Era da troppo tempo che non partecipavo ad un gara podistica. Da fine Aprile!
Durante il lungo periodo che separa la fine dell’estate con il freddo invernale, sono successe un sacco di cose che mi hanno tenuto lontano dalla corsa in generale: Jill si e’ infortunata ad un occhio, poi io mi sono spaccato la caviglia (rinunciando alla corse ma continuando a giocare a calcio!), ed e’ arrivato il freddo mattutino – svegliarsi alle 5 di sabato mattina per correre 10km di colpo sembrava una cattiva idea – senza contare che il mese scorso sono andato in Europa.
Stavolta Jill mi ha convinto a partecipare ad una gara di solito riservata agli Afrikaneers (i sudafricani di originer boera), la Springbok Vasbyt in Pretoria.
La gara ha un significato particolare per i boeri in quanto partenza e arrivo sono posizionate alla base del Voortrekeer Monument, un colossale monumento dedicato ai quei boeri che secoli fa attraversarono mezza Sudafrica (da Cape Town fino a Pretoria) per fondare i primi insediamenti nell’entroterra sud africano.
Pretoria vista dal parco del Voortrekker Monument
Il parco nazionale intorno al monumento (una specie di cubo massonico-Borg di mattoni) era tutto dedicato alla storia boera (ci sono musei, percorsi storici, e una vecchia base militare costruita da italiani!), e il percorso della 10.5km si svolgeva all’interno del parco.
A differenza delle solite gare, solo i primi e gli ultimi 2 km erano su strada, il resto era un saliscendi sulle colline circostanti, correndo su rocce, terra e fieno. Jill e io eravamo partiti come al solito dal fondo, e presto avevamo capito che era impossibile cercare il risultato clamoroso: sorpassare la fila indiana di corridori che tentavano di scalare la collina era troppo pericoloso.
Cosi’ mi sono rilassato e mi sono goduto il panorama circostante.
Alla fine ho concluso i 10.5km in 1 ora e 15, di cui almeno 1 ora passata a camminare in fila indiana scalando la collina!
Il resoconto della gara come al solito lo trovate su runkeeper
Un’ora piu’ tardi tornavo a Johannesburg per una colazione super veloce con Lindsey e i cani, tutti appena svegliati, per poi presentarmi alle 11 a Trezona Park per una partita di campionato anticipata ad un orario folle (mezzogiorno).
Con 10km nelle gambe ma una voglia matta di correre (avevo ancora energie accumulate durante la mattinata), la partita era iniziata alla grande: in 20 minuti andavano avanti 2-0, ed in entrambi i goal c’era il mio zampino: passaggio filtrante in area per il primo goal, e poi il secondo realizzato dal sottoscritto, a tu per tu con il portiere: palla infilata nell’angolino.
Purtroppo ancora una volta il nostro pessimo portiere ha tradito le aspettative (gia’ basse): due tiri da 30 metri e due goal. 2-2 e fine primo tempo.
Il secondo tempo non ha avuto nessuno spunto particolare fino all’ultimo minuto della partita. Su calcio d’angolo svettavo di testa e segnavo il 3-2 definitivo (non capita spesso che usi la testa per segnare…)
Dopo la partita, abbiamo trascorso il resto del pomeriggio al pub di Trezona Park per festeggiare, festa che e’ poi continuata fino a tardi a casa di uno dei miei colleghi calciatori, con un barbecue al volo e (troppi) litri di birra… (sto scrivendo questo articolo alle 11 di Sabato sera, dopo aver passato 7 ore a bere e fare il pirla)