Awesome 33: capitano mio capitano

33rd Birthday: Party Time

Quella pala che vedete nella foto e’ una tradizione calcistica della squadra in cui gioco ogni volta che qualcuno riceve il premio di Man of the Match (e’ una pala rubata dal campo sportivo di una squadra rivale, firmata da chiunque la riceve la prima volta).

Dopo un anno passato da comprimario (praticamente iniziando quasi tutte le partite dalla panca) , sono tornato finalmente titolare da un mese a questa parte e i risultati si sono visti, 3 partite e un 4-1, un 5-2 e un 7-2.

Non male. La partita piu’ importante era Sabato pero’: scontro tra Panorama F.C. e Dainfern, primo in classifica. Con due partiteĀ  in meno e indietro di 6 punti, era importante vincere.

Da Giovedi’ scorso sapevo che sarei diventato capitano, anche se il resto della squadra non lo sapeva ancora, ma una volta indossata la fascia (a 2 anni di distanza dall’ultima volta), mi sono sentito subito a mio agio.

La partita era iniziata male, sotto di un goal dopo 10 minuti, ma poi, grazie al solito spirito combattivo, nell’arco di 50 minuti siamo riusciti a rimontare e andare avanti 3-1.
Per la quarta volta in questo campionato abbiamo recuperato da uno 0-1 per riuscire a vincere.
Il Dainfern trovava un goal verso la fine ma riuscivamo a vincere 3-2 tenendo a bada la squadra avversaria negli ultimi 10 minuti, sotto un sole africano cocente (30 gradi, e, a fine partita, fiacche sotto i piedi…).

Dopo, mezzo ubriaco (qualcuno ha fatto la spia dicendo che era il mio compleanno e ho dovuto bere un certo numero di giri di birre e shooters), sono tornato a casa per dare il via ai veri festeggiamenti… (potete leggere l’articolo di sotto).

Niente di meglio per festeggiare un compleanno!

Awesome 33: party Olgiati style

Di solito non festeggio i miei compleanni. Al massimo esco per una cena o per bere con Lindsey, amici e qualche parente, e poi basta.

Stavolta, per qualche strano motivo, Lindsey ha provato a convincermi ad organizzare un party, con una ventina di ospiti invitati.

E, ovviamente, io ho accettato anche perche’ finalmente potevo sperimentare alcune idee che avevo da tempo.

La festa, come potete immaginare, e’ stato un successo clamoroso. Lindsey e la sua famiglia si sono dati da fare per organizzare il 70% delle cose da fare mentre io giocavo a calcio:

33rd Birthday: Party Time

I miei contributi alla lunga serata sono stati:

1) Cucinare olio piccante (con aglio) usando i peperoncini del mio giardino

33rd Birthday: Party Time

33rd Birthday: Party Time

Il capolavoro

2) Mixare un gigantesco cosmopolitan da 10 litri per le donne

33rd Birthday: Party Time

33rd Birthday: Party Time

Da Guinness dei primati!

3) Creare Vodka e Rum jelly per tutti gli over 18:

33rd Birthday: Party Time

33rd Birthday: Party Time

33rd Birthday: Party Time

Come ubriacare 20 persone senza neppure saperlo

4) Cucinare un agnello da 4 chili (disossato) per 15 persone, clamorosamente buono

33rd Birthday: Party Time

In cambio ho ottenuto questo:

33rd Birthday: Party Time

Che ha trasformato la serata in un gigantesco concerto:

33rd Birthday: Party Time

E intanto io festaggiavo cosi’:

33rd Birthday: Party Time

Niente da fare: come festeggiano in casa Olgiati qui in Sudafrica non festeggia nessuno!

Tempi africani

E’ cosi’, 745 giorni dopo essermi sposato in Sudafrica (2 anni e 15 giorni circa), oggi sono finalmente riuscito ad ottenere, dopo mesi passati a telefonare o a fare file in uffici africani, il certificato del mio matrimonio:

Finally! 2 years later, the marriage certificate is here

Cosa vuol dire? Che finalmente potro’ registrarmi come residente in Sudafrica, votare, cambiare il mio conto in banca da “residente estero” a residente locale (con spese minori), e, soprattutto, andare in ambasciata e iniziare il processo per fare ottenere a Lindsey il passaporto italiano…

Tra l’altro, tecnicamente io per lo stato italiano sono ancora celibe (spero di riuscire ad aggiornare lo status prima della fine del 2010…)

Quel strano senso di imbattibilita’

Derby infrasettimanale notturno contro il Randburg (l’altro anno nostro giustiziere in coppa ai rigori e campionato) e travolgente vittoria per 7-2.
Da quando sono rientrato in squadra a giocare per 90 minuti , abbiamo vinto 4-1, 5-2 e ora 7-2. Non male direi.

Qualcuno mi ha chiesto quando ho perso l’ultima volta. L’anno scorso siamo arrivati secondi perdendo 3 partite. Una di queste l’ho saltata, e nelle altre due, perse 0-3, sono entrato quando il risultato era gia’ consolidato.
In coppa siamo usciti ai rigori, dopo un 2-2 tiratissimo.

Ripensandoci, e’ dal lontano 27 Settembre del 2008 che non perdo quando gioco (guarda caso un 2-3 casalingo con la stessa squadra affrontata stasera).

Imbattuto da piu’ di un anno, ma ho solo una coppa di lega da mostrare in bacheca. Forse quest’anno e’ finalmente l’anno giusto per rivincere quel campionato vinto l’ultima volta in Inghilterra nel lontano 2002/2003?

Settimana prossima partita in casa contro la prima in classifica, il Dainfern, a punteggio pieno.
Siamo dietro due punti. Speriamo di non spezzare l’incantesimo proprio adesso…

Zulu Warrior

Zulu Warrior

Mauro e’ partito da qualche ora, non prima di aver passato un ultimo weekend al Jozi X, un nuovo parco giochi che si ispira a trasmissioni del tipo Ninja Warrior (o Takeshi Castle, conosciuto in Italia come Mai Dire Banzai, e trasmesso qui in Sudafrica per la prima volta…).

Tutta la truppa (io, Lindsey, Mauro, Jill e Curtis) si e’ presentata un sabato pomeriggio per affrontare gli ostacoli disseminati lungo un’area (un po’ troppo) vicina all’autostrada.

Risultato?

Mauro says goodbye

Mauro cade

Mauro defeated!

Mauro cade ancora

Mauro falling

Mauro ovviamente cade

I risultati non sono stati fantastici. Io e Curtis siamo riusciti a superare il percorso sulle altalene (in cui, aggrappati solo con le braccia, bisogna volare da altalena ad altalena modello tarzan), pero’ il divertimento non e’ mancato.

Una nota a parte merita la zorb ball, quella specie di pallone in cui ci incastra dentro per poi rotolare. Sembra facile, ma all’interno perdi completamente ogni riferimento:

Io e Mauro mentre rotoliamo…

Ma lasciamo perdere gli sport estremi. Io e Curtis abbiamo trascinato Mauro fuori dove finalmente ha potuto dare sfogo ai suoi istinti ballerini e come premio ha ricevuto questo:

Mauro finally gets the kiss

Un bacio per Mauro

Cosi’, dopo elefanti, leoni addormentati, voli sopra una valle di quarzo appesi ad una corda, serate in ristoranti e club, Stomp e vari momenti passati a bere, dormire e mangiare, ed una Pasqua passata qui in puro stile sudafricano (sole, barbecue e alcolici), Mauro e’ tornato in Italia.

Chi viene quest’anno? Olaf the Tour Operator promette faville!

(tutte le altre foto di Mauro in Sudafrica le trovate qui)