Il mezzo miracolo

Scrivo e sono in Italia. Dopo un viaggio praticamente perfetto (era il primo viaggio del mastodontico A380 della Lufthansa, e hanno fatto festa a bordo in un aereo mezzo vuoto, dove finalmente mi sono potuto godere 4 film ad una risoluzione simile ai dvd e non a quella pessima dei soliti aerei….) sono atterrato, ho mangiato e mi sono fatto trasportare qui a Canegrate.

Sabato scorso, in una partita da vincere contro una squadra capace di battere 14 (quattordici) a zero la stessa squadra contro cui noi abbiamo fatto fatica a vincere 3-1, il tanto atteso miracolo hollywoodiano e’ durato 85 minuti.
Circondato da 8 giocatori che quest’anno hanno a malapena visto il campo da calcio, con soli 3 titolari della squadra campione di lega, siamo andati avanti 2-0 e ci siamo rimasti fino a 5 minuti dalla fine.

Purtroppo il sogno di qualificarsi direttamente e’ durato fino ai minuti di recupero, quando lo Sporting e’ riuscito a segnare 2 goal di dubbia fattura…

La sorpresa pero’ e’ stata la telefonata in Italia del nostro dirigente che mi diceva a che ora incontrarsi questo Sabato. A quanto pare siamo riusciti a qualificarci come migliori terzi ed essere ripescati, modello Italia 1982 e 1994.

Peccato che questo Sabato, il capitano della squadra sara’ in Europa ad un matrimonio a Montecarlo…

Serve un po’ di pioggia

Fires in Johannesburg

Ormai non piove da maggio. L’ultima pioggia e’ quella che mi ha travolto quando sono andato a Cape Town, nel Western Cape (dove l’inverno, a differenza del Gauteng, e’ bagnato) per vedere l’Italia infilare la prima figura di merda dei mondiali.

La foto qui sopra e’ stata scattata pochi giorni fa, a 30 metri da casa mia…ormai tutto e’ cosi’ secco che basta pochissimo per bruciare colline e prati…

Scioperi sudafricani

Il diritto di sciopero e’ sempre un argomento delicato. Troppe volte viene strumentalizzato da partiti politici, utilizzando migliaia di lavoratori giusto per spingere questo o quel governo a cedere e rivelarsi deboli.
Sinceramente io non lo capisco. Non ti piace il lavoro che hai scelto? (sapendo benissimo orari e paghe, per quanto basse). Licenziati e trovatetene un altro.

Ormai da tre settimane in Sudafrica insegnanti e infermieri stanno facendo sciopero. Il motivo? Vogliono un incremento di circa il 10% (il governo mi sembra voglia offrire un massimo di 7%) e 1000 rand verso Housing Benefits (ovvero il pagamento della casa).

Entrambe le due categorie sono sempre state considerate "vocazioni" e di solito che fa l’insegnante o l’infermiere svogle quel mestiere per fini molto piu’ nobili che ad esempio gente come me che lavoro solo e soltanto per essere pagata il piu’ possibile. Sai benissimo quello che ottieni andando a fare quel lavoro, e per anni nessuna delle due categorie ha mai fatto scioperi di questo tipo.

Il problema pero’ e’ essenzialmente politico. Molti degli scioperanti erano felici di ottenere quello che il governo offriva (dopotutto la maggior parte del personale nero in ospedali e scuole vive in baraccopoli e i 1000 rand che normalmente andrebbero verso il mutuo della casa, pagate dallo stato, finirebbero direttamente in tasca loro), ma COSATU (l’equivalente del famoso trio CGl-CISL-UIL italiano) ha deciso di andare contro Zuma e suo governo per fargli perdere potere e potere portare alle prossime elezioni un candidato scelto tra le loro file.

COSATU cosi’ costringe i lavoratori a continuare lo sciopero, creando problemi futuri (una generazione di studenti che nel momento decisivo dell’anno, durante gli esami, si trova senza insegnanti) e presenti (fanno picchetto davanti agli ospedali bloccando l’ingresso dei visitatori che tentano di portare via ammalati e bambini da ospedali desolati, lasciando dietro ormai decine di morti….).

L’ANC, che era riuscito a spodestare il presidente precedente, Mbeki, grazie all’aiuto della micidiale ANC Youth League guidata dal futuro Mugabe (Julius Malema, cui soluzioni per un governo migliore sono simile a quelle attuata dallo Zimbabwe 20 anni fa, con i risultati sotto gli occhi di tutto) e di COSATU, ora si trova improvvisamente nella posizione piu’ devole.
Tutte e tre le fazioni si presenteranno alla solita riunione annuale a Polokwane (dove si fanno e disfano i poteri in mano ai neri) ognuna con a capo un candidato diverso.

Chi se la ride sara’ probabilmente l’ID di Helen Zille, governante della regione del Western Cape (Cape Town), una delle poche regioni che hanno standard decenti di vita e meno criminalita’ rispetto al resto della nazione. Accusata da Malema di essere una brutta bianca razzista, rischia di trovare simpatia da quella parte di neri ormai stufi della terribile direzione che l’ANC sta prendendo.

E io? Leggo e non mi stupisco. Ma sono piu’ affranto dalla sconfitta per uno a zero (goal a 5 minuti dalla fine) maturato dopo una partita in cui abbiamo semplicemente tirato su le barricate come nemmeno la pessima Inter di Cuper di inizio millennio…

L’impresa piu’ grande?

Quella che doveva essere la stagione piu’ corta di sempre (campionato svolto in 3 mesi per finire il tutto prima della coppa del mondo) rischia di trascinarsi fino a fine Ottobre.

Stiamo gia’ disputando la supercoppa regionale, e qualche giorno fa ci hanno detto che, grazie alla vittoria del campionato lo scorso Giugno, ci siamo qualificati per la coppa di lega ad elimazione diretta.

Uno qualunque potrebbe anche pensare che le cose vadano a gonfie vele, dopotutto abbiamo un campionato di categoria in tasca e una possibile promozione al secondo turno contro squadre di 2 o 3 categorie superiori, e invece la rivoluzione primaverile (gia’, qui il primo settembre e’ ufficialmente iniziata la primavera) del Panorama Sports Club ha fatto la prima vittima: la nostra squadra.

Vincere porta l’attenzione di sponsor, scout e selezionatori regionali, e, grazie ad investimenti derivanti da (ricchi) soci e dalla lotteria, il Panorama ha avuto l’occasione di fare il salto di qualita’. Il campo sportivo si allarghera’ presto per ospitare in modo stabile le squadre affiliate di altri sport: rugby, cricket, baseball e hockey su erba, e le attenzioni di squadre di serie A e B stanno decisamente aumentando. Dopotutto non so quante squadre in Sudafrica abbiano ben 2 allenatori col patentino UEFA (le cose che scopro solo adesso)

Purtroppo hanno deciso di troncare la squadra delle riserve (quella che gioca in due categorie sotto di noi e che nonostante tutto continua a perdere con risultati catastrofici) e spostare 9 dei nostri giocatori nelle altre squadre per rafforzarle in vista del prossimo turno del torneo o della prossima coppa.

Ieri per la prima volta, dopo aver perso il nostro coach, portato in prima squadra, mi sono allenato con 14 nuovi giocatori provenienti dalla squadra disastro e senza 9 dei soliti titolari. Tutti mi dicevano che questi giocatori davvero erano pessimi, ma io non potevo immaginare di trovarmi di fronte a 14 Bruce Harper pre-nazionale (ma come ha fatto ad arrivarci tra l’altro?).

Dateli tutti alla squadra dove gioca Olaf, dicono. E’ un dittatore in campo, e se vede voglia di sbattersi non li trascina verso un miglioramento probabilmente li prendera’ a calci in culo da qui fino alla fine di questo mese.

E ora? Mi sento come in quei film hollywodiani dove la squadra di seghe, condotta dall’unico giocatore di esperienza, deve di colpo trovare un’alchimia miracolosa e disputare le partite della vita.

Se tra domani e settimana prossima riusciremo a qualificarci (o almeno a vincere una partita), dovro’ considerare questa impresa come una delle piu’ grandi…

Storie calcistiche di fine stagione (generazioni a confronto)

Quella che vedete nella foto e’ la mia povera gamba.
In un altra partita di coppa alle due di pomeriggio sotto un tremendo sole africano (e’ fine Agosto e ormai da Maggio qui nel Gauteng non si vede una goccia di pioggia), ho dovuto mettere la mia gamba tra centrocampisti e attaccanti avversari, ponendomi, in caso di punizioni dal limite, letteralmente come diga umana.

Just another game of football

Forse e’ per quello che mi hanno fatto capitano. Forse e’ per quello che, tuttosommato, la maggior parte dei giocatori ventenni intorno a me ancora mi obbedisce quando urlo ordini da centrocampo. Anche perche’ sanno benissimo che conviene obbedirmi piuttosto che sentirsi urlare dietro per 90 minuti.

Poi, fuori dal campo, gli argomenti di discussione con giocatori nati dopo il 1990 finisce li’.
Impossibile parlare degli anni 80 e soprattutto dei migliori 10 anni del cinema americano (Indiana Jones, Ghostbusters, James Cameron, Rocky IV, Gremlins, Ritorno al futuro, Blade Runner, the Princess Bride, John Hughes e l’ultimo decente DeNiro), impossibile parlare di calcio (il Milan di Sacchi o il Real di Butragueno non sanno neanche cosa sono).

Provi a parlare di storia e far capire ai sudafricani 18enni l’enormita’ della Guerra Fredda da USA e URSS, e i veri motivi per cui il comunismo sia crollato in quegli anni (tre: la pressione di Giovanni Paolo II, l’introduzione di Vogue nell’Europa dell’Est, e ovviamente il discorso finale di Rocky IV), e loro ti guardano come se stessi parlando delle Guerre Napoleoniche.

Poi 20 minuti dopo ti soprendi quando di colpo, parlando di wrestling e pensando che la loro conoscenza parti con l’ultimo, pessimo, prodotto della WWE post attitude (senza Foley, the Rock e Stone Cold, l’era di Cena e Batista insomma), e loro ti parlano della WCW, crollata a meta’ anni 90, di Ultimate Warrior contro Hulk Hogan o addirittura dell’era degli anni 80.

A quanto pare al giorno d’oggi quella e’ la storia che insegnano cazzeggiando su wiki…

Tornando alla partita dopo due sconfitte consecutive nel nostro girone a quattro squadre, ieri abbiamo vinto 3-1 e siamo tornati in gioco per la qualificazione diretta e non per i ripescaggi delle terze.

Il campionato vinto (il primo in secoli qui nella societa’) e la dimostrazione di forza contro squadre di uno o due categorie superiori purtroppo hanno portato ramificazioni societarie.
Da settimana prossima il nostro allenatore, Sheldon Ford, diventara’ allenatore in seconda della prima squadra, e probabilmente l’anno prossimo, dopo aver preso il patentino ufficiale, diventera’ l’allenatore capo.

I giovani che ancora adesso mi circondano saranno dirottati nei Juniores (under 19), impegnati nella coppa di categoria, oppure saranno spostati per rinforzare le altre 3 squadre del settore sportivo.

E io? Dopo la partita i dirigenti mi hanno preso da parte e mi hanno chiesto di fare da chioccia alla prossima generazione di giocatori che arriveranno dagli under 17, dagli under 19, oppure quei giocatori che hanno talento ma zero personalita’ (colpa di un prodotto calcistico che vive di pubblicita’ di star come Kaka, Ronaldo e Beckham, ma si scorda di quella mandria di mediani alla Oriali…)

Mi hanno chiesto di fare il capitano con quei 2-3 over 30 che mi accompagnano da 2 anni a questa parte e far crescere la societa’. Chiuderanno una delle 6 squadre senior e faranno partire, questo mese, una specie di rivoluzione per rendere forti tutte e 4 le squadre.

Ma mentre mi parlavano, davanti ad una birra, io pensavo solo a tornare a casa, farmi un bagno caldo, e rilassare le gambe distrutte.
E pensare a quanto sia vecchio rispetto a questa generazione di giocatori che non capisce perche’ io mi commuovo guardando Fuga per la Vittoria