Il capitano solleva una improvvisata coppa
E’ finita. In gloria.
Dopo il mezzo passo falso di Sabato, ieri sera, in una partita cominciata col sole e 18 gradi e finita tardissimo nell’oscurita e il freddo dei 4 gradi (Italia preparati…), abbiamo dominato il Randburg (ultimo in classifica) per 5-0 e conquistato quell’ultimo punto che ci serviva per superarli in classifica, davanti all’intera societa’ calcistica e i tifosi improvvisati, ansiosi di vedere una squadra vincere il campionato per la prima volta dal 2002.
Personalmente, dopo l’intero scorso anno passato perlopiu’ infortunato o in panchina, quest’anno e’ stata un rivincita personale. Non poter far parte della squadra titolare nell’ultimo, disastroso, turno di campionato del 2009 (partita persa 0-3 e campionato perso sul campo di casa) mi aveva un po’ disilluso sulle possibilita’ di fare un campionato migliore, giocando con un po’ di continuita’.
Dopo i primi due turni, invece, e’ arrivato il trasferimento che mi ha salvato l’anno. Sono passato dal Panorama III al Panorama IV.
In Sudafrica il numero di club calcisitici e’ limitato ma il numero di giocatori non lo e’ per niente. Cosi’ le squadre vengono divise in base a diverse considerazioni (eta’, esperienza, amicizia, date degli allenamenti…) e arrivano, nel caso del Panorama, fino ad avere 7 o 8 squadre senior che si battono in diversi campionati regionali.
Io sono stato traferito su richiesta di Ford, l’allenatore del Panorama IV, nella sua squadra, insieme al mio vecchio compare bulgaro (e reduce della squadra del 2008) Stoy.
Sono stato fatto capitano dopo 2 turni giusto perche’ ero uno dei pochi a poter tenere a bada un centrocampo fatto di individui forse un po’ troppo pazzi.
Si’, probabilmente ho perso la voce troppe volte urlando il posizionamento di quei giocatori fuori ruolo, ma a quanto pare e’ servito.
La reputazione di straniero con esperienza internazionale mi ha aiutato non poco.
Dopo 8 anni finalmente una vittoria per il Panorama
2 anni dopo festeggio ancora con Stoy
Senza contare i miei discorsi pre-partita, ispirati ai film sportivi che da anni raccolgo in dvd (e non devo neanche tradurre in italiano, ma solo riadattarli per il contesto calcistico).
Dopo la disfatta di sabato, ho usato questo ieri sera:
“Guardate il compagno che avete accanto, guardatelo negli occhi. Ci troverete un uomo determinato a guadagnare terreno con voi, un uomo che si sacrifichera’ per questa squadra, consapevole che quando sara’ il momento, voi farete lo stesso per lui. Questo e’ essere una squadra. O risorgiamo oggi tutti insieme, o saremo annientati, individualmente. E’ il calcio ragazzi, e’ tutto qui.“
Il vantaggio di essere uno dei pochi trentenni ha reso possibile l’utilizzo di frasi storiche da film che i teengar di adesso considerano troppo vecchi per essere guardati (Any Given Sunday, da cui e’ tratta bene o male la frase sopra, e’ del 2001, 9 anni fa…)
Ma durante il campionato avevo tirato fuori perle da tutti quei film sportivi (di solito di football americano) che alla fine mi sono serviti a qualcosa. (il titolo dell’articolo viene direttamente da The Replacements…)
Ora di riempire la coppa di Guinness…
…per poi scolarsene 2 litri in (quasi) un colpo solo
E cosi’, da condottiero a tenere la squadra sempre compatta in un 3-5-2 insolito per un campionato dove tutti giocano col solito 4-4-2, abbiamo dominato per l’intera stagione.
Il filotto di 9 vittorie consecutive ci ha portato in vetta, dove dopo pochi turni gia’ si capiva che il campionato sarebbe stato deciso tra noi e Dainfern. In casa abbiamo inflitto la prima (e unica) sconfitta ai nostri rivali, e loro ci hanno ripagato con la stessa moneta sabato scorso.
Grazie ad una differenza reti fenomenale, siamo arrivati a ieri sera, dove ci serviva un punto contro l’ultima in classifica. E cosi’ e’ stato.
Il giorno dopo, il nome dei vincitori e’ inciso sulla coppa
Da Canegrate con furore
Finalmente senza infortuni, ho letteralmente portato a spasso la squadra avversaria correndo come non mai questa stagione, con la palla o senza. Dei 5 goal segnati, 3 sono usciti dalle mie azioni, e ho colpito la traversa (dannati pali) con un tiro al volo da fuori area di distanza siderale.
Non ho segnato in tutto il campionato (per la prima volta da quando gioco a calcio, dai pulcini dell’Oratorio di Canegrate), ma quello zero in casella val bene una festa, una medaglia da aggiungere alla collezione, e il premio di uomo partita.
E ora posso finalmente iniziare a programmare i miei viaggi per la coppa del mondo, sperando di non essere l’ultimo italiano ad alzare una coppa questo inverno…