Scioperi sudafricani

Il diritto di sciopero e’ sempre un argomento delicato. Troppe volte viene strumentalizzato da partiti politici, utilizzando migliaia di lavoratori giusto per spingere questo o quel governo a cedere e rivelarsi deboli.
Sinceramente io non lo capisco. Non ti piace il lavoro che hai scelto? (sapendo benissimo orari e paghe, per quanto basse). Licenziati e trovatetene un altro.

Ormai da tre settimane in Sudafrica insegnanti e infermieri stanno facendo sciopero. Il motivo? Vogliono un incremento di circa il 10% (il governo mi sembra voglia offrire un massimo di 7%) e 1000 rand verso Housing Benefits (ovvero il pagamento della casa).

Entrambe le due categorie sono sempre state considerate "vocazioni" e di solito che fa l’insegnante o l’infermiere svogle quel mestiere per fini molto piu’ nobili che ad esempio gente come me che lavoro solo e soltanto per essere pagata il piu’ possibile. Sai benissimo quello che ottieni andando a fare quel lavoro, e per anni nessuna delle due categorie ha mai fatto scioperi di questo tipo.

Il problema pero’ e’ essenzialmente politico. Molti degli scioperanti erano felici di ottenere quello che il governo offriva (dopotutto la maggior parte del personale nero in ospedali e scuole vive in baraccopoli e i 1000 rand che normalmente andrebbero verso il mutuo della casa, pagate dallo stato, finirebbero direttamente in tasca loro), ma COSATU (l’equivalente del famoso trio CGl-CISL-UIL italiano) ha deciso di andare contro Zuma e suo governo per fargli perdere potere e potere portare alle prossime elezioni un candidato scelto tra le loro file.

COSATU cosi’ costringe i lavoratori a continuare lo sciopero, creando problemi futuri (una generazione di studenti che nel momento decisivo dell’anno, durante gli esami, si trova senza insegnanti) e presenti (fanno picchetto davanti agli ospedali bloccando l’ingresso dei visitatori che tentano di portare via ammalati e bambini da ospedali desolati, lasciando dietro ormai decine di morti….).

L’ANC, che era riuscito a spodestare il presidente precedente, Mbeki, grazie all’aiuto della micidiale ANC Youth League guidata dal futuro Mugabe (Julius Malema, cui soluzioni per un governo migliore sono simile a quelle attuata dallo Zimbabwe 20 anni fa, con i risultati sotto gli occhi di tutto) e di COSATU, ora si trova improvvisamente nella posizione piu’ devole.
Tutte e tre le fazioni si presenteranno alla solita riunione annuale a Polokwane (dove si fanno e disfano i poteri in mano ai neri) ognuna con a capo un candidato diverso.

Chi se la ride sara’ probabilmente l’ID di Helen Zille, governante della regione del Western Cape (Cape Town), una delle poche regioni che hanno standard decenti di vita e meno criminalita’ rispetto al resto della nazione. Accusata da Malema di essere una brutta bianca razzista, rischia di trovare simpatia da quella parte di neri ormai stufi della terribile direzione che l’ANC sta prendendo.

E io? Leggo e non mi stupisco. Ma sono piu’ affranto dalla sconfitta per uno a zero (goal a 5 minuti dalla fine) maturato dopo una partita in cui abbiamo semplicemente tirato su le barricate come nemmeno la pessima Inter di Cuper di inizio millennio…

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