Fermati.

In the changing rooms

Nuove divise per le amichevoli

Il mio corpo probabilmente mi odia. Continua a urlare di fermarsi, e io non lo faccio mai. Di notte mi tiene sveglio e io faccio finta di niente.

Ogni tanto, pero’, devo anche ascoltarlo.

Dopo aver recuperato in maniera decente dall’infortunio al polpaccio di meta’ febbraio, grazie ad una massaggiatrice 50enne polacca con una forza mostruosa (devo avere le foto dei lividi da qualche parte)  e dopo aver preso parte a deludenti amichevoli pre-campionato (1-2,0-1,2-5,1-5…) mi ritrovo di nuovo ai box.
Il motivo? Un infortunio all’unica coscia che negli ultimi anni non mi aveva dato problemi, quella destra.

Certo, continuare a perdere alla ricerca di giocatori e moduli (i primi tutti nuovi, giovani, timidi, i secondi ancora misteriosi) a una o due settimane dall’inizio del campionato potrebbe demoralizzare tutti, ma preferisco perdere adesso quando le partite non contano niente che in futuro, quando ci saranno 3 punti in palio.
E se proprio non devo giocare e ascoltare il mio povero corpicino, mi conviene farlo adesso. Anche se stasera ci sarebbe l’ennesima amichevole…

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