95 chilometri sembrano non finire mai. Anche se vai relativamente piu’ piano della maggior parte dei ciclisti con la tua mountain bike, e anche se probabilmente non stai spingendo chissa’ quanto, arriva sempre un momento in cui ti dici: ma chi me lo ha fatto fare?
Fortunamente il peggiore momento e’ durato forse 5 minuti, per colpa di strani crampi vicino alle ginocchia. Il resto della gara e’ volata via senza troppa fatica, anche se con un percorso allungato di 2km, sembrava davvero non finire mai.
Non sono un granche’ come ciclista, in salita volo (immendisandomi in Bugno modello giro d’Italia 1990, o Chiappucci… bei tempi) ma poi non riesco mai a trovare un ritmo decente sui lunghi rettilinei. Poi mettici un percorso con salite lunghissime e discese spericolate (ho toccato i 60km/h) e il tempo perso ad aspettare Curtis dopo ogni salita, ed ecco spiegato un tempo decente, ma non eccezionale. Senza contare il dolore del fondoschiena.
Il mio computerino (comprato per 99p su ebay qualche settimana prima, via Hong Kong), segnalava 104km e 4 ore e 29 minuti, ma il chip ufficiale mi ha dato 13 minuti di piu’.
L’organizzazione della seconda gara di bici con piu’ partecipanti al mondo (la prima e’ anche quella in Sudafrica…), e’ stata davvero eccezionale. Tutto e’ filato liscio, nonostante 26000 ciclisti e chissa’ quante macchina parcheggiate intorno alla partenza, e non ci sono stati troppi problemi con i tassisti incazzati, nonostante questi avessereo provato piu’ volte a guidare nelle autostrade bloccate per il traffico (eppure sono stati avvertiti, comne ogni volta negli ultimi 13 anni, mesi fa…).
Non ho visto incidenti clamorosi ma un sacco di persone sono letteralmente crollate per il caldo pazzesco. 4-8 ore sotto 30-35 gradi non sono da prendere alla leggera. Ho visto letteralmente ciclisti davanti a me fermarsi e non rialzarsi piu’. Su 26000 partecipanti leggo che 17000 sono arrivati in fondo. Il resto si e’ ritirato oppure non ha fatto in tempo ad arrivare entro il tempo limite.
Io e Curtis abbiamo provato essenzialmente a divertirci, fermandoci a scattare foto con le tipe che facevano il tifo, e riposando quei 30 secondi per bere e mangiare alle stazione dell’acqua.
Abbiamo dato vita ad uno scatto modello Giro d’Italia negli ultimi 500 metri, superando a 50km/h gente sul rettilieno che ormai strisciava verso l’arrivo. Curtis non ha retto il mio ritmo alla Cipollini e io ho tagliato il traguardo 2 secondi prima di lui, in 4 ore, 42 minuti e 42 secondi, 11688º posizione, partendo dall’ultimo gruppo.
Alla fine e’ stata un’esperienza fantastica. L’anno prossimo pero’ noleggero’ una bici da corsa…
La mappa della gara
Pronto!
Tutto pronto per la partenza
Sulle prime salite cittadine
In Johannesburg
Le nostre tifose
Sulle salite
Che cazzo di medaglia
Il vero premio finale