Super temporali africani

Negli ultimi anni almeno una volta ogni estate arrivava un’acquazzone che si trasformava in burrasca. La pioggia spariva per dare spazio a chicchi di grandine grandi come una pallina da golf, e l’acqua la faceva da padrone (specialmente se, come me, sono praticamente in una valle).

Ma in 6 anni di vita sudafricana mai avevo visto un temporale come quello di settimana scorsa. Dopo 7 giorni mi ritrovo ancora a mettere a posto la casa, aspettando che l’assicurazione mi rimetta in piedi il muro di cinta crollata per la forza dell’acqua accumulata in fondo al giardino (in discesa) e il terreno diventato fango. Senza contare la piscina che ha 10-15 cm di poltiglia (fango e foglie) arrivate da chissa’ dove.

Il giornale locale ha raccolto una serie di foto che documentano i danni nella zona circostante: http://www.looklocal.co.za/looklocal/content/en/roodepoort-northside/roodepoort-northside-news-general?oid=7985372&sn=Detail&pid=4730257&Your-photos-of-the-massive-storm

Io invece posso solo offrirvi la mia esperienza personale:

Hail Storm in Johannesburg

Durante la tempesta

Hail Storm in Johannesburg

Poco dopo la fine della tempesta, la piscina e’ diventata un lago

Hail Storm in Johannesburg

Grandine dovunque

Hail Storm in Johannesburg

Il muro di cinta e’ sparito

Hail Storm in Johannesburg

Il mio nuovo (e si spera temporaneo) muro

Hail Storm in Johannesburg

Al mio vicino di casa invece e’ andata anche peggio…

Se volete vedere un video durante la tempesta eccolo qui:

Northsider, pagina sportiva

Ieri doveva essere una giornata auto-celebrativa.
Il Northsider (il giornale locale, tiratura circa 30.000 copie ogni giovedi’), sulla sezione sportiva (che in pure stile anglo-sassone e’ sempre alla fine del giornale), presentava questo:

Article on the northsider

Certo, dell’intervista durata circa 45 minuti sono usciti solo alcuni punti salienti (mi piace il calcio, ma va? ma quando mai l’ho chiamato Soccer????) e hanno scovato due foto su internet, una del mio triathlon di Gennaio e una della recente gara di Mountain Bike fatta con Lindsey.

Ovviamente fa piacere diventare di colpo cosi’ rilevante per i giornalisti locali, anche se i miei risultati sicuramente non gridano al miracolo, visto che non vinco mai (a meno di giocare a calcio).
Ma si sa, se non succede nient’altro la foto di un italiano che vive in Sudafrica e che adora lo sport fa sempre bene per il morale dei lettori.

Ma torniamo alla frase iniziale. Doveva essere un giorno di festa.
E invece una tempesta incredibile (grandine, fulmini, vento, acqua e fango) mi ha gentilmente rovinato pomeriggio e sera, facendo crollare un pezzo del muro di cinta e creando un po’ di scompigli praticamente dovunque.

La mia piscina, che utilizzo per allenarmi per il prossimo triathlon (domenica prossima) ha cambiato colore e tipologia: ora e’ marrone, piena di foglie e fango, e i cani sono gli unici che apprezzano il cambiamento. La temperatura dell’acqua, che fino a ieri toccava i 25 gradi, e crollata, grazie all grandine sciolta, di ben 15 gradi!

Praticamente da ieri non ho smesso di alternare sessioni di lavoro sul computer con pulizie generali nel giardino…

 

Curiose storie sportive

Si sa che faccio un sacco di sport, di tutti i tipi. E che solitamente documento (quando posso) le mie esperienze sportive con upload continui su flickr, facebook e i miei due siti, questo qui (in italiano) e quello inglese.

Tre giorni fa una giornalista e’ venuta ad intervistarmi per il giornale locale, perche’ dopo aver fatto una ricerca (non oso immaginare di quale tipo), ha trovato un sacco di foto di me su google mentre faccio sport nella zona.
Probabilmente cercava qualcosa del tipo “italiano sudato”…

Stamattina invece Andy mi manda in forward la newsletter di Runner’s World, edizione sudafrica, con la lista delle prossime gare di questa settimana.

Ecco uno screenshot (il link e’ questo: http://us1.campaign-archive1.com/?u=58be74b6847799b3ecbabce7d&id=aa00507f45&e=ae5d29dfa3)

My face on runner's world

Chi e’ quella figura che corre davanti ad un palazzo in Pretoria? Sono io. CINQUE ANNI FA, nell’unica edizione della Tom Jenkins challenge a cui ho partecipato. Tra l’altro sto facendo finta di correre, visto che avevo finito la gara molto tempo prima e quella era una foto di Jill fatta al momento per avere un ricordo della gara.

La foto originale e’ qui:

Tom Jenkins 10km, Pretoria

Adesso aspettiamo solo la stampa dell’intervista e poi dovro’ firmare autografi…

UPDATE

Ho appena scoperto che sono finito pure sul sito ufficiale, con la fantastica descrizione della gara:

“C’e’ una famosa e lunga salita di 800 metri costruita da italiani prigionieri di guerra della seconda guerra mondiale…”

On runner's world website

Iphoneography 2013: ancora finalisti!

Come nel 2012, una foto scattata con l’iphone con il tanto amato instagram e’ stata selezionata come finalista per l’iphoneography award 2013 qui a Johannesburg.

At the entrance

All’ingresso della serata di gala

La foto avra’ anche il mio nome sotto, ma in verita’ e’ stata Lindsey a scattarla, durante una gita a Milano l’estate scorsa con le sue cugine (mentre io lavoravo a casa). E’ finita sul mio mac e da li’ e’ stata mandata al concorso (all’insaputa di Lindsey ovviamente).

Our pic: the duomo di Milano

La foto di Lindsey del duomo di Milano

Just in case you missed it

Eccola qui!

Se l’anno scorso l’evento era stato davvero ottimo, quest’anno e’ cresciuto in maniera smisurata, tanto da allargarsi verso il parco davanti all’istore di Sandton, con musica dal vivo, cibo e bevande offerte gentilmente dagli organizzatori (l’idea del concorso e’ venuta ad un blogger locale, Marc Forrest di marcforrest.com).

Il numero di partecipanti e’ aumentato, tanto che se l’anno scorso erano state mandate circa 4500 foto, quest’anno il numero di partecipanti e’ salito ad oltre 2000, e con 5 foto a testa il numero di foto da selezionare e’ piu’ che raddoppiato!

Potete immaginare quindi il piacere di essere selezionati ancora una volta, stavolta con una foto di un monumento italiano (il Duomo di Milano).

The main hall

Some more stunning photo

Qualche foto interessante

No, non abbiamo vinto nessuno dei quattro premi finali (i vincitori si sono portati a casa un ipad mini per vittorie di categorie e un macbook air per la vittoria finale) ma ancora una volta abbiamo passato una bella serata in compagnia di persone interessanti (beh, non tutte, c’erano un sacco di hipsters) e foto fantastiche!

The winning picture

La foto vincitrice del concorso finale

Verso le elezioni in Sudafrica, e i soliti problemi

L’anno prossimo ci saranno le elezioni. Probabilmente come al solito l’ANC vincera’ (con numeri intorno al 60%), mentre il DA (l’unico partito con un po’ di senso da queste parti) si accontera’ del 20% e della vittoria in una delle due regioni piu’ importanti (il Western Cape, con capoluogo Cape Town, l’unica regione che in Sudafrica puo’ considerarsi “moderna” e “ben organizzata”).

Eppure solo ieri qualche centinaio di manifestanti si sono riversati nel centro di Cape Town per protestare contro la “Service Delivery” (la scusa che copre tutte le richieste dei neri delle classi povere per avere acqua, casa, cibo ed elettricita’ gratis, come promesso dall’ANC quasi 20 anni fa durante le prime campagne elettorali), distruggendo il centro ed attaccando il mercato locale, rubando a razziando a piu’ non posso.

Ovviamente subito l’ANC si e’ fatto sentire affermando che dimostrazioni di questo tipo mostrano come il Western Cape non stia poi andando cosi’ bene come tutti (stampa e residenti locali) continuano ad affermare.

Peccato che, poche ore dopo, la verita’ sia venuta a galla: uno dei consiglieri comunali di minoranza dell’ANC (come detto prima l’ANC non comanda nel Western Cape, l’unica regione che puo’ vantarsi di questo fatto), Lloyso Nkhola, e’ stato il responsabile dell’incitamento alla violenza della massa di poveracci, usati come strumento politico dal partito al comando.

L’ANC da anni tenta di governare la seconda regione piu’ ricca del Sudafrica (la prima e’ il Gauteng, con Joahnnesburgb come capoluogo, dove risiedo io).
Alle scorse elezioni aveva pagato residenti del Kawzulu-Natal per andare a registrarsi come votanti nel Western Cape, anche se poi la maggior parte di questi avevamo preso i soldi e si erano scordati di votare (e infatti il Western Cape era rimasto in mano al DA).
Questa volta tenta la strada della violenza, tentando di manipolare persone disperate a fare danni nella regione (e infatti durante l’anno passato la maggior parte degli scioperi non-autorizzati venivano comandati dal partito in combutta con COSATU, la CGIL locale).

Purtroppo questi fatti evidenziano il problema del voto in Sudafrica. Il potere (semplicemente dovuto alla maggioranza di abitanti di un certo colore) e’ in mano alle classi piu’ povere, che pero’ vengono mantenute (grazie ad amministrazioni corrotte) ignoranti tramite un pessimo accesso all’educazione di base.

Mantenendo la popolazione ignorante, e’ ovviamente piu’ facile comandarla come una gigantesco gregge, con promesse (ormai non mantenute da almeno 20 anni) di case gratis, lavori migliori e scambi di voto per pacchi di cibo o cellulari.

La “middle class” invece e’ tassata a livelli altissimi anche per colpa di continui rialzi del prezzo della benzina, oppure alla prossima introduzione del pedaggio autostradale (il Sudafrica, in mancanza di una rete di trasporti pubblici che esiste e funziona, guardacaso, solo nel Western Cape si affida a macchine ed autostrade per andare a lavoro o trasportare mercanzia) e non hanno possibilita’ di intervenire nella politica quotidiana.

Esiste poi una classe di “nuovi ricchi” che guardacaso coincide con la classe di “nuovi politici” post-apartheid che raccoglie milioni in stipendi fuori di testa (in maniera simile alla classe politica italiana) e tangenti, e sono loro quelli che al momento governano un paese che, in moltissime zone, ha ancora seri problemi con criminalita’, stupro (spesso di origine tribale, dove fare sesso equivale a fare violenza carnale) e livelli di educazione bassissimi, in aree dove l’ANC prende il 70%/80% dei voti.

Le prossime elezioni saranno interessanti per vedere se il nuovo avversario dell’ANC, l’EFF , fondato da Malema, l’idiota di cui scrivevo tempo fa, riuscira’ a rubare i voti alle maggioranze povere grazie a richiami di nazionalizzazione delle ricchissime miniere locali e, in pure stile Zimbabwe, alla ridistruzione delle terre (fattorie etc…) dai proprietari correnti a chiunque ne faccia richiesta (e si sa come e’ andata a finire nella ex-Rhodesia, con migliaia di ettari di campi di grano distrutti dalla mancanza di cura oppure 40% del bestiame decimato in pochi giorni per festeggiare la “liberazione” dall’invasore bianco)

E’ ancora considerato un miracolo il fatto che il Sudafrica durante il 1994 non sia stato vittima di una guerra civile in normale stile africano, dove migliaia di persone morivano per fare posto al nuovo potere.

Rimango dell’idea che il Sudafrica abbia potenzialita’ enorme (a differenza dell’Italia), ma sia frenato da una classe politica che vuole “tutto,adesso” senza pensare al future del paese…