Instagram, io e i cani e una mostra (Iphoneography SA 2012)

Instagram sul mio vecchio iphone 3gs me lo aveva installato Kirsten l’anno scorso, quando lei e Andy vivevano qui con noi.

Di app fotografiche sul mio smartphone ne avevo un po’, e tutte offrivano incredibili opzioni, ma il problema era cosa scegliere dopo aver scattato una foto.
Troppe scelte, troppo tempo perso.

Instagram invece mi e’ piaciuto fin da subito: la foto scattata era in formato quadrato, tipo Polaroid, e tutto quello che potevi selezionare era qualche filtro e un’opzione  di soft focus. Basta.

Scelto il filtro la foto andava direttamente sul tuo profile e, proprio come su facebook, se avevi amici anche loro potevano ammirare la tua creazione.
Tutto in meno di un minuto, upload compreso.
L’importante era cogliere l’attimo, e cercare di trovare un angolo particolare o qualcosa di curioso per il soggetto. 

Iphonegraphy 2012

Iphonegraphy 2012

Foto della mostra

Per le foto che di solito faccio, in giro e improvvisate, non mi e’ mai servita una SLR (le camere fotografiche giganti tipo Canon o Nikon), e pure la mia fidata Panasonic DMC (10x zoom ottico e GPS integrato!) da tempo non era piu’ compagna di tasca.
L’iphone, invece, lo tenevo sempre nei pantaloni, e dopo aver installato Instagram e’ praticamente diventato lo strumento con cui faccio piu’ foto (a meno di non dover fare foto dove uno zoom decente e’ necessario).
Ora Lindsey ha ottenuto il 3GS, mentre io ho fatto l’upgrade al 4S (foto migliorate con una qualita’ spaventosa rispetto a prima), ma entrambi continuiamo a divertirci con Instagram.

Non sono solo io che ho riscoperto il gusto delle belle foto con quella app.
Il successo di Instagram e’ stato clamoroso, e anche qui in Sudafrica (grazie all’introduzione di Instagram per Android l’anno scorso), la gente si e’ appassionata.

Marc Forrest, uno dei pochi blogger famosi in Sud Africa, ha colto il momento organizzando un semplice concorso per una mostra intitolata iphoneography SA: ogni utente poteva mandare 5 foto a testa, a patto che le foto siano state fatte con qualsiasi iphone e modificate usando solo le app disponibili sull’iphone stesso (alla fine l’80% delle persone ha usato Instragram, altre Snapseed, iPhoto, Camera+ o Photoshop Express)

Alla fine per la mostra di Johannesburg (l’altra era a Cape Town), circa 900 utenti hanno partecipato spedendo 5 foto a testa (4500 foto quindi). Tra queste circa 200 foto sono state selezionate come finaliste.

Immaginate la mia sorpresa quando ho ricevuto la email con l’invito per la mostra, visto che una delle mie foto e’ stata selezionata!

Iphonegraphy 2012

Io e Lindsey alla mostra

Iphonegraphy 2012

Pollo in salsa thai servito come uno shooter…

Cosi’, settimana scorsa, io e Lindsey siamo andati al gigantesco istore di Sandton dove tutto era stato organizzato alla perfezione: cibo (servito in micro porzioni un po’ troppo micro per i miei gusti, ma molto eleganti) e drinks gratis, musica dal vivo e foto appese dovunque.

La mia foto non e’ riuscita a vincere uno dei tre premi (tra l’altro tra le 200 foto selezionate almeno la meta’ erano favolose!) ma la soddisfazione e’ stata immensa, soprattutto perche’ bere gratis fa sempre piacere!

La mia foto selezionata e’ qui sotto, scattata contro lo specchio retrovisore interno mentre guidavo.
Stavo portando a spasso tutti i miei cani piu’ i due border collies della cugina di Lindsey, e questi avevano deciso di guardare in giro proprio mentre controllavo dietro:

Iphonegraphy 2012

Una settimana, tre foto.

Mentre tento di recuperare dall’infortunio ottenuto all’ultima giornata (qui il resoconto), mi arrivano in email un sacco di foto dalla nostra fotografa ufficiale, che riassumono l’ultima settimana calcistica perfettamente:

Sabato 29 Settembre (pomeriggio):

Panorama FC vs Chivas

Ancora infortunato, faccio il mio esordio da semplice allenatore…

Sabato 29 Settembre (sera):

Panorama 2012 Award Ceremony

Ricevo uno dei premi di fine anno (giocatore dell’anno)

Sabato 6 Ottobre:

Panorama FC - Palmeros F.C.

Torno a giocare, segno e mi infortuno di nuovo (notare infatti lo sguardo incazzato qui sotto)

Panorama FC - Palmeros F.C.

Un bel modo di salutare la stagione

Sei tornato in campo dal primo minuto dopo 3 settimane di riposo.

Lo strappo alla coscia sembrava guarito ma un fallo da dietro intorno alla mezz’ora ha vanificato 20 giorni di recupero.

La squadra sta vincendo 1-0 in quest’ultima partita stagionale, ma il tuo contributo e’ minimo. In panchina hai due infortunati, e un altro compare di reparto ha difficolta’ a correre.

Decidi di tenere duro. E’ stata una lunga stagione, sta finendo meglio del previsto, e non vuoi lasciare il campo senza aver dato un minimo contributo.
Sono passati 60 minuti.
Nell’intervallo si sei fasciato la coscia come un salame, bloccando il muscolo infortunato. Corri poco e male, se estendi la gamba il dolore inizia a bruciarti dentro.

Ancora 5 minuti, ti dici.

La panchina ti ha chiesto di resistere solo 45, ma tu hai detto che provi a continuare.

Improvvisamente l’ala sinistra scarta e ti passa la palla 4 metri fuori dall’area. Il giocatore avversario sa che non hai piu’ tanta mobilita’, e si lancia in una scivolata. Ma con il primo tocco lo fai fuori e cosi’ ti ritrovi fuori dall’area, col pallone ancora attaccato ai piedi.

Tiri, e appena colpisci la palla sai benissimo dove andra’ a finire: all’incrocio li’ in alto a destra. Il portiere si tuffa, non ci arriva per un metro e tu sai che hai segnato.

Il 2-0 dovrebbe bastare, vorresti festeggiare il tuo decimo goal in campionato ma nello stesso momento in cui sapevi che avresti segnato hai sentito il muscolo arrendersi e strapparsi di nuovo.
Tenti di rimanere in piedi per ricevere l’abbraccio dei compagni e ti ritrovi a saltellare sulla gamba sana in una maniera quasi comica.

Chiami il cambio. La stagione e’ finita. E sei finito pure tu per questo 2012.
Tra 2 settimane partira’ il campionato veterani e tu sei stato selezionato il mese scorso.
Ma sai gia’ che non ti presentarai almeno fino a Novembre.

Olaf, e’ tempo di riposare.

 

E alla fine, nonostante tutto, si trova il tempo di festeggiare

Manca solo una partita alla conclusione del campionato, ma la societa’ ha deciso quest’anno di fare il solite cenone prima del termine ufficiale della stagione.

E cosi’ (quasi) tutti i giocatori delle squadre senior, accompagnati da mogli/fidanzati/ragazze (e nel caso della squadra femminile, da mariti e ragazzi), si sono presentati al ristorante Al Fresco (italiano) per festeggiare, ricevere trofei, bere e ballare.

Come allenatore ho ricevuto come ringraziamento una bottiglia di Johnnie Walker Black Label, mentre come giocatore ho ricevuto il premio di giocatore dell’anno (per la quarta volta in cinque anni!).

La serata e’ stata davvero divertente, alla fine tornare in contatto con tutti i giocatori delle varie squadre senior (durante la stagione ci si allena in giorni/orari differenti) e’ sempre un piacere. Anche se ormai mi accorgo che sono uno dei piu’ vecchi e ormai il tavolo dei veterani continua a chiedermi quando iniziero’ a giocare con loro a tempo pieno…

Qualche foto della serata:

Panorama Award Evening Dinner 2012

Insieme a Lindsey

Panorama Award Evening Dinner 2012

Giocatore dell’anno 2012

Panorama Award Evening Dinner 2012

Si brinda ad una stagione fuori di testa!

Riconoscere i propri limiti

Doveva succedere prima o poi. Dopo 3 anni e 61 partite di campionato, non ho terminato i 90 minuti sul campo. Dopo essermi infortunato alla coscia settimana scorsa, ho provato a stringere i denti, fasciarmi la gamba, e continuare a giocare.

Per 45 minuti ho corso dove potevo, sono riuscito a fornire un assist per l’1-0 (giocavamo contro la prima in classifica, risultato finale 4-0 per noi!) ma poi mi sono arreso e, per la prima volta in cosi’ tante partite, ho dovuto ammettere che avermi in campo era deleterio per la mia squadra.

Al decimo del secondo tempo ho chiesto il cambio, e un giocatore nato nel 1994 (17 anni piu’ giovane di me!) mi ha sostituito, fornendo velocita’ alla manovra che io ormai rallentavo.

E’ stato strano vedere la proprio squadra vincere e dominare anche senza di me li’ in mezzo al campo. Ma per tutti arriva un momento di dire basta. Di capire che e’ inutile non camminare per 2 settimane quando puoi uscire prima e rilassarti col ghiaccio sperando in un recupero piu’ veloce, mentre la squadra gioca benissimo anche senza di te…

Per la prima volta in tanti, tantissimi anni, mi sono sentito un ex-giocatore…