Mentre ero in Italia il mese scorso, ripensavo alla sfortuna che avevo avuto, dal punto di vista elettorale: finalmente potevo votare all’ambasciata, da cittadino italiano regolarmente registrato all’AIRE, ma, in maniera del tutto inaspettata, mi trovavo in Italia, nel mio precedente comune di residenza, proprio mentre la nazione andava a votare.
Non che il voto dell’italiano residente all’estero sia cosi’ importante. Dopotutto se si sceglie di andare a vivere lontano dall’Italia, le uniche elezioni che ti interessano sono quelle dell’amministrazione / regione / nazione in cui risiedi al momento.
Votare per un paese in cui non vivo piu’ e pretendere che il mio voto conti come quello di qualcuno che vive quotidianamente in una nazione con problemi come quella italiana mi sembra un po’ presuntuoso.
Ma volevo votare, giusto per essere finalmente contato come cittadino dall’estero.
Peccato che le cartelle elettorali siano arrivate soltanto due settimane fa, 10 giorni dopo la scadenza delle votazioni!
Posta super veloce!
Ancora mi chiedo quanti italiani vivano in Antartide…