociale, formata soprattutto da tenderpreneurs (una figura tutta sudafricana che abusa delle posizioni di potere per influenzare le decisioni del governo nell’assegnare i ricchissimi contratti che variano dalla manutenzione delle strada alla costruzione di case), e hanno portato molte piu’ persone di 20 anni fa alla deriva dal punto di vista sociale ed economico.

La criminalita’ e’ rampante, la violenza, soprattutto domestica,  tra le varie misogine etnie locali continua a fare danni e la carenza di manutenzione per infrastrutture importanti (strade, acquedotti etc..) non aiuta nessuno.

Ultimamente il Sudafrica si ritrova ad affrontare problemi con l’infrastruttura elettrica. Pessimi contratti di manutenzione e ritardi decennali nella costruzione di nuove centrali, oltre ai costanti furti di cavi, hanno riportato la nazione al terrible periodi di load shedding del 2008, tra l’altro affrontato personalmente, con giorni passati senza poter lavorare.

Di cosa si tratta? Durante la giornata, intere zone abitate vengono staccate dalla rete elettrica per periodi di 4 ore alla volte, per alleggerire l’utilizzo, visto che Eskom (l’Enel locale) non riesce a generare abbastanza elettricita’ (nonostante il costo della stessa sia salita del 25% ogni anno e nonostante i miliardi spesi per costruire centrali elettriche mai finite). Ogni tanto invece di 4 sono 6. Io per sopravvivere alla giornata lavorativa ho comprato un generatore a benzina, ma pensate alle piccole – medie imprese che hanno bisogno di corrente continua (chiunque venda cibo, oppure fabbriche che producono materiali di qualsiasi tipo). Un disastro.

Stanco dei continui problemi, ho deciso di convertire la cucina. Invece di utilizzare la corrente (come fanno tutti qui…), con Lindsey sono andato a comprarmi una cappa, dei fornelli a gas e un nuovo forno lunedi’ scorso.

The original kitchen

 

I vecchi fornelli

E in 4 giorni di duro lavoro, mi ritrovo adesso a potere cucinare anche senza elettricita’.

Old extractor removed

 

Le vecchie piastrelle

Removal of old tiles

 

Dopo aver tirato tutto via

Getting rid of the border between tiles

 

Anche il vecchio bordo e’ stato rimosso

Lindsey helps me with the oven fitting

 

Lindsey mi aiuta

And it's in! New kitchen completed

 

Il risultato finale

Certo, in 4 giorni ho dovuto tirare via il vecchio forno e la vecchia cappa (che nascondeva le terribili piastrelle lasciate li’ durante il rinnovo della cucina del 2009), comprare le nuove piastrelle (modello mosaico), organizzare qualcuno per aiutarmi mentre continuavo con il mio normal lavoro, e organizzare l’installazione dell’impianto del gas (via bombola di 9kg) per ottenere l’ottimo risultato finale.

Cosi’, mentre il Sudafrica continua ad avere problemi, io e Lindsey possiamo continuare a cucinare (col gas), fare andare avanti la casa e l’ufficio (col il generatore) ed avere acqua calda (via pannelli solari).

Eskom, puoi andare a quel paese.

Cooking some burgers on the fire

 

Fuoco! E Hamburgers.

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