Lavori di fine anno

Con la scusa di dover mettere a posto la casa per passare il Natale qui con altre 20 persone, negli ultimi 3 mesi dell’anno solare 2012 io e Lindsey ci siamo dati da fare nel rimettere a posto le ultime sezioni di casa nostra.

Da tempo Lindsey guarda – e trova ispirazione – su DSTV (l’equivalente di SKY in Sudafrica) i vari canali che si occupano di vendere, aggiustare, rimodernare  case. Ogni tanto, quando le puntate dei suoi show preferiti sono divertenti (di solito grazie ad orchestrate scene di disagio o litigi vari), mi prendo una pausa durante i pomeriggi lavorativi e guardo i vari 60 minutes makeover, Property Ladder, Location Location etc.. sui vari Home Channel o TLC con lei.

Cosi’, dopo mesi di preparativi, in poche settimane ci siamo rimboccati le maniche per riuscire a rifare due bagni (di solito la parte piu’ costosa della casa), e la sala da pranzo.
Ovviamente abbiamo pagato qualcuno per fare i lavori idraulici o mettere le piastrelle, ma per risparmiare soldi (e tempo), abbiamo fatto il possibile da soli (il budget era ristretto!)

Ci siamo ritrovati (soprattutto io, visto che lavoro a casa) durante il tempo libero a scrostare, togliere piastrelle, tazze del cesso e una vasca da bagno, dipingere e decorare (in questo caso di ha pensato Lindsey) l’area che volevamo rimettere a posto.

Ma devo essere onesto: durante le settimane in cui ero ricoperto di polvere oppure stavo in ufficio a lavorare con i cani intorno a me per tenerli separati dalla manodopera impiegata in casa, mi ero rotto le palle.

Da vero uomo, considero i bagni da un punto di vista funzionale: se faccio la cacca, scompare dalla mia vista quando tiro l’acqua del cesso? Se faccio un bagno, esce acqua calda? Se faccio un doccia, riesco ad avere un po’ di pressione?

Non mi interessa avere belle piastrelle, un bagno o 10 asciugamani nuovi. Al cesso voglio starci meno possibile, visto che l’unico che uso per leggere e’ comunque quello di fianco al mio ufficio (che guarda caso non e’ stato toccato dalla renovation…).

Ma si sa’, alle donne piace avere una casa bella (e anche funzionale).
E il risultato finale di settimane di lavori (la sala da pranzo l’abbiamo rimessa a posto da soli), e’ davvero soddisfacente.

Ecco qui le foto prima e dopo (e in mezzo quelle dei lavori)

Bagno numero 1:

Prima:

Main bathroom renovations

Dopo:

IMG_1959

Durante:

Main bathroom renovations

Main bathroom renovations

Main bathroom renovations

Bagno numero 2:

Prima:

En suite bathroom renovations

Dopo:

En suite bathroom renovations

Durante:

En suite bathroom renovations

En suite bathroom renovations

Sala da pranzo:

(quasi) prima: (non ho fatto foto, ma l’unica differenza era il muro di un altro colore)

Living room renovation

Dopo:

Living room renovation

Durante:

Living room renovation

Living room renovation

Purtroppo chi e’ stato sacrificato e’ stato il mio orto. In attesa di ordinare una piccola serra per il giardino e spostarlo da un’altra parte, per settimane e’ diventato la discarica ufficiale dei lavori a casa:

En suite bathroom renovations

Fortunatamente poco prima di Natale sono riuscito a portare tutto alla discarica e metterlo a posto per le festivita’:

En suite bathroom renovations

Natale, sotto il sole (again)

Come nel 2008 e nel 2010 mi sono ritrovato ad organizzare con Lindsey il Natale qui a casa nostra.
Negli anni dispari, quando andiamo in Europa a passare le festivita’ al freddo, il resto della truppa sudafricana passa il 25 in gruppetti, senza incontrarsi per una mangiata generale.
Negli anni pari invece convinco tutti a venire a casa mia dove, tra piscina, barbecue e spazio per una ventina di persona (senza scordarsi dei 3 bagni disponibili) tutti possono sentirsi a proprio agio.

Christmas tree
L’albero di Natale e’ pronto

Dining room 2.0
Dining room rimessa a nuovo

All ready
Tutto commestibile

The outside is ready
Fuori e’ tutto pronto

Mentre il ruolo di Lindsey era di decorare la casa e farsi aiutare dalle sorelle per preparare la maggior parte del cibo, il mio era abbastanza semplice:

Il giorno precedente dovevo  preparare quello che piaceva a me e che di solito non mangiano qui.
Cosi’ per esempio ho fatto il tiramisu’ (con rum), farcito dei giganteschi peperoncini Jalapeno con formaggio (feta greca), preparato una trentina di vodka jelly, mixato un pitcher da 2 litri di cosmopolitan per le donne e , dopo aver trovato un pandoro qui in Sudafrica, ho ricreato la crema al mascarpone & rum fatta di solita da mia madre in Italia.

Tiramisu
Tiramisu’ fatto da me

The precision of a chef
Mentre farcisco i Jalapeno

Stuffed jalapenos
Peperoncini ripieni!

La mattina del 25 era dedicata a pulire il giardino, la piscina e l’area barbecue, collegata direttamente al pub, dove tutte le bevande e gli alcolici erano pronti

Una volta ricevuta la carne (60 cm / 5kg  di spiedo diviso in maiale, manzo e agnello), l’ordine finale era di farlo rosolare per 3/4 ore sopra la brace, tenendo conto che il maiale doveva raggiungere temperature piu’ alte delle altri carni.

60 cm of meet!

60 cm di gloria

Meat time!

Mentre preparo la carne

Una volta arrivati gli ospiti e tagliata la carne (ovviamente eccellente!), il mio compito era finito e potevo rilassarmi  passando il resto della giornata a mangiare/bere/nuotare e in generale passando il tempo a cazzeggiare tra un regalo e l’altro.

Basketball in the pool
In piscina finalmente!

Chilling the pool

Frank e Curtis si rilassano

Le foto, che potete trovare qui in tutto il loro splendore, parlano chiaro!

Avrei voluto come al solito condividere una giornata cosi’ calda col resto della mia famiglia li’ in Europa, magari un giorno riusciro’ a convincere tutti a venire qui (e magari potro’ sfruttare Olga e le sue doti da barista, o mio padre davanti al barbecue) e passare un Natale al sole (lo so, senza neve e freddo e’ diverso, ma sinceramente vuoi mettere?)

Temporali estivi sudafricani

In estate la routine e’ spesso la solita: 30 gradi alla mattina, poi temporale di pomeriggio, e poi ritorno alla calma.
Ogni tanto (una volta ogni 2 anni, almeno qui) arriva un temporale che porta cosi’ tanta pioggia in poco tempo che il terreno non riesce ad assorbire.
Cosi’ un rigagnolo diventa un torrente, e il torrente entra nei giardini.

E’ successo 2 giorni fa qui. Inizialmente la pioggia, in meno di 10 minuti, ha letteralmente coperto il giardino d’acqua:

Crazy storm in Johannesburg

Poi, dalla strada, e’ arrivato un torrente che si e’ unito all’acqua precedentemente caduta:

Crazy storm in Johannesburg

Il livello dell’acqua e’ salito, e questo e’ stato l’effetto a 1 metro dalla mia porta:

Crazy storm in Johannesburg

Tutto e’ poi confluito nella piscina:

Crazy storm in Johannesburg

Durata totale dell’acquazzone? Circa mezz’ora. Risultato? Erba felice, piscina marrone, cani confusi:

Crazy storm in Johannesburg

(dopo 2 giorni di pulizia sono riuscito a rimetterla a posto, splendente come al solito,  pronta per il party di Natale…)

4 giorni a Londra, senza mai vedere niente

Tornare a Londra e’ un po’ come tornare a Milano. Dopo tanti anni vissuti li’, considero ormai Londra la mia seconda casa (anche se tra qualche mese avro’ ufficialmente vissuto piu’ tempo in Sudafrica che in Inghilterra!) e, a meno di andare con Lindsey, di foto turistiche non ne faccio quasi nessuna.

Per una volta, pero’, avrei voluto approfittare di una pausa e tornare a Fulham per poi prendere il 14 ed andarmene a cazzeggiare in centro, come ai bei tempi. Invece l’ultima visita, di settimana scorsa, e’ durata 4 giorni spesi completamente a lavorare.

Purtroppo l’unico motivo per il quale mi ritrovavo domenica sera in partenza su un volo diretto da Johannesburg a Londra era il biglietto pagato da un cliente per passare 4 giorni a fare meeting e portare avanti alcuni lavori.
Niente di male (non sputerei mai su un biglietto da 800 sterline), ma per una volta avrei voluto avere qualche ora libera per andarmene in giro e gustarmi l’inverno europeo. Passare in 4 giorni da +30 a -2 con neve e poi tornare ai +30 dell’estate sudafricana e’ comunque stata un’esperienza nuova.

Cosi’, tornato a casa, non ho poi molto da raccontare. Il meeting che dovevo fare e’ andato come doveva andare, e i lavori che dovevo portare avanti avrei potuto farli anche in remoto.

Le serate sono state le uniche occasioni dedicate ad un po’ di svago. Sono riuscito a rivedermi dopo un sacco di tempo con Anna e Peter (l’ultima volta era stato in occasione del fantastico matrimonio a Montercarlo nel 2010!) in un pub di Putney, mangiare come un maiale in un ristorante brasiliano (sempre a Putney, dove ai miei tempi c’era un Pizza Hut) ed intrufolarmi ad una festa di natale organizzata da un altro cliente, stavolta dalle parti di Tottenham Court Road (finalmente sistemata).

Nel mezzo? Lavoro. Progetti. Meeting. E litri di the!

Qualche foto:

In London, december 2012
Pronto alla partenza

In London, december 2012
Svegliarsi di mattina e rivedere la neve

In London, december 2012
La porsche del mio compare di lavoro, dove sono stato per 3 notti, ricoperta di neve

In London, december 2012
Certe area di Londra rimangono pessime

In London, december 2012
Con Anna al pub

In London, december 2012
Dopo piu’ di un anno, una Guinnes decente!!!

Foto ufficiali della 94.7

Si’, sono tornato dalla mia brevissima visita europea (o meglio, londinese). 4 giorni senza vedere la luce del sole…

Non ho tanto da dire ma qualche foto la mettero’ online prima possibile. Nel frattempo, con il solito ritardo (immagino che catalogare e taggare qualche centinaio di migliaia di foto sia un lavoro davvero lungo), ecco le foto ufficiali della gara ciclistica finita qualche settimana fa:

94.7 Momentum race

Sul Mandela Bridge

94.7 Momentum race

Ultime salite sotto il sole cocente

94.7 Momentum race

Arrivato! (Curtis lasciato dietro all’ultima salita)

94.7 Momentum race

Stanco morta, ma felice