Amare l’Europa, guardare al futuro. Dieci motivi per non dimenticare. Quattro.

Beppe and Claudia

Si, la foto non e’ delle migliori, ma l’occasione lo era: festeggiare il suo compleanno al Texas, alle mezzanotte del 23, come facevo da chissa’ quanti anni (occasione purtroppo saltata nel 2008.

E’ una di quelle tradizioni che ti ricordano le cose che ti mancano all’estero: parlare con amici che conosci da una vita (tipo dal 1982/83) sapendo che qualsiasi storia assurda esce fuori dalla tua bocca, loro la capirebbero al volo poiche’ molto probabilmente erano con te, o l’hanno sentita ripetere mille volte davanti ad un drink.

Dopo una vita passata nelle stesse scuole, sugli stessi campi da calcio, nello stesso oratorio, davanti agli stessi film, tutto prima del 2001 (quando ho deciso di emigrare), e’ sempre dura non avere qualcuno come lui qui intorno. Soprattutto ora che, tra poche settimane, Claudia lo rendera’ papa’ di Alice:

Beppe and Claudia

Niente da dire Beppe (e Claudia), congratulazioni! (anche se potevi decidere di andare ad abitare a 50metri da casa mia un po’ prima eh!)

 

Amare l’Europa, guardare al futuro. Dieci motivi per non dimenticare. Tre.

Da quando vivo all’estero sono sempre riuscito a trovare cibi e bevande locali che potevano soddisfare il mio fabbisogno calorico di italiano emigrato.

Mi sono sempre rifiutato di cercare cibi italiani in trasferta, convinto che, una volta che vivi in un altro paese, dovresti semplicemente adattarti alla cultura locale e goderti le leccornie italiane solo quando torni a casa per una veloce vacanza.

Quasi 10 anni dopo penso che siano tutte cazzate.
Altro che pizza (che trovo ottima anche da queste parti) o pasta (qui vendono la Barilla), la vera categoria di cibo che e’ introvabile all’estero per qualita’, quantita’ e prezzo e quella degli affettati.
E delle salsicce modello salamella.

In 2 settimane in Italia avro’ mangiato almeno un etto di affettati al giorno. Salame, schiacciata romana, culatello, bresaola, cotto, crudo, bologna, pancetta coppata, soppressa…

Sono tornato in Sudafrica con 1 kg di affettati, che dopo nemmeno una settimana stanno sparendo troppo velocemente.

Se volete venire a trovarmi, non avro’ problemi ad ospitarvi gratis, pero’ ricordatevi almeno di portarmi qualche salame (e il Topolino).

 

Panino con la salamella, best food ever

Salamella Attack

This is food

Ahhhhhhhhhhhhhhh

Amare l’Europa, guardare al futuro. Dieci motivi per non dimenticare. Due.

Difficile cercare di raccogliere tutto quello che e’ avvenuto durante due settimane passate in Europa.

Potrei parlare del capodanno passato finalmente a casa mia circondato da amici (sto semplicemente selezionando le foto ora come ora), oppure del Natale in famiglia o a quella del campo di Canegrate.
Sara’ tutto raccolto nei prossimi articoli, promesso!

Invece stavolta vorrei scrivere qualcosa della visita a mia zia e cugini in quel di Andalo, in Trentino.
Mi ricordo ancora l’ultima volta in cui mi recai da quelle parti (poco prima di partire per il Sudafrica, nell’estate del 2007), ma non mi ero mai gustato la cittadina in pieno inverno, quando la popolazione di 1.000 anime si moltiplica fino a raggiungere 10.000 residenti o poco piu’.

Per Lindsey e’ stata forse l’highlight della sua vacanza. Vedere neve dovunque, poter scivolare col bob del figlio di mia cugina Simona (Tommaso, ogni volta che lo vedo sembra piu’ alto di 30cm, se non si ferma tra 10 anni avra’ 3 metri), mangiare cibi locali e bere cioccolata calda e densissima. Per una sudafricana, la perfetta vacanza sulle montagne.

Per me invece e’ stata un’ottima occasione di potere spendere tempo e parlare con i miei cugini, Simona e Davide, vedere Marco, Mariano e Tommaso , e passare tempo in compagnia di mia zia Graziella.

L’ultima volta che ci siamo sentiti o visti e’ stata in occasione del funerale di mio zio Tino.
Tornare a parlare di lui con Davide, ricordarmelo e ricordarci dei (bei) tempi passati, quando tutto era semplicemente possibile e godersi la vita era decisamente piu’ facile, e’ servito forse ad entrambi per rafforzare l’idea che la vita va avanti, ma l’importante rimane avere ricordi felici delle esperienze passate.

E, nella famiglia Olgiati, di ricordi di questo tipo ce ne abbiamo a bizzeffe…

Andalo by night

Andalo by night

Cousins

Olaf e Davide

Lindsey, bobsleigh champion

Lindsey, campione di bob

Davide in the valley

Davide

Davide on the bobsleigh

Davide sul bob di Tommaso

Me and Lindsey

Olaf e Lindsey

Draaagoo!

Draaaaaaaaagoo!

Simona, Tommaso and Marco

Simona, Tommaso e Marco

Tommaso and Davide

Tommaso e Davide

Olaf, Auntie Graziella and Davide

Olgiati!

Amare l’Europa, guardare al futuro. Dieci motivi per non dimenticare. Uno.


Tornare in Europa, specialmente in Italia, per me e’ sempre un piacere.
Per anni sono tornato da Londra per weekend di 3-4 giorni,e da almeno 9 anni (dal giorno della mia partenza in pratica) non passavo cosi’ tanto tempo a Canegrate, circondato da famiglia e amici.

Stavolta tornare indietro e’ stata davvero dura.

Sono mille i motivi per i quali queste vacanze sono state speciali, e ora, con un piede nel 2010 e la testa ancora nel 2009, devo iniziare a pensare al nuovo anno, a cercare di lavorare di meno guadagnando di piu’, a perdere almeno 10 chili prima dell’inizio del campionato a Marzo, a trovare un equilibrio tra una vita da sposato e ambizioni da singolo.

Quindi dovrete sorbirvi nei prossimi giorni qualche foto e qualche casuale spiegazione.

Il futuro e’ qui in Sudafrica, lontano da tutti voi, ma le memorie e buona parte del mio cuore sono ancora li’ , sotterrate da neve che non mi divertiva cosi’ tanto da almeno lo scorso millennio…

The bush is gone, just snow

La vista dalla mia stanza. Addio bosco, rasato a zero…

Good morning car

Certo che fa davvero freddo da queste parti…

Walking Bart

Forse, tra tutti, Bart e’ quello che ha piu’ goduto della mia presenza

Certe notti ti senti padrone di un posto che tanto di giorno non c’è.

Riguardando le foto dell’ultimo viaggio in Italia, e paragonandole a quelle degli 8 anni precedenti, mi sono accorto di due costanti: gli amici, e il Texas Bar a Legnano.

Ho lavorato li’ per circa due anni, prima di partire per Londra. Da allora la gestione e’ cambiata, mia sorella mi ha sostituito ed e’ praticamente diventata la regina del locale, e io, regolarmente, convinco tutti, amici vecchi e nuovi, a venire a trovarmi li’.

Nicola ha preso in mano il locale da qualche anno e da allora il Texas e’ semplicemente migliorato ogni volta che tornavo.
Non esiste nessun posto, in Italia o in Europa (o in Sudafrica), che mi faccia sentire a casa come quello. Ho fantastici ricordi di ubriacature (ok, la meta’ di queste non me le ricordo proprio), o di camminate alle 2 di notte verso casa con la neve appena caduta, in compagna di Beppe, a scrivere il proprio nome pisciando sulla neve fresca.

Sono venuti tutti a trovarmi li’, chi dal Veneto, chi da Londra, chi dal Sudafrica (ok, conto Lindsey). E io sono stato sempre li’ ad aspettarli.

Ho preso qualche foto a caso e l’ho buttata su flickr. Eccovi una bella carrellata di facce dal 2001 al 2009. In verita’ ho molte altre foto, che finiranno presto su facebook…

 

BrothersOlaf and PuccOlaf before LondonNicola and OlafBeppeIanMax and MeraCristina and OlafOlaf and RemaOlaf e Katta SrOlaf and GiambaMax, Beppe and GiorgioOlaf and ClaudiaOlaf and DavideOlaf and ClaudiaGiamba and OlafMaxOlaf and ManuelaDavide and MeraDavideOlaf, Nicola and DavideDavide and GiuseppeOlgaOlga and OlafSara, Olga and CristinaOlaf in painGiamba and ClaudiaOlaf and GiambaGiorgio e LellaGiorgio and BeppeNicola and DavideClaudia and BeppeRenatoBeppe and MaxOlaf and ManuelaBeppe, Mera, Max and OlafOlafClaudia and BeppeClaudia and BeppeMax, Olaf and LindseyOlaf, Claudia, Giamba and LindseyMax, Lindsey, Olaf, Beppe and ClaudiaMax and mumMax, Olaf and BeppeOlaf