Raccolti atomici

Una volta domato l’orto, lasciato a se stesso (sole, grandine, temporali, vento) durante le tre settimane passate in Europa (e una successiva settimana passata a riprendermi), ho finalmente iniziato il raccolto di frutta verdura.

Rispetto agli anni scorsi, ho piantato solamente quello che avrei poi mangiato, invece di altra verdura che piantavo “giusto perche’ c’era spazio”.

Cosi’, a questo giro, il raccolto e’ stato abbondante e, con un po’ di programmazione nelle prossime settimane, dovrei riuscire a piantare altre verdure (basilico, rucola, peperoncini e peperoni) che mi accompagneranno fino alla fine dell’estate, insieme ai soliti immancabili pomodori che continueranno a spuntare fino almeno ad Aprile.

Il primo raccolto e’ stato quello delle Gem Squash. Stavolta quel tipo di zucchina e’ arrivata alla dimensione giusta, ovvero circa quella di una palla di baseball, rispetto alle dimensioni da ping pong dell’anno scorso:

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Anche la “fabbrica di patate” (le chiamano proprio cosi’, Potato Farms), ha dato decisamente piu’ frutti dello scorso anno,. Con sole due patate piantate nella costruzione verticale, ho tirato su un buon numero di tuberi:

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Peccato aver perso l’opportunita’ di averne il doppio (o il triplo) , visto che purtroppo in quelle tre settimane all’estero non ho potuto “coprire” le piantine che spuntavano dalla patate sotto terra per imbrogliarne la crescita e obbligare la pianta a creare un’altra patata.

Risultato strano invece con le carote. Stavolta (grazie al fatto che ne ho piantate di meno), sono venute fuori di dimensioni “normali”, ma l’eccesso di  nutrienti nel terreno (ho drogato il tutto con quello che la fabbrica dei vermi mi ha dato negli ultimi mesi), ha provocato forme orribili, da horror giapponese:

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Ho avuto il coraggio di assaggiarle e fortunatamente sanno di carota, pero’, a differenza del resto della verdura, la madre di Lindsey ha deciso di non portarsene nessuna a casa, chissa perche’…