Ancora poche settimane

La trafila per avere permesso di soggiorno permanente (e non da rinnovare ogni due anni) e’ stata lunga, ma finalmente qualche mese fa ero riuscito ad ottenerlo, dopo “soli” 6 anni di matrimonio.
Una volta ottenuto il visto, poche settimane piu’ tardi, verso la fine di Aprile, mi presentavo per un altro giro di burocrazia sudafricana (simile a quella italiana, ma in 11 lingue) per fare richiesta dell’ultimo documento necessario: l’ID Card (ovvero la carta d’identita’ sudafricana).

Possedere l’ID card (e soprattutto il numero univoco collegato alla mia figura) mi permettera’ finalmente di convertire il mio conto in banca con FNB (l’unica banca che nel 2007 mi permise di aprire un conto con loro da Londra) da “non-resident foreigner” a “resident”, e sbloccare tutta una serie di paletti che il mio conto presenta al momento: ad esempio nessuno mi puo’ spedire o pagare soldi sul conto, a meno che non sia in valuta estera, non posso ottenere prestiti o carte di credito, e una volta con l’ID in mano potro’ riorganizzare il mutuo con un interesse meno alto dell’attuale (almeno 1-2 punti percentuale piu’ in alto dei residenti)

Purtroppo tra Aprile e Novembre, una richiesta che sarebbe dovuta essere approvata in meno di 2 mesi si e’ bloccata e cosi’ fino a questa mattina non sapevo ancora lo status.
Motivo? Da 12 settimane e’ in atto lo sciopero postale.

Solitamente me ne fregherebbe poco visto che da tempo ho fatto la conversione delle varie bollette verso il digitale, ma purtroppo la mia cartella con tutti i miei documenti e’ rimasta per mesi incastrata in qualche ufficio a Pretoria.

Ma oggi, per la prima volta, interrogando il database delle richieste nazionali (qui tentano di fare tutto via digitale, visto che spedire documenti per esempio a Soweto e’ un po’ un problema…), ho ottenuto questo:

Almost an ID

Lo screengrab e’ pessimo (non che il sito sia meglio), ma finalmente ho notizie riguardanti la mia ID card: la stanno stampando a Pretoria.
Una volta stampata dovrebbe essere qui in 1-2 settimane.
E finalmente le mie mattinate perse nei labirinti burocratici africani saranno finite (anche se iniziero’ ad affrontare i labirinti burocratici italiani per riuscire a dare a Lindsey un passaporto italiano…)

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