Ultimamente mi arrivano un bel po’ di messaggi via email e richieste di informazioni riguardanti il Sudafrica, in vista della Coppa del Mondo che ormai iniziera’ tra poco piu’ di 200 giorni.
Giungono qui soprattutto richieste di consigli (dove andare, dove stare, cosa fare, cosa non fare) , ma anche sfacciate richieste (“Vengo dall’Italia, visto che sei italiano, mi prendi un biglietto? Qui non riesco a trovarli. Dai ti vengo a trovare per 2 settimane e ci divertiamo, mi porto qualche amico dietro“, ricevuta dal persona semi sconosciuta, amico di amici).
Piuttosto che rispondere ad ogni singola email (o telefonata…), iniziero’ a scrivere delle specie di FAQ pubbliche per chi e’ interessato alla situazione Sudafricana da qui fino ai Mondiali.
Domanda: Sara’ pronto il Sudafrica l’11 Giugno prossimo?
Risposta: Si’ e no. Politici, operatori turistici e semplici lavoratori si rendono conto che gli occhi del mondo sono e saranno sull’unica nazione “europea” del continente Africano pronti a commentare e criticare. Tutti se ne rendono conto, ma ci sono alcuni problemi che non saranno risolti in tempo.
Al momento tutti gli sforzi sono dedicati a completare gli stadi, che saranno pronti in tempo. Alcuni di questi sono gia’ in fase di collaudo, altri, soprattutto quelli costruiti sul nulla (come il bellissimo stadio di Cape Town) saranno pronti sono nella prossima primavere.
Uno dei problemi seri e’ la mancanza di moderne infrastrutture per il trasporto di turisti (stanno allargando le autostrade, ma queste sono gia’ decenti). Progetti importanti come il Gautrain, il trenino che colleghera’ aereporti e stadi in Johannesburg (essenziale per non perdersi o rischiare la vita nel pessimo traffico locale), non sara’ pronto fino a fine Giugno, a Mondiale gia’ iniziato, con tutti i problemi che la fase di test portera’ con se’.
La crisi che sta vivendo Eskom (l’Enel locale) e’ un altro grosso problema.
Distrutta da pratiche di BEE (Black Economic Empowerment) che ha arricchito una classe dirigenziale nera lasciando in condizioni peggiori dell’epoca dell’Apartheid milioni di neri (in pratica invece di investire in espansioni della rete elettrica, necessaria visto l’affluenza di neri dalle campagne a citta’ e hinterland hanno incassato e incassato dandosi regali e bonus senza pensare al futuro, cosa comune anche nella classe politica), Eskom ora ha debiti mostruosi, nonostante solo fino a qualche anno fa vendesse elettricita’ a tutta l’Africa sub Sahariana.
L’anno scorso ci sono stati black out frequenti e quest’anno le centrali elettriche, lasciati in mano a personale non qualificato (ma nero ed economico) continuano a non funzionare.
Vi immaginate un black out durante i rigori dei quarti di finale al Mondiale? Ecco, la Fifa e’ soprattutto preoccupata di eventuali problemi come questo. Gia’ si dice in giro che per evitare blackout sara’ tolta l’elettricita’ a tutte le case nei dintorni…
Un altro problema e’ lo scarso interesse di alcune parti della popolazione. Mentre neri e europei di provenienza inglese / portoghese sono felicissimi, la maggior parte degli Afrikaneer, i bianchi di origine boera, che hanno pero’ un certo potere economico, non capiscono tutto questo entusiasmo.
Il calcio per molti e’ soltanto il terzo sport, dopo rugby e cricket, e con un campionato ridicolo e una nazionale nera (e scarsa), l’interesse e’ rivolta piu’ alle star di Premier League, Liga o Serie A che non ai campioni locali.
Personalmente credo che il Sudafrica fara’ uno sforzo enorme giusto negli ultimi mesi per riuscire a consegnare alla Fifa il primo (e se sgarra, l’ultimo) Mondiale Africano. E’ semplicemente un occasione da non perdere, una manifestazione di successo puo’ attrarre turisti per i prossimo 20 anni…