Tornare in Europa e riscoprire il Nord Italia. Cronache vacanziere di sudafricani (capitolo 1 di 3)

Una volta ottenute le foto da Debbie e compagnia bella, mi sono ritrovato con circa 2000 file (o poco di piu’) che coprivano le tre settimane passate lontano da casa.

Come ordinare le foto? Come raccontare senza stare dietro ore a scrivere (le immagini in generale parlano da sole) tre settimane passate in compagnia di Lindsey, di sua cugina Debbie e delle sue due figlie minorenni (un’esperienza per me nuova…).

Ho deciso cosi’ di fare il solito doppio upload su facebook e poi sul caro vecchio Flickr (che Yahoo finalmente sta migliorando come doveva fare 3/4 anni fa…) e poi dividere il viaggio per le tre regioni che abbiamo visitato: il Nord Italia (prima della Sicilia e dopo Londra), la Sicilia e Londra. Mentre del viaggio italiano ho un sacco di foto col mio faccione, di quello londinese non ne ho tantissime, visto che mentre io lavoravo in ufficio, il resto della truppa si divertita a Londra e in Galles.

Devo ammetterlo: e’ stato un viaggio che mi ha stremato. L’andata  via Etiopia non e’ stata delle migliori (un aereo rotto e un’attesa notturna nel pessimo aereporto di Addis Ababa di 7 ore circa, con poca acqua e senza cibo). In Italia abbiamo noleggiato una macchina (sia nel Nord che in Sicilia) e mi sono trovato a trasportare il Team Olgiati-Rawson dovunque.

A Londra ho lavorato, ma stando abbastanza lontano dal mio ufficio mi sono ritrovato ad utilizzare metropolitana e treno per un viaggio di due ore dal Nord all’Ovest londinese passando per il centro (potete immaginare la quantita di sterline spesa…).

Ma ne e’ valsa la pena. Sicuramente le ragazze hanno amato alla follia Londra e la Sicilia, ma per me e’ stato fantastico tornare a Canegrate e gustarmi il Lago Maggiore, passando poi una giornata caldissima a Gardaland sul lago di Garda, e riuscendo a passare un po’ di tempo con Olga e mio padre, coinvolgendoli anche ad una gara di corsa a Cantalupo.

Se volete vedere tutte le foto messe online, basta cliccare qui.

Ecco qui una selezione:

Il primo weekend canegratese:

First coffees in Italy
Appena arrivati a Malpensa

With my dad in Canegrate
Con mio padre

Let's go and get some gelati
Camminando verso la prima gelateria

First gelati of the trip!
Gelati a Canegrate

Eating in Canegrate
Relax a Canegrate

Polenta time!
Da BeerBanti per un po’di polenta estiva!

Salute!
Con Beppe!

Playing football like it's the 90s
Si gioca a calcio come se fosse il 1998

Solite serate al Texas Town di Legnano

At Texas with the cousins

Con i miei cugini al solito Texas

With Beppe and Max
Con Beppe e Massi

Sabato al Lago Maggiore alla scoperta delle isole Borromeo (Isola Bella e Isola dei Pescatori):

Driving to the islands
Guidando verso il lago Maggiore

On a boat to the Isola dei Pescatori
Con Jade

Relaxing while riding the boat
Lindey e Kaitlin

Isola Bella
L’isola Bella

Here we are!
L’Isola dei pescatori

On the Isola dei Pescatori
Foto (quasi) di gruppo

On the beach on the island
Io e Lindsey

Lindsey and a heart shaped stone
Lindsey e una pietra a forma di cuore

Approaching the Isola Bella
L’Isola Bella

Pointing to the mountain
Tre cugine

A romantic kiss on the Isola Bella
Lindsey e io

Team picture
Sull’Isola Bella

Waiting for our next boat
In attesa del traghetto

Inside the garden
All’interno dei giardini sull’Isola Bella

Olaf vs the Peacock
Con un pavone bianco

Corsa campestre di Cantalupo con tutta la truppa (famiglia e amici)

Stretching before the race

Gara di Cantalupo: stretching prima della gara

Cantalupo Fam 4 pas a pe

Tutti pronti di prima mattina

The medal!
La medaglia per tutti i finalisti

Team picture
Foto di gruppo

Serata sudafricana da mia madre:

With my mum
Cena da mia madre, che ha fornito cibo di tutti i tipi alla compagine Sudafricana

Mentre lavoro, ecco Lindsey e compagnia bella in giro per Milano di Lunedi’:

On the top of the church!
Sul Duomo di Milano

Relaxing time
Fa caldo a Milano!

At the Parco Castello
Al Parco Castello

Enjoying the grass
Al Castello Sforzesco

Ultimo Sabato: a Gardaland!

Team picture at Gardaland
Gardaland!

The only way to skip the queue
L’unico modo per saltare la fila: i pass

The Blue Tornado
Il Blue Tornado

After a crazy ride
Lindsey mezza morta dopo una giostra

Done it
Non ha vomitato nessuno per fortuna…

Yonkers!
Tempo di Yonkers

Reading the map upside down
Mentre leggo a testa in giu’

So hot!
Un’altra giornata estremamente calda…

The Gardaland's clock
Il famoso orologio di Gardaland!

La serata degli addii:

Last night at the Texas
Con Claudia e avvocato torinese

Last night at the Texas
Ultima serata al Texas

Prima di partire per il Sudafrica un’altra corsa (campestre) stavolta a Fagnano Olona:

Fagnano Olona  Runners
Ultima gara di corsa

Fagnano Olona  Runners
Con Davide

Beppe and Alice
Beppe e Alice salutano la truppa!

Tornato. Stanco.

Sono passati 19 giorni dall’ultima volta che mi ero svegliato in Sudafrica. Da allora, insieme a Lindsey, Debbie (sua cugina) e le sue due figlie minorenni, mi sono trovato a guidare una squadra di 5 persone in direzione Europa.

Ho passato troppo tempo in aerei e aereporti (specialmente quello pessimo durante lo scalo in Etiopia). Ho nuotato, corso, dormito (pochissimo), sudato, rilassato, lavorato (a Londra) ma ho soprattutto mangiato e bevuto come e messo su 5 chili senza neanche accorgermene.

Ora mi trovo qui, a provare a riordinare memorie con l’aiuto di centinaia di foto. Appena avro’ tempo, iniziero’ a mettere tutto online, promesso!

 

Estate 2013: viaggio di gruppo in Italia, qui le informazioni!

Torno in Italia. Dopo la toccata e fuga a Febbraio, stavolta mi porto dietro una truppa intera.

Oltre a Lindsey, che non torna in Italia in estate dal 2008 (nel 2009 e 2011 tornammo in inverno, durante Natale), con me viaggeranno Debbie, cugina di Lindsey, e le sue due figlie, Kaitlin (15 anni) e Jade (13), che 5 anni fa avevano partecipato al mio matrimonio come piccole damigelle durante la cerimonia (nel frattempo sono cresciute).

Purtroppo il tempo che passero’ in Italia nei dintorni di Canegrate sara’ come al solito limitato, visto che per trovare biglietti economici siamo stati costretti a fare salti mortali.

Debbie, sudafricana, e le sue due figlie, per venire in Italia (e poi a Londra) devono fare richiesta ufficiale alle varie ambasciate, pagando spese assurde per ottenere un visto del tipo Schengen. Per venire in Italia, sono quasi 300 euro per tutti e tre. Per andare a Londra, un po’ di piu’! E questo dopo aver speso soldi per comprare biglietti…(Lindsey, fortunatamente, non deve spendere niente visto che e’ sposata con me).

Il programma finale e’ il seguente:

– Partenza da Johannesburg il 20 Giugno 2013, arrivo a Milano Malpensa il giorno dopo, 21 Giugno, alle ore 6:55, dopo un viaggio via Addis Abada (Etiopia) e Roma.

– Weekend in zona, con possibili escursioni o a Gardaland (non ci vado dal 1999 credo), o a Monaco, per trovare Anna (non torno li’ dal giorno del suo matrimonio)

– Martedi’ 25 Giugno partenza verso la Sicilia, con volo Milano Malpensa – Catania (partenza alle 11:30, ritorno alle 15:30). Siamo stati gentilmente ospitati dal mio compare Giamba a Scoglitti (sulla costa meridionale della Sicilia). Il viaggio a Scoglitti nel 2007  rappresento’ la mia ultima escursione italiana prima di partire per il Sudafrica.

– Ritorno a Milano Venerdi’ 28. ATTENZIONE: arriveremo il 28 alle 15:50 ma, senza lasciare l’aereporto, ripartiremo in direzione Londra (Gatwick) alle 18:40 (sperando di farcela!)

– Se il punto successivo filera’ liscio, saremo a Londra dalle 19:30 di Venerdi’ 28 fino alle 13:30 di Venerdi’ 5 Luglio, dove lasceremo Gatwick per atterrare a Milano Malpensa alle 14:40

– Altro weekend in zona e poi torneremo tutti (sani e salvi, si spera) in Sudafrica, partendo Domenica 7 Luglio alle 21:15 sempre da Malpensa.

Due settimane a diverse altitudini e climi. Stage 2: Whisky, lacrime e corse in Italia

Inizialmente non dovevo venire in Italia. Il mio biglietto, pagato gentilmente da Londra, mostrava chiaramente due direzioni: Johannesburg – Londra, e poi Londra – Johannesburg 5 giorni dopo. Sarei dovuto atterrare di domenica mattina e poi riposarmi in attesa di ricominciare un’altra settimana piena di impegni di lavoro.

Invece pochi giorni prima della mia partenza mi e’ arrivata una di quelle telefonate che non sentivo dal 2009 (quando in poco tempo morirono mio nonno in Polonia e mio zio in Italia). Stavolta a dire “ciao mondo, e’ stato tutto bello, ma noi ci rivedremo solo piu’ tardi” e’ stata mia zia Graziella, madre di Davide e Simona.

Olaf in Italy, February 2013
Se faceva freddo a Londra…

Con il mio cugino piu’ giovane ho sempre avuto una relazione speciale, grazie soprattutto ai pochi anni che ci dividono.

Compagno di giochi durante i Natali famigliari (i regali quasi venivano coordinati cosi’ potevamo giocare coi vari Lego / Transformers / Cavalieri dello Zodiaco etc…), poi compagno di avventure in Polonia durante le mie ultime estati italiane, sono rimasto in contatto con lui grazie alle passioni che entrambi abbiamo in comune: il militare (se ho cambiato vita e’ stato grazie al periodo da Bersagliere, mentre lui sta facendo carriera nell’esercito come Alpino, con un’esperienza memorabile in Afghanistan), il whiskey e lo sforzo fisico alla Rocky, in cerca di quella gloria che nessuno riuscira’ mai a capire.

Ho passato tutti i miei 3 giorni in sua compagnia. Dopo aver coraggiosamente passato i mesi scorsi di fianco a sua madre, che ha lottato coraggiosamente contro l’unica malattia bastarda che sconfigge le persone piene di vita come lei, ha praticametne deciso di passare il weekend con me. Abbiamo bevuto (di tutto), abbiamo parlato (con nostalgia del passato, con onore del presente e con speranza per il futuro), anche se tante volte i discorsi erano pronunciati in maniera alquanto brilla, ma soprattutto abbiamo corso.

Olaf in Italy, February 2013

Mattina prima di andare a correre, dopo 2 ore di sonno…

Olaf in Italy, February 2013,

Tutti pronti per la partenza

Domenica mattina, mentre Milano decideva di farsi coprire di neve (a fine Febbraio!), io e Davide, dopo essere andati a dormire alle 3.30 dopo l’ennesima serata alcolica al (solito) Texas, eravamo in piedi alle 6.30 per guidare in direzione Rho.

La neve scendeva e guidare era quasi impossible. Eppure, nonostante tutto, arrivavamo a Rho giusto in tempo per la partenza. La gara (la tradizionale Avisada locale, organizzata dall’Avis) doveva svolgersi su un percorso cittadino, ma viste le condizioni improbabili era stato deciso all’ultimo momento di correre intorno al canale scolmatore Nord, in un percorso con poco asfalto (tranne alla partenza e all’arrivo), e tanto fango e moltissima neve.

Mentre tutti correvano e si coprivano in qualsiasi maniera, i due cugini Olgiati affrontavano le intemperie nell’unico modo possibile: sbattendosi e correndo in calzoncini e maglietta.

Due giri, 13km, e arrivo in cui, invece di ricevere medaglie, ottenevamo vino e caffe’. Sentendoci eroi e con ancora litri di alcool nel sangue.

Olaf in Italy, February 2013
All’arrivo, belli freschi

Olaf in Italy, February 2013
Meglio delle medaglie

Probabilmente se in futuro provero’ a ricordarmi come ho passato quel weekend italiano, me lo ricordero’ cosi, correndo sotto la neve con mio cugino, confondendo qualche lacrima con la neve che si scioglieva sulla barba incolta.
Perche’ era l’unico modo per onorare i morti: sentendoci vivi piu’ che mai a zero gradi.

Naturalmente qualche ora dopo eravamo al cimitero, ad onorare i morti come si deve. Perche’, come ripetono i Dropkick Murphys, colonna sonora del weekend, in Rose Tattoo:

You’ll always be there with me
Even if you’re gone
You’ll always have my love
Our memory will live on

Olaf in Italy, February 2013
Cimitero di Legnano

Olaf in Italy, February 2013
Non troverai mai un posto piu’ silenzioso

Certo, ho fatto anche altre cose: sono riuscito dopo 10 anni a fare gli auguri di persona a Massi per il suo compleanno (altro che Skype), ho rivisto le solite facce che voglio rivedere ogni volta che torno (Beppe e Mera per esempio), ho fatto un brunch con mia madre (diventato poi lunch, ma vabbe’), e passato un po’ di tempo a parlare con mio padre e mia sorella (difficile beccarli in contemporanea, Olga fa sempre orari assurdi di lavoro).

Ho rivisto l’Italia, sono tornato ad assaggiare la neve, e mi sono ricordato del passato. Ora devo solo sperare che il mio prossimo viaggio in Italia non sia forzato da altri eventi nefasti. Cari amici miei, quand’e’ che mi invitate ad un matrimonio, per esempio?

Olaf in Italy, February 2013
Con Beppe

Olaf in Italy, February 2013
Con Massi

Olaf in Italy, February 2013
Mio padre e Davide (photobombing by Tyson)