Come al solito, prima di riuscire a scrivere qualcosa sulle fantastiche 2 settimane e mezzo trascorse nella caldissima Europa (evitando le settimane piu’ fredde dell’highveld sudafricano), sono dovuto passare attraverso la raccolta, riorganizzazione e selezione delle foto scattate in 19 giorni, e tentare di ricordarmi tutto quello che abbiamo fatto.
In questo periodo, in compagnia di Lindsey, ho accumulato 3500km di guida di macchine a noleggio (due volte in Italia, e uno in Polonia).
Ho rivisto la mia famiglia, per un periodo piu’ lungo del normale, visto che il solito viaggio londinese era stato sostituito da una settimana nella Pianura Padana.
Ho mangiato come un maiale, soprattutto in Polonia.
Ho bevuto piu’ del solito, soprattutto quando non dovevo guidare.
Ho rivisto amici, e non sono riuscito a rivedermi con altri (ad esempio Mera & Luciana, provero’ a Settembre!).
Ho divorato gelati.
Ho visto un sacco di chiese e cattedrali, e, in generale, mi sono divertito in compagnia di mia moglie, che tutto sommato era la cosa piu’ importante.
L’aereoporto di Dubai, fantastiche architetture, che pero’ annoiano dopo 8 ore di attesa senza wi-fi decente…
Dopo il solito viaggio lunghissimo via Dubai (24 ore in totale…) arrivavamo in Italia stanchissimi, ma pronti ad una settimana relativamente tranquilla in compagnia dei miei soliti compari, e, per una volta, della migliore amica/ex-collega di Lindsey del periodo londinese: Sian (gallese), in arrivo con sua figlia di 3 anni.
Lindsey & Sian
Organizzare gite e tentare di fare qualcosa intorno ad una bambina cosi’ piccola, in giornate in cui l’afa uccideva tutti – di giorno e di notte – e le zanzare prelevavano a volonta’ dalle nostre vene non era per niente facile, soprattutto per le crisi completamente casuali a cui spesso assistevo.
Per fortuna il mio caro amico Beppe riusciva a trascinarmi fuori da casa per 2 gare in 3 giorni!
La prima, la 5 mulini by night di San Vittore (una versione notturna e piu’ facile della classica gara di cross dallo stesso nome), ci vedeva partecipare all’ultimo momento grazie all’aiuto di mio cugino Renato, che era riuscito ad isciverci oltre il tempo massimo. Il percorso, dopo i primi chilometri, era piatto e velocissimo, tanto che riuscivamo a finire insieme intorno ai 47 minuti. Senza la partenza in fondo al gruppo e l’attesa al primo passaggio al mulino (erano due giri di 5km) probabilmente scendevamo sotto i 45.
Prima della partenza
Dopo l’arrivo
Gli organizzatori della gara, durante le premiazioni, mi facevano salire addirittura sul palco per ottenere un premio speciale come corridore arrivato da piu’ lontano. Neppure i kenyani potevamo battermi stavolta!
Premiato!
La seconda, due giorni dopo, ci vedeva correre a Cesate per la Run for Children, una gara organizzata per aiutare i bambini africani (non capisco mai queste idee di aiutare bambini africani… africa dove? Sudafrica? Sudan? Egitto? E’ un po come mandare aiuti umanitari all’Europa quando c’e’ una crisi in Grecia…) Il percorso era misto: un po’ in mezzo ai campi (sotto un sole cocente), un po’ sulla strada, ma il risultato finale non era malaccio, 1.18 , 1.01 per quasi 12km di corsa campestre. Per entrambe le gare al momento ho soltanto i dettagli su Runkeeper, visto che mi sono scordato i vari cavi del Garmin 910xt in Italia (e costano un botto qui…)
Poco prima di un’altra gara, questa volta a Cesate
Se non correvo, passavo il tempo con Lindsey, Sian e sua figlia Star nelle zone migliori poco distante da casa mia: una giornata passata sul Lago Maggiore (in particolare Isola dei Pescatori e Isola Bella, gia’ visitate nel 2013), un’altra giornata a Milano, ignorando l’Expo e visitando il Duomo e il Castello Sforzesco, e un’altra giornata passata semplicemente a passeggiare al parco di Legnano, senza scordarmi di una fantastica serata a casa di mia madre, con la solita quantita’ industriale di bistecche, stuzzichini e alcolici!
Sull’isola Bella
Sull’isola dei Pescatori, guardando l’isola Bella
Una fantastica giornata sull’isola dei Pescatori
Davanti al sempre spettacolare Duomo di Milano
All’interno del Duomo
Il mio santo preferito, San Bartolomeo, scorticato vivo mentre diffondeva il cristianesimo in Oriente
Dopo una viaggio cosi’ lungo, e prima di un’altra settimana che si sarebbe rivelata davvero stancante, il ritmo del primo “terzo” della nostra vacanza si era rivelato ideale…