Ke Nako

Qui si sta facendo festa da 2 giorni.

Da quando hanno permesso ai giocatori del Sudafrica di sfilare a Bryanston circondati da 200000 tifosi impazziti (le sfilata col bus scoperto non si fanno di solito quando si vince qualcosa?) sento continuamente il suono delle vuvuzela (che dovrebbe essere confinato solo allo stadio) e dei clacson, e bandiere dovunque.

Tra poco ci sara’ le cerimonia di apertura e poi il Sudafrica affrontera’ il Messico (ho incontraro i primi messicani ieri al supermercato locale…), squadra che deve battere se vogliono sperare di passare il turno (e dai Bafana Bafana, buttate fuori almeno la Francia!)

Poi, per un mese, sara’ la solita festa piena di errori arbitrali, sorprese nei primi turni, squadre deludenti, rigori mancati e gioie improvvise.

E, alla fine, solo una nazione su 32 potra’ tirarsela per altri 4 anni adagiandosi sugli allori con il titolo di campione del mondo. Io me la sono tirata per 4 anni, e non credo di riuscire a diventare meno borioso se il titolo decide di rimanere in Italia.

Ke Nako. E’ l’ora.

Voglio la palla (I vincitori la vogliono sempre)

Panorama F.C. League Champions 2010

Il capitano solleva una improvvisata coppa

E’ finita. In gloria.
Dopo il mezzo passo falso di Sabato, ieri sera, in una partita cominciata col sole e 18 gradi e finita tardissimo nell’oscurita e il freddo dei 4 gradi (Italia preparati…), abbiamo dominato il Randburg (ultimo in classifica) per 5-0 e conquistato quell’ultimo punto che ci serviva per superarli in classifica, davanti all’intera societa’ calcistica e i tifosi improvvisati, ansiosi di vedere una squadra vincere il campionato per la prima volta dal 2002.

Personalmente, dopo l’intero scorso anno passato perlopiu’ infortunato o in panchina, quest’anno e’ stata un rivincita personale. Non poter far parte della squadra titolare nell’ultimo, disastroso, turno di campionato del 2009 (partita persa 0-3 e campionato perso sul campo di casa) mi aveva un po’ disilluso sulle possibilita’ di fare un campionato migliore, giocando con un po’ di continuita’.

Dopo i primi due turni, invece, e’ arrivato il trasferimento che mi ha salvato l’anno. Sono passato dal Panorama III al Panorama IV.

In Sudafrica il numero di club calcisitici e’ limitato ma il numero di giocatori non lo e’ per niente. Cosi’ le squadre vengono divise in base a diverse considerazioni (eta’, esperienza, amicizia, date degli allenamenti…) e arrivano, nel caso del Panorama, fino ad avere 7 o 8 squadre senior che si battono in diversi campionati regionali.

Io sono stato traferito su richiesta di Ford, l’allenatore del Panorama IV, nella sua squadra, insieme al mio vecchio compare bulgaro (e reduce della squadra del 2008) Stoy.

Sono stato fatto capitano dopo 2 turni giusto perche’ ero uno dei pochi a poter tenere a bada un centrocampo fatto di individui forse un po’ troppo pazzi.
Si’, probabilmente ho perso la voce troppe volte urlando il posizionamento di quei giocatori fuori ruolo, ma a quanto pare e’ servito.
La reputazione di straniero con esperienza internazionale mi ha aiutato non poco.

Panorama F.C. League Champions 20

Dopo 8 anni finalmente una vittoria per il Panorama

Panorama F.C. League Champions 20

2 anni dopo festeggio ancora con Stoy

Senza contare i miei discorsi pre-partita, ispirati ai film sportivi che da anni raccolgo in dvd (e non devo neanche tradurre in italiano, ma solo riadattarli per il contesto calcistico).

Dopo la disfatta di sabato, ho usato questo ieri sera:

Guardate il compagno che avete accanto, guardatelo negli occhi. Ci troverete un uomo determinato a guadagnare terreno con voi, un uomo che si sacrifichera’ per questa squadra, consapevole che quando sara’ il momento, voi farete lo stesso per lui. Questo e’ essere una squadra. O risorgiamo oggi tutti insieme, o saremo annientati, individualmente. E’ il calcio ragazzi, e’ tutto qui.

Il vantaggio di essere uno dei pochi trentenni ha reso possibile l’utilizzo di frasi storiche da film che i teengar di adesso considerano troppo vecchi per essere guardati (Any Given Sunday, da cui e’ tratta bene o male la frase sopra, e’ del 2001, 9 anni fa…)

Ma durante il campionato avevo tirato fuori perle da tutti quei film sportivi (di solito di football americano) che alla fine mi sono serviti a qualcosa. (il titolo dell’articolo viene direttamente da The Replacements…)

Panorama F.C. League Champions 20

Ora di riempire la coppa di Guinness…

Panorama F.C. League Champions 20

…per poi scolarsene 2 litri in (quasi) un colpo solo

E cosi’, da condottiero a tenere la squadra sempre compatta in un 3-5-2 insolito per un campionato dove tutti giocano col solito 4-4-2, abbiamo dominato per l’intera stagione.

Il filotto di 9 vittorie consecutive ci ha portato in vetta, dove dopo pochi turni gia’ si capiva che il campionato sarebbe stato deciso tra noi e Dainfern. In casa abbiamo inflitto la prima (e unica) sconfitta ai nostri rivali, e loro ci hanno ripagato con la stessa moneta sabato scorso.

Grazie ad una differenza reti fenomenale, siamo arrivati a ieri sera, dove ci serviva un punto contro l’ultima in classifica. E cosi’ e’ stato.

League champions!
Il giorno dopo, il nome dei vincitori e’ inciso sulla coppa

Panorama F.C. League Champions 20
Da Canegrate con furore

Finalmente senza infortuni, ho letteralmente portato a spasso la squadra avversaria correndo come non mai questa stagione, con la palla o senza. Dei 5 goal segnati, 3 sono usciti dalle mie azioni, e ho colpito la traversa (dannati pali) con un tiro al volo da fuori area di distanza siderale.

Non ho segnato in tutto il campionato (per la prima volta da quando gioco a calcio, dai pulcini dell’Oratorio di Canegrate), ma quello zero in casella val bene una festa, una medaglia da aggiungere alla collezione, e il premio di uomo partita.

E ora posso finalmente iniziare a programmare i miei viaggi per la coppa del mondo, sperando di non essere l’ultimo italiano ad alzare una coppa questo inverno…

Come non gestire la pressione

No, non sto parlando del semi disastro avvenuto sabato fuori da Nigeria – Corea del Nord (anche se ci sono scusanti: i nigeriani accorsi numerosi a spingere e  cercare di entrare e sono per la maggior parte residenti illegali e considerati alla stregua degli albanesi in Italia, e lo stadio dove giocavano non era uno di quelli scelti per il mondiale….)

Per vincere il campionato, il primo in qualsiasi categoria "senior" del Panorama F.C. dal 2002 ad oggi, dovevamo fare solo un punto in due partite: sabato scorso contro il Dainfern, che ci tallonava a 2 punti, o mercoledi’ contro il Randburg ultimo in classifica.

La prima delle due "finali" purtroppo ha complicato le cose: abbiamo perso a Dainfern 2-1, abbiamo perso il primato per un punto (anche se Dainfern le ha ormai giocate tutte), e in generale abbiamo perso la testa.

E’ gia’ difficile, da capitano, cercare di tranquilizzare uno o due giocatori che per qualche strano motivo vogliono soltanto spaccare le gambe all’avversario. E’ impossibile provarne a tranquillizzarne 5 o 6, dopo che tutti hanno ricevuto un cartellino giallo (alcuni poi meritavano il rosso, in tutta onesta’) con l’arbitro che ormai aveva perso il controllo della partita.

Immagino succeda, la pressione di vincere una partita importantissima (la dirigenza al complete della squadra era venuta a vederci, inclusi numerosi giocatori delle altre categorie) puo’ far perdere la testa. Sotto 2-0 dopo aver sbagliato almeno 2-3 goal sotto porta, abbiamo segnato a pochi minuti dalla fine il goal della consolazione.

Con una differenza reti immensamente migliore, ora dobbiamo andare a prenderci quel maledetto punto in trasferta a Randburg, nel derby locale.

Non so come andra’ a finire, ma mercoledi’ in un modo o nell’altro voglio festeggiare il campionato e dimenticare il suicidio collettivo dello scorso anno

Dainfern - Panorama

Ormai e’ dietro l’angolo!

Immaginatevi la scena. Siete nel vostro paese di provincia, e abitate vicino allo stadio comunale.
Di solito l’unico rumore che sentite e’ quello proveniente dalle partite di calcio nel fine settimana, un mormorio continuo interrotto da un fischio dell’arbitro.

Stavolta, qualcosa e’ diverso. Quel mormorio assomiglia molto di piu’ a quel tipo di continuo cantare, urlare, suonare (la vuvuzela in questo caso) che sentite di solito solo nelle partite in TV.

Per caso cambiate canale sul televisore e di colpo, su uno dei 7 canali sportivi, vedete due nazionali giocare sul vostro campo.

E’ quello che sta succedendo qui, dove la maggior parte delle squadre si stanno allenando (o stanno disputando amichevoli) su quei campi da calcio in cui io gioco. Con tre stadi vicinissimi (Pretoria, Soccer City ed Ellis Park a Johannesburg) , la maggior parte delle squadre a deciso di allenarsi nella mia zona.

Il Brasile ha fatto un allenamento a porte aperte e Randburg (10km da qui), prima di partire per le amichevoli con Tanzania e Zimbabwe (ma hanno ancora una squadra di calcio?). L’Honduras ha preso possesso del campo sportivo subito dopo e ci ha negato la partita di martedi’ con cui, semplicemente pareggiando, avremmo vinto il campionato.

L’Australia, ospite di St Sthithians, dove ho giocato 2 settimane fa, ha invece deciso di organizzare un’amichevole con la Danimarca allo stadio comunale di Ruimsig, di fianco alla scuola di Lindsey.

I biglietti erano gratis ma destinati solo alle scuole e cosi’ Lindsey e colleghe sono andate a vedere la partita, e le foto che vedete qui sono state scattate da lei:

Australia - Denmark at Roodepoort Athletic Stadium

Australia - Denmark at Roodepoort Athletic Stadium

Australia - Denmark at Roodepoort Athletic Stadium

Australia - Denmark at Roodepoort Athletic Stadium

E io? Io ero a casa a lavorare, ma sono riuscito a portare in clima mondiale anche i miei due cani:

Cucciola ready for the World Cup

Bruce is ready too for the world cup!