Northsider, pagina sportiva

Ieri doveva essere una giornata auto-celebrativa.
Il Northsider (il giornale locale, tiratura circa 30.000 copie ogni giovedi’), sulla sezione sportiva (che in pure stile anglo-sassone e’ sempre alla fine del giornale), presentava questo:

Article on the northsider

Certo, dell’intervista durata circa 45 minuti sono usciti solo alcuni punti salienti (mi piace il calcio, ma va? ma quando mai l’ho chiamato Soccer????) e hanno scovato due foto su internet, una del mio triathlon di Gennaio e una della recente gara di Mountain Bike fatta con Lindsey.

Ovviamente fa piacere diventare di colpo cosi’ rilevante per i giornalisti locali, anche se i miei risultati sicuramente non gridano al miracolo, visto che non vinco mai (a meno di giocare a calcio).
Ma si sa, se non succede nient’altro la foto di un italiano che vive in Sudafrica e che adora lo sport fa sempre bene per il morale dei lettori.

Ma torniamo alla frase iniziale. Doveva essere un giorno di festa.
E invece una tempesta incredibile (grandine, fulmini, vento, acqua e fango) mi ha gentilmente rovinato pomeriggio e sera, facendo crollare un pezzo del muro di cinta e creando un po’ di scompigli praticamente dovunque.

La mia piscina, che utilizzo per allenarmi per il prossimo triathlon (domenica prossima) ha cambiato colore e tipologia: ora e’ marrone, piena di foglie e fango, e i cani sono gli unici che apprezzano il cambiamento. La temperatura dell’acqua, che fino a ieri toccava i 25 gradi, e crollata, grazie all grandine sciolta, di ben 15 gradi!

Praticamente da ieri non ho smesso di alternare sessioni di lavoro sul computer con pulizie generali nel giardino…

 

Un mese di sport, parte 3: 40th RAC Tough One con Andy e Jill

La Tough One e’ una corsa di 32km dalle parti di Randburg (a 10km da casa mia).
Sui vari siti specializzati e’ considerata per difficolta’ una delle gare piu’ “toste” in Sudafrica.
Il percorso di 32km presenta lunghissime salite e altrettanto lunghe discese nella prima parte, per poi avere salite piu’ corte ma piu’ ripide (e numerose) nella seconda, quando in generale tutti iniziano a bestemmiare sperando di arrivare al traguardo vivi.

40th RAC Tough One

Tutti pronti alle 6 di mattina

40th RAC Tough One

Alla partenza con Andy

Ho completato la corsa negli ultimi due anni non senza problemi. Sole, crampi e dolori vari (soprattutto se la settimana prima avevo completato la 94.7 di bici) mi avevano aiutato ad ottenere un tempo simile nel 2011 e nel 2012: 3 ore e 22 minuti.

Quest’anno, dopo la migliore gara di bici degli ultimi anni, volevo migliorare il mio tempo. Dopotutto solo poco piu’ di un mese fa avevo distrutto il mio personale sulla 50km di quasi mezz’ora, ed, nonostante i chilometri accumulati nelle gambe nelle ultime settimane, sentivo di essere ancora in forma.

L’affolata partenza non faceva per me, e lasciavo dietro Andy (alla sua prima Tough One) e Jill (alla sua terza) dietro di me, cercando di superare in uno sprint (in salita…) il gruppo di corridori che mi avrebbero bloccato il primo chilometro.

Poi, dopo avere preso il ritmo (tenuto grazie al solito Garmin), ho mantenuto un’andatura migliore di quella programmata inizialmente adottando la stessa tattica usata nella 50km: corri ad un’andatura ma regolare, e quando arrivano le salite o quando inizi ad essere stanco dovresti avere abbastanza tempo per superare il tuo record.

Ed infatti e’ andata proprio cosi’: una prima parte velocissima, e una seconda lenta (ma non troppo) sotto il sole, a continuare a salire fino all’arrivo, con un risultato per me clamoroso: sotto le tre ore! Risultato che mi consentiva di ottenere la medaglia speciale data a quelli che riuscivano a finire sotto il tetto dei 180 minuti.

40th RAC Tough One

La speciale medaglia

40th RAC Tough One

Un altro Joburg duathlon completato

40th RAC Tough One

Ecco Andy all’arrivo

40th RAC Tough One

E qui invece tocca a Jill

40th RAC Tough One

I tre moschettieri

Cosi’, stanco e soddisfatto, e dopo avere ricevuto anche la medaglia per avere completato il duathlon di Johannesburg (94.7 di bici + 32km di corsa), mi rilassavo con Curtis, arrivato a tifare, e dopo circa un’ora vedevo arrivare Andy, stanco ma sotto il tetto delle 4 ore, e Jill, che, nonostante gli ultimi infortuni, arrivava con un tempo migliore di circa 20 minuti rispetto alle scorse edizioni.

E adesso, dopo tre settimane di sport vari, mi manca solo l’ultimo evento domenica prossima: il Rockman XTRI (un triathlon offroad, i miei preferiti) dalle parti del Vaal Dam. Ci si sente settimana prossima…

(Ecco i dettagli della gara su garmin connect: http://connect.garmin.com/activity/408001980 oppure su runkeeper: http://runkeeper.com/user/olafek/activity/273957729?&tripIdBase36=4j3v4x)

 

Curiose storie sportive

Si sa che faccio un sacco di sport, di tutti i tipi. E che solitamente documento (quando posso) le mie esperienze sportive con upload continui su flickr, facebook e i miei due siti, questo qui (in italiano) e quello inglese.

Tre giorni fa una giornalista e’ venuta ad intervistarmi per il giornale locale, perche’ dopo aver fatto una ricerca (non oso immaginare di quale tipo), ha trovato un sacco di foto di me su google mentre faccio sport nella zona.
Probabilmente cercava qualcosa del tipo “italiano sudato”…

Stamattina invece Andy mi manda in forward la newsletter di Runner’s World, edizione sudafrica, con la lista delle prossime gare di questa settimana.

Ecco uno screenshot (il link e’ questo: http://us1.campaign-archive1.com/?u=58be74b6847799b3ecbabce7d&id=aa00507f45&e=ae5d29dfa3)

My face on runner's world

Chi e’ quella figura che corre davanti ad un palazzo in Pretoria? Sono io. CINQUE ANNI FA, nell’unica edizione della Tom Jenkins challenge a cui ho partecipato. Tra l’altro sto facendo finta di correre, visto che avevo finito la gara molto tempo prima e quella era una foto di Jill fatta al momento per avere un ricordo della gara.

La foto originale e’ qui:

Tom Jenkins 10km, Pretoria

Adesso aspettiamo solo la stampa dell’intervista e poi dovro’ firmare autografi…

UPDATE

Ho appena scoperto che sono finito pure sul sito ufficiale, con la fantastica descrizione della gara:

“C’e’ una famosa e lunga salita di 800 metri costruita da italiani prigionieri di guerra della seconda guerra mondiale…”

On runner's world website

Un mese di sport, parte 2: 94.7 Cycle Challenge con Curtis

Dopo 4 edizioni passate a percorrere i circa 95km della Momentum Cycle Challenge (la seconda gara ciclista con piu’ partecipanti al mondo, dopo la Cape Argos in Cape Town, sempre in Sudafrica) con una mountain bike adattata , quest’anno io e Curtis abbiamo deciso di cercare di migliorare il nostro tempo (intorno alle 4 ore e mezza) utilizzando una bicicletta da corsa.

Cycle challenge 2013
La mia nuova bici, pronta per dominare la strada

Mentre Curtis si faceva prestare la sua da un amico che quest’anno decideva di non partecipare, io prendevo la via opposta, comprandone una di seconda mano su gumtree.
Comprare una bici nuova mi sarebbe costato troppo (una bici da corsa decente costa intorno ai 15000 rand, circa 1100 euro), ma fortunatamente ne trovavo una a buon mercato (a 2500 rand, 200 euro o poco meno) che dovevo semplicemente configurare per adattarla al mio modo di pedalare.

Con poche decine di chilometri di allenamento, ci presentavamo alla partenza di mattina presto, verso le 8.
Alle 8.50 il nostro gruppo finalmente partiva (il primo gruppo era partito alle 5.30, potete immaginare quante persone partecipavano – circa 20.000) sotto un sole cocente.

Cycle challenge 2013
Tutto pronto!

Cycle challenge 2013

Con Curtis

Cycle challenge 2013
In attesa della partenza…

La nostra velocita’ era immediatamente piu’ elevata rispetto agli anni passati (vorrei vedere) ma il sellino da corsa dava presto fastidio ad entrambi, visto che avevamo sottovalutato l’importanza di non comprarne uno decente.

Cycle challenge 2013

Curtis (sulla sinistra) scatta

Cycle challenge 2013

Il passaggio sul Mandela Bridge

Dopo una prima parte abbastanza veloce, che attraversava una Johannesburg chiusa per il traffico (succede solo una volta all’anno) e poi la zona ovest della citta’ (con discese spericolate in cui toccavamo quasi i 70km all’ora) arrivavamo prima del solito sulla brutale N4, il lungo pezzo di autostrada in costante salita in cui passavamo una 20ina di chilometri sotto il sole, con un asfalto che quasi si scioglieva, e con un caldissimo vento che – ovviamente – soffiava in senso contrario).

Cycle challenge 2013

Cycle challenge 2013

Eccomi in azione

Su lunghe salite come queste avevo nostalgia della mountain bike, che possiede una terza ruota dentata (la piu’ piccola) che permette di salire con pedalate leggere (e aiuta ad avere piu’ controllo sui classici percorsi da mountain bike). Invece sulle bici da corsa ci sono di solito solo due ruote dentate, e una volta azionato il deragliatore per portare la catena su quella piu’ piccola, bisogna alzare il culo e spingere sui pedali.

Una volta detto addio alla N4 (in cui la maggiore parte dei partecipanti si ritira, se non si sono distrutti cadendo sulle discese precedenti…) spingevamo sui saliscendi finali e arrivavamo insieme all’ultima curva, dove l’accordo era di fare uno sprint da Giro d’Italia. Sprint che vincevo senza problemi, arrivando davati a Curtis per la quinta volta in cinque edizioni.

Cycle challenge 2013

Una lunghissima salita

Dopo aver preso la medaglia e aver speso una buona mezz’ora nel centro massaggi (purtroppo nonostante la presenza dell’80% di donne entrambi finivamo ad essere messi a posto da fisioterapisti maschi…), salutavamo la Waterfall Estate, dove ogni anno la gare termina, per andare a bere birra e mangiare ali di pollo al poco distante Hooters locale, e festeggiare il tempo finale. Con 3 ore e 46 minuti avevamo distrutto il nostro record personale di quasi 45 minuti!

Cycle challenge 2013

Un’altra medaglia

Cycle challenge 2013

Il centro massaggi


Dettagliate info sulla gara le trovate qui: http://connect.garmin.com/activity/405364868

Le varie foto scattate durante la gara (in attesa di quelle ufficiali) le trovate qui: http://www.flickr.com/photos/olafmeister/sets/72157637798602183/

Momentum Mountain Bike Challenge: qualche foto ufficiale

Ed eccoci qui, in tutta la nostra gloria sportiva, durante i 30 km della gara di Mountain Bike (e tra 3 giorni dovra’ salire sulla mia bici da corsa per una gara da quasi 100km…)

Official Pictures Momentum Mountain Bike Challenge 2013

Alla partenza

Official Pictures Momentum Mountain Bike Challenge 2013

Durante la prima parte della gara

Official Pictures Momentum Mountain Bike Challenge 2013

Lindsey decide di affrontare la pazza discesa

Official Pictures Momentum Mountain Bike Challenge 2013

Senza probemi!

Official Pictures Momentum Mountain Bike Challenge 2013

Lindsey all’arrivo

Official Pictures Momentum Mountain Bike Challenge 2013

Eccomi qui, pochi secondi dopo