Ieri doveva essere una giornata auto-celebrativa.
Il Northsider (il giornale locale, tiratura circa 30.000 copie ogni giovedi’), sulla sezione sportiva (che in pure stile anglo-sassone e’ sempre alla fine del giornale), presentava questo:
Certo, dell’intervista durata circa 45 minuti sono usciti solo alcuni punti salienti (mi piace il calcio, ma va? ma quando mai l’ho chiamato Soccer????) e hanno scovato due foto su internet, una del mio triathlon di Gennaio e una della recente gara di Mountain Bike fatta con Lindsey.
Ovviamente fa piacere diventare di colpo cosi’ rilevante per i giornalisti locali, anche se i miei risultati sicuramente non gridano al miracolo, visto che non vinco mai (a meno di giocare a calcio).
Ma si sa, se non succede nient’altro la foto di un italiano che vive in Sudafrica e che adora lo sport fa sempre bene per il morale dei lettori.
Ma torniamo alla frase iniziale. Doveva essere un giorno di festa.
E invece una tempesta incredibile (grandine, fulmini, vento, acqua e fango) mi ha gentilmente rovinato pomeriggio e sera, facendo crollare un pezzo del muro di cinta e creando un po’ di scompigli praticamente dovunque.
La mia piscina, che utilizzo per allenarmi per il prossimo triathlon (domenica prossima) ha cambiato colore e tipologia: ora e’ marrone, piena di foglie e fango, e i cani sono gli unici che apprezzano il cambiamento. La temperatura dell’acqua, che fino a ieri toccava i 25 gradi, e crollata, grazie all grandine sciolta, di ben 15 gradi!
Praticamente da ieri non ho smesso di alternare sessioni di lavoro sul computer con pulizie generali nel giardino…