Salvare il salvabile

E cosi’ il server che ospitava il mio sito (e quello di numerosi clienti) e’ letteralmente esploso, o almeno e’ quello che ci hanno riferito dalla sala macchine. Piu’ probabilmente e’ semplicemente morto e hanno inventato scuse per giustificare l’accaduto. Un incendio nella sala server e’ un ottima scusa per spiegare la mancanza di backup…

Fortunatamente, dopo 4 giorni di 20 ore trascorse a salvare il salvabile tramite i miei backup, alcune sincronizzazioni fatte una settimana fa e la fantastica web cache di google, sono riuscito a recuperare quasi tutto. Qualche cliente a perso dei dati, e solo 2 delle circa 60 web application installate sono andate in malora.

Ho perso qualche foto sul vecchio sito (www.o2ip.com) ma per fortuna tutte le foto su questa parte italiana sono da tempo ospitate su flickr…

 

Cinquanta chilometri e la gioia di un blocco di ghiaccio

Siete a Milano. E volete andare a Bergamo. Avete a disposizione la macchina, il treno, pure la bici. Eppure decidete di correre da una citta’ all’altra. In estate. Quando fa caldo e la pelle brucia e non piove mai.

Ho appena finito la mia prima 50km. La city2city. Da Pretoria fino a Johannesburg, una lunghissima linea retta che ho completato da punto A (Centurion Gautrain Station) fino al punto B (James Ethel Grey Park) in 5 ore e 24 minuti circa.

Sono distrutto, ma non tanto quanto maratone precedenti. Non sapendo come gestire 50km, e con una partita di calcio (persa 0-1) meno di 24 ore prima nelle gambe, ho deciso semplicemente di prendermela con calma tentando di mantenere un’andatura rilassata, circa 6 minuti per ogni chilometro. Pretoria di trova a 1200 s.l.m., Johannesburg a 1700.

In pratica una corsa fatta di lunghissime salite e rapide discese ogni volta che il percoso richiedeva di passare sopra l’autostrada.

Due foto alla partenza:

City2city

Le mia gambe pronte e fasciate

City2city

Tutti felici prima di soffrire…

I primi 35km sono stati abbastanza tranquilli, ma il caldo (il sole continuava a battere solo sulla parte sinistra del corpo, visto che correvo verso Sud) ha iniziato lentamente a cucinarmi. Per fortuna l’organizzazione era splendida, con, soprattutto negli ultimi, durissimi, 15km, numerose stazioni dove ho trovato acqua, coca, frutta e ghiaccio per massaggiare i muscoli.

Al chilometro 40 ero vicino ad avere i crampi, che volevo evitare (martedi’ sera gioco ancora l’ennesimo recupero di campionato e ultima partita stagionale!), quando da una casa sul percorso e’ uscita una big mama (probabilmente la colf di qualche casa) che, con in mano un blocco di ghiaccio, ha iniziato a massaggiare i corridori a pezzi. Quello e’ stato l’unico momento in cui ho sofferto davvero, ma il ghiaccio sui muscoli mi e’ servito a farmi andare avanti i 10 km finali.

L’arrivo come al solito mi ha visto fare uno sprint folle negli ultimi 200 metri, battendo una decina di corridori ormai veloci quanto mia nonna, e, dopo aver preso la medaglia, mi sono trascinato al tendone dei massaggiatori dove per 30 minuti si sono presi cura dei miei muscoli a pezzi…

Foto ne ho fatte poche (aspettero’ lo foto ufficiali), pero’ runkeeper su iphone stavolta e’ durata praticamente l’intero percorso, e quindi qui sotto potete vedere le caratteristiche della gara:

(I dettagli complete come al solito qui)

City2city Ultra Marathon