Il guerriero Xterra non si ferma davanti ai crampi

L’anno scorso avevo partecipato ed apprezzato particolarmente il triathlon della Xterra series (un circuito mondial di triathlon offroad) che si era svolto a Buffelspoort, a 1 ore e mezza di macchina da casa mia.

Cosi’ anche quest’anno mi sono presentato alla linea di partenza per tentare di migliorare il tempo ottenuto nel 2013

Early wake up, early ride

Alle 5.30 di mattina non sono ancora troppo sveglio

Come al solito il mio compagno di avventura era Curtis, venuto a prelevarmi da casa alle 5.30, in modo da arrivare a destinazione con un po’ di tempo per preparare le nostre stazioni nell’area di transizione.

By the dam

Il Buffelspoort Dam

The transition area entrance for the swim leg

Entrata nell’area di transizione dopo la nuotata

Rispetto allo scorso anno, il sole si nascondeva dietro alle nuvole, e un po’ di vento rovinava la calma assoluta del lago. Nuotare in acqua mossa per me era un po’ una novita’, e infatti, una volta analizzata la performance catturara dal mio fidato Garmin, praticamente scoprivo che non ero riuscito ad andare dritto per piu’ di 20 metri, finendo a nuotare quasi il doppio della distanza…

The dam is ready for us

Tutto pronto

The transition area is slowly getting packed

Circa 1000 partecipanti si preparano

And so am I

Eccomi di fianco alla mia stazione

Uscito dall’acqua circa 20 secondi dietro Curtis, lo superavo nell’area di transizione, e partivo con la mia vecchia (e ormai sul punto di morire) mountain bike sul durissimo percorso. 17km in bici non sono tanti, ma se devi scalare salite piene di rocce appuntite e poi scendere velocemente tentando di frenare in tempo per evitare di essere sbattuto contro un albero, oppure senza rimanere bloccato nella sabbia, allora tutto cambia.

A differenza di Curtis io ancora non sono troppo spericolato sulla mia MTB (che tra l’altro manca di sospensioni…) e dopo averlo tenuto a distanza visiva per quasi tutta la gara, l’ho lasciato andare negli ultimi 2 km, quando le rocce iniziavano a colpire la mia bici ogni volta che tentavo di evitarle…

Curtis arrivava nell’ultime area di transizione con circa un minuti di vantaggio, ma lo superavo grazie ad un cambio velocissimo. Mentre lui era un migliore nuotatore e ciclista di me, io sapevo di poterlo superare senza problemi nella corsa, una 6km finale che consisteva in attraversare il fondo di una diga (potete immaginare i gradoni per scendere e poi per risalire, in pratica un’arrampicata) e poi su e giu’ sulla montagna prima di un’ultima discesa.

Sull’ultima salita le gambe mi crollavano grazie ai crampi spuntati quasi dal nulla, ma riuscivo comunque a completare la corsa e finire 11 minuti piu’ veloce dello scorso anno, con miglioramenti in tutte e tre le discipline.

Minutes after finishing

Pochi minuti dopo l’arrivo

The nice medal

Un’altra spettacolare medaglia

My bicycle is a bit dirty after the race...

La mia povera bici dopo 17km di rocce, sabbia e polvere…

Curtis chiudeva anche lui sotto le 2 ore (il nostro obiettivo iniziale) e poi era tempo di massaggi, birra e riposo sotto il sole appena spuntato fuori…

Tutte le info sulla gara qui: http://connect.garmin.com/activity/435879702 oppure qui http://runkeeper.com/user/olafek/activity/297087631

Tutte le foto (in attesa di quelle ufficiali) qui: http://www.flickr.com/photos/olafmeister/sets/72157640214893993/

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