6 anni fa avevo preso parte alla Tough Guy, una delle corse ad ostacoli (fango, acqua, salti e arrampicate lungo un percorso campestre) piu’ famose al mondo.
La corsa di solito di svolgeva (e si svolge ancora) in Gennaio, quando, nel Nord Europa, l’aria e’ ghiacciata e si muore dal freddo. L’esperienza fu fantastica.
L’anno scorso, alcuni sudafricani che avevano preso parte alla stessa competizione, hanno deciso di iniziarne una simile dalle mie parti e chiamarla Warrior Race. Invece di fare una sola gara pero’, durante l’anno ce ne saranno 6, che qualificheranno i primi 200 di ciascuna tappa alle finali nazionali.
Con Curtis (futuro sposo dell’unica sorella zitella di Lindsey) e Andy (marito di Kirsten, la sorella minore di mia moglie) ci siamo presentati alla linea di partenza sabato scorso, con altri 2000 concorrenti. Per evitare problemi si partiva scaglionati ogni 20 minuti.
I percorsi disponibili erano 3: uno semplice da 500 metri, per bambini, uno da 6km con 15 ostacoli, e uno da 18km con 30. Purtroppo le iscrizioni per il percorso black-ops (quello lungo) erano da tempo chiuse cosi’ tutti e tre abbiamo fatto il percorso da 6.
Gli ostacoli erano simili a quelli che avevo affrontato 6 anni fa: pozze di fango da scalare (impossibile senza l’aiuto di compagni), arrampicate su corde, slalom sulle colline, guadi su fiumi improvvisati e il “leap of faith”, l’ostacolo che ha scoraggiato la maggior parte delle persone: dopo 2 km di campestre bisognava scalare in verticale una struttura, e poi lanciarsi da 5m in una pozza (profonda) di fango.
Io e Curtis ci siamo lanciati subito (anche se i miei timpani sono letteralmente scoppiati all’impatto con l’acqua/fango, tanto che ho avuto bisogno di 2 minuti per ritrovare l’equilibrio), mentre Andy, dopo 5 minuti di tentativi, ha perso la sfida contro le sue vertigini.
Alla fine siamo arrivati tutti e tre insieme, rallentando piu’ per permettere an un Andy mezzo morto di recuperare terreno.
Prima…
.. e dopo
Sto aspettando le foto ufficiali (ce ne sono un sacco su facebook, ma e’ difficile riconoscere le persone, se coperte di fango).
Nell’attesa potete vedere il video semi-ufficiale tanto per capire il tipo di percorso: