Fa caldo. Sento le vesciche aprirsi sotto i miei piedi. Giocare con 35 gradi, con scarpe a 6 (quelle a 13 uscite disintegrate dall’ultima partita) su un secco campo da calcio africano non e’ stata una grandissima idea.
"Hey capitano"
Siamo sotto 1-0 per colpa di uno stupido errore del portiere. Manca ancora mezz’ora. Lindsey e’ sugli spalti con il resto della truppa. Sperano tutti nel miracolo.
"Hey capitano"
Intorno a me quelli meno in forma stanno iniziando a non correre piu’. Come ho fatto per la prima mezz’ora, e per quasi tutto il campionato, mi trovo costretto a correre per due e urlare ordini senza mai smettere.
"Hey capitano"
Qualcuno mi chiama. E’ l’arbitro. Cosa cacchio vuole? Fammi giocare.
Vedo l’arbitro che si consulta con guardalinee. Indicano il mio faccione. Ok, saro’ sudato, allora?
L’arbitro ferma il gioco, fischia e si avvicina a me. Mi guarda e chiama la panchina della mia squadra.
Arriva Stoy, il mio compare bulgaro. Mi guarda e mi chiede: "Che cazzo ti sei fatto?"
Non capisco, passo la mano sulla faccia, leggermente dolorante, e guardo il palmo: sangue.
A quanto pare sto giocando da 5 minuti con la faccia coperta di sangue e non me ne sono neanche accorto.
Cerco di ricordare… e mi torno tutto chiaro. 5 minuti prima ho ricevuto una gomitata mentre saltavo a prendere la palla, poi pochi secondi piu’ tardi , cercando di recuperare quella palla non ancora mia, mi sono buttato in un contrasto e qualcuno mi ha colpito in faccia. Non mi sono neanche accorto, tutto regolare per me, mi sono rialzato e ho continuato a giocare.
Ho visto troppi film sportivi in vita mia per fermarmi adesso. No pain no gain dicono.
L’arbitro mi fa uscire dal campo. Mi tocco il nasone mi accorgo che e’ dolorante. Mi esce sangue dalla bocca. Mi volto, guardo il pubblico incazzato per la mancanza del cartellino precedente (a quanto pare loro si sono accorti), e, dopo essermi pulito la faccia con un po’ d’acqua vado dal guardalinee e torno in campo.
E ricevo l’ultimo applauso di questo 2010.
Con la sconfitta di Sabato nei quarti di finale di coppa di Lega contro l’Universita’ del Wits (la cui prima squadra gioca nella Serie A Sudafricana) la stagione finisce qui.
Il risultato finale (2-0 a favore degli ospiti) purtroppo e’ scaturito dalle uniche due disattenzioni difensive di una difesa che a tenuto a lungo a bada i giocatori del Wits.
Versare sangue non e’ stato sufficiente e cosi’ niente doppietta quest’anno. Ora e’ tempo di riposare, comprare un paio di scarpe nuove, e darsi ad altri sport decisamente meno cruenti, almeno fino a Gennaio 2011, dove iniziero’ l’ennesima stagione calcistica (la ventiseiesima…).
Dopotutto, dopo aver vinto un campionato che mancava da secoli qui sotto, non vorrei perdere l’opportunita’ di difendere il titolo l’anno prossimo!
Qualche foto della partita:
No, semplicemente “Hey captain” ma per dovere di cronaca ho tradotto in italiano 😉
ma ti ha chiamato proprio “capitano” in italiano?! o_O